L'Europa dopo la caduta dell'Impero Romano: riassunto

Cosa succede in Europa dopo la caduta dell'Impero romano: la conquista degli arabi, il Sacro Romano Impero, la società medievale cristiana e pagana

L'Europa dopo la caduta dell'Impero Romano: riassunto
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Europa dopo la caduta dell'Impero romano

Colonna traiana: l'imperatore riceve due capi barbari
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Nel 476 Odoacre depone Romolo Augustolo e crolla convenzionalmente l'Impero romano d'Occidente.

La caduta è determinata da tre fattori:

  • grave crisi dell’economia
  • scarsa produttività dei latifondi
  • indebolimento del potere centrale

L’impero d’oriente con capitale Costantinopoli riesce a sopravvivere fino al 15°secolo. Giustiniano (imperatore d’oriente) riconquista parte dell’Italia e delle coste del Mediterraneo, inoltre raccoglie anche in un codice che prende il suo nome molte delle leggi romane.

Clodoveo diventa il re riconosciuto da tutti i franchi e fonda la dinastia dei merovingi.

Nella penisola iberica si stanziano i vandali, mentre nell'Europa centro-orientale gli unni. In Inghilterra e in Irlanda arrivano gli angli e i sassoni.

La conquista araba

Gli arabi sono popolazioni nomadi, convertite all’islam, fondato da Maometto. Sotto i califfi (supreme autorità politiche, successori di Maometto) si espandono fino ai confini dell’India allontanando i bizantini della Siria e della Palestina.

Dopo la conquista della Spagna cominciano l’invasione della Sicilia.

Lasciano la libertà di culto alle popolazioni ma si avvicinano alle antiche culture con cui vengono a contatto, soprattutto quelle greca e latina.

Il Sacro romano impero

Carlo Magno con una serie di conquiste riunisce sotto la sua guida tutta l’Europa.

La notte di Natale dell'800 viene incoronato da papa Leone III imperatore del Sacro romano impero, sancendo così una stretta collaborazione fra imperatore e papa. L’elemento etnico dominante è quello germanico e l’organizzazione sociale era il Feudalesimo, per cui le funzioni proprie dello stato sono affidate a un vincolo di fedeltà.

Dopo la morte di Carlo, il trattato di Verdun divide l’impero tra i sui nipoti:

  • Lotario: regno d’Italia e territorio tra Reno e Loira;
  • Ludovico: regno di Germania;
  • Carlo il calvo: regno di Francia.

Il regno di Germania ingloba le altre parti, dando così presto origine al Sacro romano impero germanico. L’imperatore Corrado II risolve il problema dell’ereditarietà dei feudi nominando vescovi conti, ma la conseguenza è una lotta per le investiture, ovvero il conferimento di una carica.

Si innesca una lite tra papa e imperatore e con il concordato di Worms si arriva ad un compromesso: il papa ha diritto di nomina dei vescovi in Italia, mentre l’imperatore sul territorio di Germania.

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Cultura e società nel Medioevo

I barbari, diventati sedentari, cominciarono a convertirsi al cristianesimo, dal momento che questa religione non dava solo una prospettiva spirituale ma anche una giustificazione alla scala dei poteri.

A partire dai franchi la gerarchia ecclesiastica diede un’investitura ufficiale ai re (consacrati e unti in nome di dio), e infine si tradusse nell’immagine trinitaria.

La società era divisa in tre ordini:

  • gli oratores (uomini che pregavano),
  • i bellatores (militari e nobili)
  • i laboratores (contadini e artigiani).

Ciascun ordine collaborava con gli altri, permettendo l'esistenza reciproca di tutti e tre.

Caratteri della cultura cristiana medievale

La cristianizzazione rappresentò una profonda trasformazione culturale che durò fino al duecento.

Una delle minacce più concrete fu il diffondersi delle eresie (particolare interpretazione della verità teologica, che negano dogmi fondamentali).

Il cristianesimo afferma che l’esistenza dell’uomo dipenda da un atto di volontà di dio, che ha fissato il bene e il male; indica poi nella salvezza dell’anima l’obiettivo dell’individuo.

Novità principali:

  1. Il raggiungimento della verità è frutto di rivelazione.
  2. La rivelazione è contenuta nei libri sacri (Antico e nuovo testamento) e alla chiesa spetta il compito di interpretarle. 
  3. Il mondo e la vita dipende dalla volontà di dio, che è anche padre e cui è dovuto rispetto e amore. Cristo è uno dei cardini della trinità e si incarna per salvare l’umanità.
  4. Il Cristianesimo è portatore di una nuova morale: i concetti di bene e male riguardano la volontà dell’individuo. Nasce così il senso del peccato (offesa a dio, perdita della salvezza). A spiegare il mistero dell’esistenza si colloca la fede.

Rapporto tra cultura cristiana e pagana

Le persecuzioni contro i primi cristiani finirono nel 313 con l’editto di Costantino che riconosceva loro la libertà di culto.

I cristiani rifiutavano la letteratura e la filosofia greca e latina perché considerate pagane. A queste culture era riconosciuta una superiore eleganza della scrittura, l’efficacia dei metodi di insegnamento e la bellezza letteraria: ai cristiani era consentito consultare queste culture sono per rendere migliori i loro scritti che dovevano diffondere la vera fede.

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