Espressionismo tedesco: caratteristiche e artisti

Movimento artistico del XX secolo, l'espressionismo tedesco ha sradicato i cardini estetici dell'epoca. Esploriamo insieme le sue caratteristiche

Espressionismo tedesco: caratteristiche e artisti
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Espressionismo tedesco: caratteristiche e artisti

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Colori vivaci, forme semplici e sentimenti interiori enfatizzati, l’espressionismo tedesco è una delle correnti artistiche più rivoluzionarie di sempre e ha caratterizzato il XX secolo sfidando le convenzioni e l’estetica di quel periodo. Originatosi in Germania ha avuto un enorme impatto nelle arti visive, interessando anche il cinema, il teatro e la letteratura. In questo articolo esploreremo, in particolare, l’espressionismo tedesco relativo al mondo dell’arte, andando alla scoperta della sua origine, delle sue caratteristiche peculiari e dei suoi artisti più rappresentativi.

Le origini dell’espressionismo tedesco

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Per addentrarci nel mondo dell’espressionismo tedesco, non possiamo non cominciare con un excursus sulle sue origini. Come abbiamo accennato, questa corrente artistica prende vita in Germania, dove trova terreno fertile grazie a una serie di movimenti e artisti che hanno fatto da apripista a questo nuovo modo di concepire l’arte. Uno dei precursori più significativi dell'espressionismo tedesco è il movimento Die Brücke, fondato nel 1905, a Dresda, da un gruppo di giovani artisti spinti dai ideali di libertà e ribellione verso le regole del tempo.

Facevano parte di questo gruppo pittori diventati poi celebri nel mondo, come Karl Schmidt-Rottluff e Fritz Bleyl capaci di imprimere il loro stile anticonvenzionale e lontano dalla tradizione del tempo, fondendo arte tribale, post impressionismo e influenze della cultura popolare tedesca. Nello stesso periodo, sempre in Germania, era attivo anche un altro movimento, quello del Der Blaue Reiter. Nato quattro anni dopo, nel 1909, era rappresentato da artisti del calibro di Paul Klee, Franz Marc e Wassily Kandinsky ed era basato sull'esplorazione di nuove forme espressive per trasmettere emozioni dell'espressione personale.

 

Caratteristiche dell’espressionismo tedesco

Questi due gruppi sono da considerare i pionieri dell’espressionismo tedesco. Ed è proprio attraverso il lavoro e le opere più rappresentative dei loro artisti che si consolida, nel XX secolo, quello che sarà poi considerato uno dei movimenti artistici più rivoluzionari di sempre. Desiderosi di ribellarsi alle convenzioni del tempo e ispirati da temi legati alla filosofia, all’interiorità, alle emozioni primordiali e alla sessualità, gli artisti che hanno caratterizzato l’espressionismo tedesco sono stati i primi a utilizzare il colore in maniera spontanea e istintiva per rappresentare su tela le emozioni e le sensazioni interiori.

L’enfatizzazione della disillusione e dell’inquietudine malcelata della società tedesca diventa centrale nell’espressionismo tedesco e la sua rappresentazione attraverso forme inconsuete e colori vivaci diventa altresì, il suo un marchio distintivo. Per la prima volta, grazie a questo movimento, psiche, spiritualità e misticismo rivelano il loro potenziale visivo grazie a opere diventate simboli dell’età moderna. Alcuni esempi?  

  • Il cavaliere azzurro di Wassily Kandinsky
  • Autoritratto come soldato di Ernst Ludwig Kirchner
  • Abeti di Karl Schmidt-Rottluff
  • Villa R. di Paul Klee

Opere in grado di scardinare i diktat espressivi dell’epoca e rivelatrici di un mondo interiore fatto di angosce, emozioni e riflessioni profonde sull’io e sulla modernità.

I maggiori artisti dell’espressionismo tedesco

Oppositori dell'ordine sociale borghese della Germania del XX secolo, i maggiori esponenti dell’espressionismo tedesco hanno soverchiato le regole del tempo e dato vita a una rivoluzione estetica straordinaria. Sia gli artisti del Die Brücke che quelli del Der Blaue Reiter hanno ridefinito lo stile pittorico della Germania del tempo, influenzando dapprima tutta l’Europa e infine imponendosi a livello globale. Si tratta di artisti che lavorano nel pieno del primo conflitto mondiale e che si fanno portavoce dei sentimenti di disillusione del tempo e delle angosce più profonde dell’uomo moderno.

L’innovazione alla base di questo movimento influenza anche il cinema, il teatro e la letteratura, contribuendo a ridefinire una nuova sensibilità artistica e culturale. I pittori più rappresentativi del movimento furono, tra gli altri: Franz Marc, Lyonel Feininger, Karl Schmidt-Rottluff , Egon Schiele, Paul Klee, Wassily Kandinsky e August Macke. Con la loro ricerca stilistica, l’utilizzo pionieristico dei colori vivaci e dei contrasti accesi e le forme distorte e stilizzate, sono riusciti a offrire una nuova prospettiva unica della condizione umana dell’età moderna, mettendo in primo piano le emozioni più intime e profonde dell’uomo del tempo. Ma vediamo da vicino alcune delle caratteristiche principali e delle opere più significative di alcuni dei maggiori espressionisti tedeschi.

 

 

Franz Marc

Fondatore del movimento Der Blaue Reiter, Franz Marc è uno degli esponenti più rappresentativi dell’espressionismo tedesco. Nato a Monaco di Baviera nel 1880, Franz Marc muove i primi passi nel mondo dell’arte dopo la maturità, iscrivendosi all’Accademia di Belle Arti di Monaco. Mosso dal desiderio di imprimere su tela le tensioni della società tedesca e le emozioni personali, Franz Marc realizza alcune delle opere più significative dell’espressionismo tedesco basate sul linee fluide e colori vivaci e sulle forme che attingono al mondo della natura e degli animali. Alcune delle più celebri? Cavallo Blu I del 1911,  Volpe Blu e Nera, sempre del 1911, Il Cavaliere Azzurro e il suo Cavallo del 1912 e Destini di animali del 1913.

 

Lyonel Feininger

Di origine tedesca, ma nato a New York nel 1871, Lyonel Feininger è uno dei protagonisti assoluti dell’espressionismo tedesco. Appassionato d’arte a 360° (fu anche un abile violoncellista e scultore) Feininger lasciò ben presto gli Stati Uniti per tornare in Germania e laurearsi all'Accademia di Berlino. Qui mosse i primi passi all’interno dei gruppi avanguardisti dell’epoca, lavorando sulla commistione tra dimensione urbana e dimensione spirituale.

Tra i fondatori della scuola del Bauhaus, fu anche collaboratore delle prime scuole cubiste dell’epoca. Fu inoltre membro, assieme a Wassily Kandinsky, Alexej von Jawlenskye e Paul Klee del movimento The Blue Four, attivo tra il 1925 e il 1934 composto da pittori legati dall’utilizzo peculiare del colore blu e dall’esplorazione della spiritualità nell’arte. Tra le sue maggiori opere troviamo: The White Man del 1907, Gelmeroda III del 1913 e Lady in Mauve del 1922.

 

Karl Schmidt-Rottluff 

Fondatore del movimento Die Brücke, Karl Schmidt-Rottluff nasce a Berlino nel 1884 e dopo essersi trasferito a Dresda per gli studi, decide di riunire alcuni tra i più promettenti giovani artisti dell’epoca dando vita a un movimento, quello del Die Brücke, che rappresenterà una svolta significativa nel panorama dell’arte tedesca del XX secolo. Paesaggi vibranti, ritratti intensi, colori audaci e forme in grado di trasmettere energia e vitalità, sono i tratti distintivi dei suoi quadri, tra i quali spiccano: Inverno del 1909, Rising Moon del 1912, Ritratto di Emy del 1919 e Sera blu del 1920. Membro dell’Accademia prussiana della arti fu un artista prolifico e uno dei più influenti del panorama artistico del tempo.

Paul Klee

Membro del Der Blaue Reiter, prima e del collettivo The Blue Four, poi, Paul Klee è senza dubbio uno degli espressionisti più conosciuti e amati a livello internazionale. Nato a Münchenbuchsee nel 1879, si trasferì ben presto con la famiglia a Monaco di Baviera in quartiere che pullulava di pittori e che ha contribuito a definire il suo spiccato senso artistico. Innovatore e sperimentatore delle diverse forme d’arte (fu anche eccellente violinista) Paul Klee arricchisce la sua pittura di commistioni che attingono anche dal cubismo e dall’impressionismo.

Teorico dell’arte e insegnante presso la Bauhaus, Klee rende protagonisti delle sue opere temi simbolici attraverso forme geometriche diventate in breve tempo iconiche. Tra le sue opere più note troviamo: Villa R. del 1919, Macchina per Cinguettare del 1922, Porto Fiorente del 1938 e Emacht del 1932.

Wassily Kandinsky

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Nato a Mosca, ma trasferitosi in tenera età in Germania, a Monaco di Baviera e successivamente a Odessa, Wassily Kandinsky è una figura chiave dell’espressionismo tedesco e dell’arte moderna in generale. Tra i fondatori del Der Blaue Reiter e del The Blue Four, Kandinsky è uno dei pittori più celebri di sempre ed è considerato un vero e proprio pioniere dell’arte astratta. Il cavaliere azzurro del 1903, Improvvisazione 6 del 1909, San Giorgio II del 1911 e Macchia Nera I del 1912, sono solo alcune delle tante opere rappresentative del suo stile unico.

Uno stile che prende vita attraverso punti e linee caratterizzati da un uso distintivo dei colori primari e dei colori secondari e dallo studio della polarità caldo-freddo delle cromie. Teorico dell’arte e insegnante presso alcune delle più prestigiose scuole d’arte tedesche, Wassily Kandinsky, attraverso i suoi quadri e la sua prospettiva peculiare, ha ispirato movimenti e artisti e influenzato l’intero panorama pittorico del XX secolo.

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