I Fenici: storia e caratteristiche, la civiltà del Mediterraneo Orientale

Storia e caratteristiche dei Fenici, la civiltà che tra il XXI secolo a.C. e il IV secolo visse nei territori del Libano e in alcune zone di Israele e della Siria.
I Fenici: storia e caratteristiche, la civiltà del Mediterraneo Orientale
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1Chi sono i Fenici?

Rovine di Cartagine e colonna Byrsa Hill, Tunisia
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I Fenici sono una popolazione di origine semitica vissuta nell’area costiera del Mediterraneo orientale a partire dal III millennio a.C., tuttavia, l’apice del loro sviluppo è da collocarsi attorno al XII secolo a.C.  

L’origine del loro nome deriva dal termine greco Phoinokés. Tale parola significa rossi e l’associazione di un termine indicante un colore a questa popolazione è dovuta al fatto che i Fenici erano noti per un’attività particolarmente lucrosa: essi estraevano dalla conchiglia di un mollusco, il murice, un pigmento rossastro, la porpora. Il colorante in questione rappresentava un lusso di notevole valore, considerando che ottenere anche solo pochi grammi di questa tintura richiedeva una grande quantità di molluschi. Dopo il processo di estrazione e una complessa elaborazione che si protraeva per vari giorni, diventava possibile colorare tessuti e indumenti con una tonalità di rosso distintiva. I capi d'abbigliamento di questo colore erano associati a prezzi elevati, erano considerati oggetti pregiati e suscitavano particolare interesse tra le popolazioni abbienti della regione mediterranea. L'estrazione, la lavorazione e il commercio della porpora rappresentarono un settore di attività che contribuì in modo significativo all'accumulo di ricchezza per la civiltà fenicia.

2Luoghi ed economia dei Fenici

Modello di nave di una bireme, civiltà fenicia
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La regione da loro abitata corrispondeva a una striscia di terra bagnata dal Mediterraneo e circondata da catene montuose. Tale regione è oggi l’attuale Libano, uno stato che si trova a Nord di Israele ed è affacciato sul Mar Mediterraneo. 

Questa è una terra caratterizzata da montagne e dunque è facilmente comprensibile perché i Fenici si proiettarono verso il mare e si specializzarono nell’arte della navigazione; la loro fama infatti è connessa soprattutto alla loro attività di marinai, commercianti via mare ed esploratori. Non potendo dedicarsi all’agricoltura date le caratteristiche geomorfologiche del loro territorio, cercarono comunque di sfruttare abilmente le risorse della loro regione. 

Rilievo raffigurante una nave mercantile fenicia
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Le montagne dell’area da loro abitata erano infatti ricche di vegetazione e di alberi ad alto fusto. Proprio grazie in particolare al cedro del Libano, un albero con un legno particolarmente pregiato che poteva raggiungere anche i 40 metri di altezza, i Fenici si specializzarono nella costruzione di navi e nel commercio del legname.

Il commercio era così una delle loro attività economiche principali. A essere esportati e introdotti nel circuito del commercio con altre aree che si affacciavano sul Mediterraneo furono in particolare:

  • Il legname (di qualità pregiata);
  • Il vetro soffiato e lavorato;
  • La porpora.

Al contempo, la possibilità di costruire imbarcazioni spinse molti Fenici a specializzarsi nell’arte della navigazione e a divenire abili marinai.

2.1Le invenzioni dei fenici

Murex brandaris
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Secondo Plinio il Vecchio sono stati proprio i fenici ad inventare il vetro dopo aver acceso un fuoco e aver notato che il calore aveva prodotto lo scioglimento della sabbia ma che, raffreddandosi, rimaneva questo incredibile materiale trasparente: il vetro appunto. Non si sa se sia davvero andata così o si tratti solo di una leggenda ma una cosa è certa: i fenici erano molto abili nella lavorazione del vetro e con questo materiale creavano gioielli e altri oggetti che commerciavano.  
Un altro prodotto che ha caratterizzato e reso famosi i fenici è la porpora, un colorante molto prezioso perché di difficile reperimento: la porpora, infatti, veniva estratta dalla ghiandola di un mollusco (i murici spinosi) che, a contatto con l'aria, diventava rossa. Mischiata all'acqua di mare si ottenevano diverse gradazioni di rosso e questi coloranti servivano per la tintura dei tessuti che i fenici vendevano a caro prezzo.

3L’organizzazione della società fenicia

La civiltà fenicia non fu caratterizzata dalla presenza di un’organizzazione statale forte e accentrata. Al contrario, caratteristica fondamentale della civiltà fenicia, per tutta la sua storia, fu una suddivisione in città autonome e indipendenti le une dalle altre.

Ogni città era retta da un re che godeva di amplissimi privilegi e deteneva un ruolo fondamentale anche in ambito religioso.

Le città principali erano costruite sulla costa o su piccole isole vicine a essa, e dunque erano fondamentali punti di partenza e di arrivo delle navi. Le più note erano:

  • Tiro;
  • Sidone;
  • Biblo;
  • Ugarit.

4La religione dei fenici

Statuetta religiosa della civiltà fenicia
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La religione era organizzata in modo complesso e i sacerdoti svolgevano un ruolo fondamentale all’interno delle singole città. I Fenici praticavano il culto di numerose divinità, le più importanti erano:
- Baal, il dio della pioggia, dell’acqua, dei boschi e della vegetazione;
- Astarte, divinità femminile, il cui culto era assimilabile a quello della dea madre ed era celebrato in tutte le principali città della civiltà fenicia;
- Melqart, celebrato a Tiro;

I numerosi santuari erano il luogo deputato ai culti. Tratto caratterizzante del sistema religioso fenicio era la pratica dei sacrifici animali e umani

5L’alfabeto dei fenici

I Fenici sono noti per aver innovato la scrittura grazie a un originale sistema alfabetico. La scrittura era infatti costruita a partire da un numero finito di segni ai quali corrispondevano una serie di suoni; l’alfabeto era dunque fonetico.

Tale innovazione è fondamentale: grazie ai contatti con gli altri popoli del Mediterraneo, il sistema alfabetico fenicio fu conosciuto in numerose altre aree e servì da modello per l’alfabeto greco e quello latino.

In particolare, attorno al XIV secolo a.C., i Fenici adattarono la scrittura sillabica che già era diffusa e stabilirono un alfabeto composto da ventidue consonanti. L’alfabeto fenicio fu poi conosciuto sia dai greci, che introdussero le vocali, sia dai romani grazie alla mediazione degli etruschi.

I Fenici parlavano un dialetto molto simile all’ebraico e le iscrizione più antiche studiate dagli storici e dagli archeologi risalgano a un periodo compreso tra l’XI e il X secolo a.C.

6Le colonie fenicie

Guerre Puniche
Fonte: ansa

I Fenici, un popolo di marinai, navigatori ed esploratori, si distinsero nell’arte della navigazione nella quale primeggiavano grazie anche alle vaste conoscenze astronomiche. Essi infatti riuscirono a esplorare luoghi mai conosciuti fino ad allora: ad esempio, circumnavigarono l’Africa e riuscirono a spingersi fino al Mar del Nord.

I Fenici fondarono numerose colonie che, nate prima come semplici scali commerciali e luoghi di attracco per i mercanti, divennero poi importanti e ricche città. Una delle colonie più note che vennero fondate dai Fenici fu senza dubbio Cartagine. Questa città venne fondata tra l’814-815 a.C. in una zona che oggi può essere collocata nei pressi di Tunisi dai Fenici provenienti dalla città di Tiro che, al tempo di tale conquista, erano governati dal leggendario re Pigmalione (vissuto tra l’820 e il 774 a.C.).

Le ragioni della prosperità di tale città sono da individuarsi sia nella ricchezza del territorio, sia nella sua posizione geografica: affacciata sul Mediterraneo, da essa i Cartaginesi riuscirono a conquistarsi una posizione di spicco sia a livello politico che commerciale, fondando in modo autonomo colonie e scali commerciali in Italia, in Spagna, in Corsica.

Civilta fenicia, XIII secolo a.C. Testa di principe in avorio. Dal Palazzo Reale di Ugarit
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Cartagine divenne una potenza di prim’ordine nel Mediterraneo occidentale e una pericolosissima rivale addirittura per Roma che solo attraverso lunghi e numerosi conflitti – le guerre puniche (tale aggettivo deriva dal termine Poeni con cui i Romani chiamavano i Cartaginesi) - riuscì a vincere i forti nemici.

Con la prima guerra punica, un conflitto combattuto tra il 264 e il 241 a.C., Roma mise fine al dominio di Cartagine in Sicilia. In tale ricca regione, i Cartaginesi avevano infatti fondato importanti città tra le quali Palermo, Trapani e l’attuale Marsala; Roma, infine, sventò la potenza di Cartagine solo a metà del secondo secolo a.C., con un conflitto durato tre anni (tra il 149 e il 146 a.C.): la terza e ultima guerra punica.

Altre importanti colonie fenicie sono:

  • Cadice e Malaga in Spagna;
  • Mozia in Sicilia;
  • Cagliari e Tharros in Sardegna;

Numerosi erano inoltre i porti sotto il controllo dei Fenici, sia in Anatolia, sia in Grecia, sia nel Nord Africa.

7Contatti con altri popoli e decadenza della società fenicia

Le rovine di Cartagine
Fonte: istock

Il fatto che la Fenicia non fosse organizzata in una entità statale compatta e unitaria ebbe importanti conseguenze. Innanzitutto, la Fenicia era priva di un unico grande esercito e le autorità erano tali solo a livello locale. Tale frammentazione politica e militare fu una delle principali cause che impedirono ai Fenici di difendersi dagli attacchi dei popoli limitrofi.

La Fenicia fu così invasa a più riprese. In primo luogo, gli storici hanno datato al IX secolo la conquista della Fenicia da parte degli Assiri. Sotto questo potente popolo, tuttavia, i Fenici godettero di ampi margini di autonomia politica e poterono proseguire nelle loro attività commerciali.

Dal VI secolo a. C. i Fenici entrarono nell’orbita dell’Impero persiano. I Persiani seppero sfruttare abilmente la maestria nell’arte della navigazione dei Fenici tanto da renderli progressivamente componente fondamentale della loro flotta.

Diversa sorte ebbero invece i Fenici con la conquista dei loro territori realizzata da Alessandro Magno, il noto sovrano macedone. La disfatta e la progressiva, ma ineluttabile, decadenza della civiltà fenicia può essere collocata nel 332 a.C., anno in cui la città di Tiro fu assediata e vinta dai macedoni. Da quel momento la civiltà dei Fenici andò incontro alla sua fine.

    Domande & Risposte
  • Cosa significa fenici?

    La parola significa rosso porpora, una sostanza colorante che la civiltà fenicia ricavava da un mollusco e usava per dipingere i tessuti.

  • Quali sono i territori che appartenevano ai fenici?

    All'odierno Libano e altre zone tra l'Asia e l'Africa.

  • Qual è la colonia fenicia più importante?

    Cartagine, fondata da Tiro.