Tasse non dovute. L'ateneo condannato a risarcire dopo 10 anni!
Di Sergio Cardella.Due studenti dell'Università di Bologna pagarono erroneamente le tasse universitarie nonostante avessero conseguito la laurea. Hanno ottenuto il rimborso solo dopo una causa legale e quasi 10 anni di attesa
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Ci è voluto il tribunale per dirimere un contenzioso che sulla carta sembrava abbastanza semplice.
Due studenti forlivesi, Giovanna
Tarantola e Michele
Cicognani, si sono
laureati a Bologna nella sessione di febbraio, periodo dell'anno
accademico che
permette agli iscritti di non essere tenuti ad ulteriori versamenti
perché ormai
al termine degli studi.
Purtroppo per loro hanno versato per errore
delle tasse non dovute.
Il tutto avveniva nell'anno accademico 1998-1999.
Per anni
i due studenti hanno protestato
e tentato di recuperare quei versamenti, ma senza trovare alcun ascolto.
Le
richieste presentate dai due studenti
furono più volte respinte
dall'Università degli studi di Bologna sulla base di un
preciso e vetusto dato
normativo che prevede il divieto assoluto di restituzione di quanto
versato a
titolo di tasse universitarie.
L'Ateneo felsineo si è attenuto con
coriacea ostinazione all'articolo
27 del regio
decreto 1269/1938, che prevede che "lo studente
universitario che ha
ottenuto l'iscrizione ad un anno del corso universitario non ha diritto
alla restituzione
delle tasse, soprattasse e contributi pagati".
Un dispositivo del 1938 interpretato
alla lettera, che ha costretto i due giovani ormai spazientiti a
interpellare la Lega
Consumatori e successivamente un
avvocato,
che ha patrocinato la causa contro l'ateneo.
Il Tribunale di Bologna dopo aver valutato il caso
ha emesso sentenza di condanna nei confronti dell'Università
degli studi di Bologna, nella
persona del rettore Pier
Ugo Calzolari.
Adesso l'ateneo dovrà pagare pagare 392
euro e 50
centesimi più gli interessi legali dalla domanda giudiziale sino al
saldo, diventati in tutto, inclusi gli onorari, 1.094 euro per ognuno dei due
studenti.
Il Tribunale di Bologna
ha riconosciuto che il
conseguimento della laurea comporta la cessazione degli effetti
dell'iscrizione e il relativo
e conseguente rimborso della tassa pagata.
Come bisogna comportarsi
in casi simili?
Ogni ateneo ha il suo regolamento e manifesto degli studi, ma di regola
gli studenti che all'atto dell'iscrizione
del nuovo accademico siano in debito del solo esame
di laurea, o che prevedano di laurearsi nel nuovo anno, sono esonerati dal pagamento
della II rata.
Un esempio concreto: Art. 22 Manifesto degli Studi della Sapienza di Roma "Laureandi"
Il Manifesto degli studi dell'ateneo capitolino recita chiaramente: "Hanno titolo a non pagare le tasse per il nuovo anno accademico i laureandi (ai sensi del precedente punto 1) che intendano conseguire il titolo entro il 31 marzo 2008. Mentre per l'anno 2009 avranno titolo a non pagare le tasse i laureandi (ai sensi del precedente punto 1) che intendano conseguire il titolo entro il 28 febbraio 2009. Per l'anno 2010 avranno titolo a non pagare le tasse i laureandi (ai sensi del precedente punto 1) che intendano conseguire il titolo entro il 31.1.2010."