L’esame di abilitazione alla professione di agrotecnico

Come prendere parte all'esame di stato per agrotecnico: requisiti necessari, documenti per la domanda e non solo. Cosa occorre sapere

L’esame di abilitazione alla professione di agrotecnico
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L’esame di abilitazione alla professione di agrotecnico

Esame di stato per agrotecnico
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Quando si parla della figura dell’agrotecnico si fa riferimento a un professionista impegnato nella gestione di aziende operanti nell’ambito alimentare e zootecnico, così come nella produzione di frutteti, orti e non solo, così come allevamento e vendita di prodotti di natura animale.

Prima di poter operare nel proprio settore è obbligatorio sostenere un esame di stato, al fine di ottenere l’abilitazione alla professione. Vediamo quindi nel dettaglio come si svolge questa prova e in che modo prepararsi.

Candidato all’esame di stato laureato

I soggetti che possono ottenere l’accesso all’esame di abilitazione alla professione per il ruolo di agrotecnico appartengono a due categorie, distinte quasi principalmente dall’età dei soggetti. Parliamo infatti di chi ha conseguito il diploma universitario triennale e chi la laurea triennale.

Viene da chiedersi se si tratti della stessa cosa e, al netto di piccole differenze dovute al naturale cambiamento subito dalle istituzioni, la risposta è sì. Il primo titolo fa semplicemente riferimento a una condizione scolastica precedente alla Riforma Berlinguer.

Fatta questa precisazione, riportiamo di seguito le specializzazioni che garantiscono accesso all’esame di stato per agrotecnico. Il motivo è presto detto, dal momento che generalmente chiunque abbia ottenuto un diploma universitario è ormai da tempo inserito nel mondo del lavoro. Si richiede dunque una laurea triennale in:

  • Biotecnologie;
  • Scienze della pianificazione territoriale, urbanistica paesaggistica e ambientale;
  • Ingegneria civile e ambientale;
  • Scienze dell’economia e della gestione aziendale;
  • Scienze e tecnologie agrarie e forestali;
  • Scienze e tecnologie agro-alimentari;
  • Scienze e tecnologie per l’ambiente e la natura;
  • Scienze zootecniche e tecnologie delle produzioni animali.

Occorre sottolineare, inoltre, come il percorso di studi non basti. Necessario infatti anche un semestre di pratica professionale, obbligatorio per tutti salvo nei casi di specifica esenzione previsti dalla normativa vigente.

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Candidato all’esame di stato diplomato

L’esame di stato per l’abilitazione alla professione non esclude i soggetti provvisti di diploma di istruzione secondaria superiore. Il titolo dev’essere stato però conseguito presso un istituto professionale o tecnico, così come presso un indirizzo agrario. Di seguito riportiamo tutti gli indirizzi considerati validi:

  • Agrotecnico;
  • Perito Agrario;
  • Tecnico in Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale;
  • Tecnico in Agraria, agroalimentare e agroindustria.

Se nel caso dei laureati è richiesto un semestre di pratica professionale, per i diplomati il discorso è differente. I requisiti sono differenti ed è possibile scegliere tra uno dei seguenti:

  • Pratica professionale certificata della durata di almeno 18 mesi;
  • Attività tecnica subordinata con mansioni tipiche della professione, per almeno 18 mesi;
  • Corso IFTS riconosciuto dall’Albo professionale, per almeno tre semestri;
  • Corso ITS (Istituto Tecnico Superiore) con indirizzo coerente con la professione;
  • Laurea o diploma universitario coerente con la professione.

Domanda d’ammissione

Generalmente è possibile presentare la propria domanda d’ammissione all’esame di stato per agrotecnico entro quattro mesi dalla prova. Nel 2023, ad esempio, il test è stato fissato per il 28 novembre e l’ultima data utile per l’invio della richiesta è il 16 luglio.

L’unico modo passa attraverso l’Istituto professionale di Stato per l’agricoltura. C’è una serie di elementi tecnici di cui tener conto, a partire dalla carta legale da sfruttare per presentare la domanda, insieme con la classica documentazione di rito, a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento. Questa sarà indirizzata al Collegio Nazionale degli Agrotecnici, che ammette anche una presentazione di persona, ottenendo dagli addetti l’apposita ricevuta.

 

In nessun caso saranno ovviamente accolte le richieste inviate oltre il termine di scadenza stabilito, così come, quasi inutile dirlo, coloro che risultino sprovvisti dei requisiti richiesti al tempo della sottoscrizione. Abbiamo citato dei documenti di rito da allegare ma vediamo nel dettaglio di cosa si tratta:

  • Diploma di maturità professionale di agrotecnico in formato originale o in copia autentica;
  • Breve CV in carta semplice e relativo all’attività professionale svolta ed eventuali ulteriori studi dopo il diploma;
  • Eventuali pubblicazioni professionali;
  • Ricevute del versamento della tassa di ammissione agli esami, parti a 49,58 euro all’erario e 16,00 euro all’Istituto professionale di Stato per l’agricoltura (sede d’esame, ndr);
  • Elenco dei documenti, numerati in ordine progressivo, prodotti a corredo della domanda, su carta semplice.

Esame abilitazione per agrotecnico: come si svolge

Non è consentito operare come agrotecnico senza aver conseguito l’abilitazione professionale, sostenendo e superando l’esame di stato previsto. Ogni anno il Ministero dell’Istruzione e della Ricerca annuncia una sessione per sostenere tale prova.

Possono liberamente presentarsi tutti i candidati in possesso dei requisiti che abbiamo elencato in precedenza, presentando domanda entro il termine stabilito.

Vediamo nel dettaglio come si svolge la prova d’esame, che richiede ai candidati di presentarsi presso le relative sedi indicate nei giorni e negli orari precisati. I soggetti dovranno essere in possesso di un documento di riconoscimento in corso di validità.

È previsto un solo step da superare, quello della prova orale. L’esame di stato per l’abilitazione alla professione di agrotecnico si riduce a un colloquio che verterà sugli aspetti delle competenze evidenziate dal regolamento professionale. I candidati dovranno dimostrare di conoscere gli aspetti tecnici di differenti ambiti, così come le normative vigenti relative ai problemi posti in analisi durante la prova orale.

Iscrizione all’Albo e attività lavorativa

Chiunque riesca a superare l’esame di abilitazione alla professione di agrotecnico potrà iscriversi all’Albo professionale. Un processo non automatico, ovviamente, che richiede una specifica procedura.

L’iscrizione all’Albo avviene presso il Collegio Nazionale degli Agrotecnici e Agrotecnici Laureati. Nei relativi uffici è possibile ottenere tutte le necessarie informazioni relative alla deontologia e alla legislazione della professione.

Svolto questo step burocratico, l’avvio dell’attività lavorativa è a un passo, salvo individuare un ambito nel quale inserirsi. Vediamo quindi quali sono gli sbocchi professionali possibili dopo aver superato l’esame di stato per l’abilitazione.

Il lungo percorso tecnico consente di vantare numerose competenze, da poter applicare tanto nell’ambito pubblico quanto in quello privato.

Ciò di cui parliamo è di fatto un consulente globale per l’impresa. Le sue “skill”, per usare un linguaggio caro alle aziende odierne, consentono di far fronte non soltanto ai settori tradizionali agrari, forestali e zootecnici, ma anche ai più nuovi, legati al verde ornamentale, allo studio e cura del paesaggio, all’ambiente, all’alimentazione, all’ingegneria naturalistica, alla sicurezza sul lavoro e alla consulenza aziendale.

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