Eva Peròn: biografia e pensiero politico
Indice
- Eva Perón
- I primi anni di vita di Evita: la estancia de La Unión
- I Duarte illegittimi
- Evita e il sogno di recitare
- Il successo nei radiodrammi
- Evita e l’incontro con Perón
- Il rapimento di Peròn e il matrimonio con Eva
- L’inizio del peronismo
- La piccola soluzione
- Madona de los Humildes
- Morte di Eva Peròn, una fine prematura
- Curiosità su Eva Perón
- Concetti chiave
1Eva Perón
María Eva Duarte de Perón, meglio conosciuta come Eva Perón, nasce in povertà, cerca fortuna a Buenos Aires, lavorando con modesto successo come attrice e nei radiodrammi, poi si sposa con il colonnello Juan Perón, eletto presidente dell’Argentina nel 1946. Nel ruolo di first lady e senza nessuna esperienza politica, diventa un punto di riferimento per i poveri del suo paese.
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2I primi anni di vita di Evita: la estancia de La Unión
Don Juan Duarte, un proprietario terriero di origine basca francese, affitta verso il 1910 una estancia a La Unión, dove gestisce in maniera autoritaria la terra e il personale alle sue dipendenze; a Chivilcoy, sua città di origine, risulta essere già sposato ma forma una seconda famiglia con la sua giovane cuoca, Juana Ibarguren, di una ventina d’anni più giovane.
Da questa unione nascono Elisa, Blanca, Erminda, Juan ed Eva, ma quando quest’ultima ha appena un anno di vita, don Juan lascia la estancia e abbandona la famiglia illegittima per tornare definitivamente a quella ufficiale, lasciandoli completamente privi di mezzi per mantenersi.
La madre è costretta ad affittare una casetta con un sola stanza a Los Toldos, una zona molto povera, e a mantenere la famiglia grazie alla sua abilità di sarta: si fa consegnare tagli di stoffa e confeziona pantaloni per un negozio di abbigliamento da uomo.
3I Duarte illegittimi
Juana in qualche modo riesce a mantenere i figli, grazie anche alla relazione affettuosa con il padrone di casa don Rosset, che spesso “dimentica” gli affitti arretrati e che la aiuta anche a trovare da lavorare a due dei suoi ragazzi, Elisa alle poste e Juan come tuttofare presso una scuola. La condizione di figli illegittimi rende la vita dei ragazzi Ibarguren penosa: faticano ad avere amici e, pur presentandosi come Duarte, vengono indicati pubblicamente come figli del peccato.
Al cambio di sindaco di Los Toldos, quello appena insediato fa piazza pulita dei raccomandati del predecessore, ma donna Juana implora di ricollocare la figlia Elisa invece che rimuoverla: ottiene un trasferimento della figlia a Junín e tutta la famiglia la segue trasferendosi là. Blanca fa la maestra, donna Juana fa la cuoca per i ricchi e nella nuova casa riesce a tenere tre pensionanti, liberando le stanza da letto e confinando tutta la famiglia a dormire in una sola camera.
Elisa e Blanca finiranno per sposare due dei pensionanti, il maggiore Alfredo Arrieta e l’avvocato Justo Alvarez Rodriguez, secondo i progetti della madre e lo stesso destino dovrebbe toccare alla piccola di casa ma, in contrapposizione aperta con il volere materno, Evita non degna d’uno sguardo gli uomini a pensione da loro, rifiuta spesso il cibo per non diventare come Juana con le varici e in sovrappeso, e passa il tempo dedicandosi alle recite scolastiche e ai pomeriggi al cinema con le amiche.
4Evita e il sogno di recitare
Povera e illegittima sì, ma magra e distinta sempre: Eva ha deciso cosa fare della propria vita e cerca di capire come diventare attrice. Il 2 gennaio 1935 a soli quindici anni si trasferisce a Buenos Aires, secondo alcune versioni per raggiungere il fratello maggiore, in altre per compiere una fuga d’amore con un ragazzo con cui intreccia una breve relazione, secondo altre ancora per lavorare al seguito della compagnia di tango di Agustín Magaldi.
Eva lavora come modella, recita con varie compagnie teatrali e in film di serie B ma conosce la fame vera; Buenos Aires in quel momento raccoglie migliaia di persone in fuga dalle crisi seguita alla Grande Depressione e trovare vitto e alloggio diventa difficilissimo; le colleghe più anziane si preoccupano e le passano ogni tanto del latte o un pasto, mentre da sola rimedia spesso bevendo il mate cocido.
5Il successo nei radiodrammi
Le capacità recitative di Eva sono appena modeste, ma continua a cercare di trovarsi nei posti giusti per conoscere la gente giusta che le consenta di trovare contratti. Il GOU - Gruppo degli ufficiali uniti è un gruppo militare segreto, i cui membri simpatizzano con gli ideali nazisti; per catturare le simpatie del popolo investe numerosi capitali nella radio, all'epoca il mass-media per eccellenza, ed Eva inizia a frequentare con assiduità questo circolo e a intrecciare relazioni con personalità dell’ambiente militare in generale.
Grazie alle sue conoscenze, il 1° maggio del 1939 diventa protagonista di una serie di radiodrammi e la sua foto compare sulle riviste del settore. Inizia ad essere conosciuta e nel 1942 viene assunta come una delle voci di un radiodramma Muy Bien trasmesso su Radio El Mundo.
Il 4 giugno del 1943 un colpo di stato fa cadere il presidente Castillo, che viene sostituito dal generale Pedro Pablo Ramírez: il paese ha cercato di contrastare la crisi nera del 1929 aumentando l’industrializzazione del paese, dato che le merci non arrivavano più dall'estero, ma tutte le azioni politiche avevano portato molti immigrati dalle campagne alle città e una più diffusa povertà.
6Evita e l’incontro con Perón
Eva Duarte (come si presenta e si fa conoscere a Buenos Aires) firma un contratto quinquennale con Radio Belgrano, come una delle voci protagoniste del programma Le grandi donne della storia. Diventa una delle voci radiofoniche meglio pagate dell'Argentina, riesce finalmente a comprarsi una casa in un quartiere esclusivo e diventa una dei fondatori dell’Associazione Radiofonica Argentina.
Il 22 gennaio del 1944, in occasione di un festival organizzato per una raccolta fondi con tutte le celebrità della radio e del cinema, Eva conosce il colonnello Juan Perón, sottosegretario del Ministero del Lavoro e vedovo, del quale diventa la compagna nel giro di pochissimo tempo.
Segue il compagno come un’ombra, cercando di comprenderne l’operato e allo stesso tempo lo sostiene cercando di trasmettere i suoi valori politici alla folla di suoi seguaci: mette in onda una rubrica radiofonica quotidiana Verso un futuro migliore, nella quale interpreta una donna del popolo che con un linguaggio semplice e familiare parla delle imprese del colonnello.
Inizia a costruire di sé un’immagine di donna salda e competente, trasforma il suo guardaroba da diva in un armadio pieno di tailleur e a portare i capelli tinti di biondo oro sempre raccolti in uno chignon.
7Il rapimento di Peròn e il matrimonio con Eva
Il 9 ottobre del 1945 Perón viene arrestato con un pretesto dai suoi oppositori, intimoriti dal crescente consenso popolare, ma è una mossa sbagliata: sei giorni dopo una folla immensa di lavoratori immigrati in città dalle campagne chiede la sua liberazione.
Il 22 ottobre Eva e Juan si sposano con rito civile a Junín e in chiesa il 9 o il 10 dicembre a La Plata e il colonnello si trasferisce nell’appartamento della moglie, trasformando il proprio appartamento in un ufficio per la campagna elettorale.
Il colonnello abolisce il partito laburista e fonda il Partito unico della rivoluzione che viene chiamato Partito peronista, intraprendendo una serie di tournée elettorali in compagnia della moglie, che non parla ma che fa già mostra di sé cercando ogni occasione per parlare e abbracciare gli elettori più poveri.
8L’inizio del peronismo
Le elezioni del 1946 vedono il trionfo di Perón, grazie anche ai discorsi populisti tenuti dalla moglie Eva nella sua rubrica radiofonica, dove si rivolge spesso ai poveri, che chiama descamisados.
Nel 1947 i Perón compiono il Rainbow Tour, visitando vari paesi europei, ad eccezione della Gran Bretagna. Il Time le dedica una copertina dove compare senza il marito, come una diva del cinema, ma nell’articolo dedicato menziona soprattutto i vantaggi che le sono derivati dal suo matrimonio con un politico.
Dopo il viaggio europeo Eva abbandona definitivamente acconciature e abiti sfarzosi per puntare a uno stile più classico, costruendo un’immagine solida e affidabile politicamente, mentre il marito, pur apparendo amico del popolo, compie una puntuale pulizia politica di tutti gli elementi di disturbo, tacciati di “attività anti argentine” e allontanati dal loro ruolo.
9La piccola soluzione
Anche se nominalmente non riveste alcun ruolo, Eva svolge funzioni di ministro della salute e del lavoro, assegnando aumenti salariali alle classi sociali più basse; allo stesso tempo taglia i sussidi alla Sociedad de beneficencia gestita dalle mogli dei pochi privilegiati del paese e la rimpiazza con la fondazione Eva Perón, sostenuta da fondi volontari e soldi derivanti dalla lotteria nazionale.
Spesso incerta su come esprimersi e sulla sua proprietà di linguaggio, Eva non si vergogna di farsi ripetere più volte quanto le dicono e di chiedere ciò che non capisce: stupisce invece il suo istinto politico, la capacità di trovare una soluzione, per quanto minima, ai problemi che le raccontano.
In uno dei garage dell’enorme palazzo presidenziale raccoglie e impacchetta, anche personalmente, un’enorme quantità di oggetti da destinare ai poveri del paese, la premessa dell’Opera di assistenza sociale María Eva Duarte de Perón, creata ufficialmente solo l’8 luglio 1949 e funzionante fino alla caduta del peronismo nel 1955.
10Madona de los Humildes
Eva Perón fa costruire:
- dodici ospedali in tutto il paese con cure e medicine gratuite per tutti,
- scuole, dove introduce l'obbligo dell'insegnamento della religione a scuola,
- orfanotrofi,
- quattro case di riposo,
- un centro di accoglienza per donne rimaste provvisoriamente senza lavoro e senza denaro.
Fa costruire le prime colonie per permettere ai bambini di ogni estrazione sociale di godere di vacanze, al mare o in montagna e il 19 luglio 1949 inaugura un progetto particolarissimo: la Città dei bambini Amanda Allen, con costruzioni proporzionate in veri mattoni, con addirittura panetterie e farmacie su misura, salvo la sala da pranzo dove gli inservienti adulti si occupano di loro.
Fa approvare la legge che permette alle donne di votare, con sommo sdegno delle socialiste argentine che avevano lottato anni per cercare di ottenerlo, e costituisce il partito femminista peronista, ma ottiene dalle donne aderenti delle lettere firmate nelle quali screditano il partito (se non avessero obbedito alle sue indicazioni sarebbero state estromesse grazie alle lettere).
11Morte di Eva Peròn, una fine prematura
Il presidente Perón non mantiene la promessa di riforma agraria fatta in campagna elettorale e terreni immensi rimangono nelle mani di pochi e delle loro estancias; le buone azioni della moglie sono universalmente conosciute e compensano le mancate promesse, ma le persone più vicine vedono anche i suoi atti di nepotismo sfacciato: il fratello è nominato segretario del presidente, i cognati uno direttore della Dogana, uno senatore, e un terzo come membro della Corte suprema di giustizia, una delle sorelle diventa direttrice delegata delle scuola materne ed elementari.
Quando viene operata di appendicite nel gennaio 1950, le trovano un cancro all’utero; subisce un intervento di isterectomia che potrebbe salvarla ma la malattia la aggredisce ancora nel 1951.
Ormai malata terminale di cancro, ottiene finalmente un incarico politico ufficiale come vicepresidente, ma l'esercito la obbliga a ritirare la candidatura. Muore di cancro a Buenos Aires il 26 luglio 1952.
11.1Il furto della salma di Eva Peròn
Dopo la sua morte la devozione popolare rimane altissima, viene addirittura pubblicato un testo per le scuole elementari dal titolo Eva de América, Madona de los Humildes. Nel 1955 il suo corpo imbalsamato viene rubato dagli oppositori politici del marito e nascosto in Italia per 16 anni; solo nel 1971 il governo militare restituisce le spoglie al vedovo, esiliato a Madrid. Alla morte di Juan, Isabel la sua terza moglie, cerca di guadagnare il favore popolare rimpatriando i resti di Evita e collocandoli vicino al corpo del marito nella cripta della Casa Rosada, il palazzo presidenziale.
Alla fine, gli oppositori del peronismo, spostano ancora una volta i resti di Eva che vengono sepolti nella cripta della famiglia Duarte al cimitero Recoleta di Buenos Aires.
12Curiosità su Eva Perón
- Durante i primi anni come attrice, condivide la stanza con Anita Jordán, con la quale condivide anche l’unico abito buono: quando una delle due esce, l’altra rimane a letto.
- Mora naturale, per girare il film La cabalgata del circo, si fa tingere i capelli di biondo dal parrucchiere Pedro Alcaraz: rimane suo parrucchiere personale per tutta la vita.
- Nel 1951 pubblica la propria autobiografia, La razón de mi vida.
- Sulla vita di Eva, nel 1978 Andrew Lloyd Webber e Tim Rice traggono il musical Evita.
- Nel 1996 viene girato un film biografico con Madonna come protagonista.
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Domande & Risposte
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Di cosa è morta Eva Peròn?
Eva Peròn è morta di cancro il 26 luglio 1952.
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Quanti anni aveva Evita Peròn quando è morta?
33 anni.
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A quale partito apparteneva Evita Peròn?
Partito Peronista.