Ermafrodito

Ermafrodito: significato e spiegazione del fenomeno dell’ermafroditismo. Differenze e caratteristiche della manifestazione ermafrodita in piante, animali e negli essere umani

Ermafrodito
getty-images

ERMAFRODITA SIGNIFICATO

Ermafrodito
Fonte: getty-images

L’ermafroditismo è la presenza in un solo individuo di entrambe le gonadi, gli organi di produzione delle cellule riproduttive, femminili (cellule uovo) e maschili (spermatozoi). Il fenomeno dell’ermafroditismo è presente sia nel regno vegetale che animale e nell’uomo. Il termine deriva dal mito di Ermafrodito, un personaggio della mitologia greca che, secondo la leggenda, era un giovane bellissimo che era stato trasformato in un essere androgino.

ERMAFRODITISMO NELLE PIANTE

Ermafroditismo nelle piante. Un'illustrazione  di un fiore di pisello che mostra sia gli stami che il pistillo
Fonte: getty-images

L’ermafroditismo nelle piante è comune nella maggior parte delle angiosperme (le piante che si riproducono grazie ai fiori): le piante definite monocline hanno fiori ermafroditi, o perfetti, ciascuno dei quali porta sia gli elementi maschili (stami), sia quelli femminili (pistilli). Oltre a queste, esistono anche piante che presentano un ermafroditismo particolare: le piante monoiche, in cui ciascun esemplare ha sia i fiori maschili e che i fiori femminili separati. Ci sono poi le piante dioiche, specie in cui i fiori maschili e i fiori femminili sono portati da esemplari differenti.

Nella maggior parte delle piante ermafrodite gli elementi maschili e femminili maturano in tempi diversi, per assicurare l'impollinazione incrociata tra individui diversi; fanno eccezione alcune specie, come la viola e l'enotera, che si riproducono abitualmente per autoimpollinazione.

ERMAFRODITISMO NEGLI ANIMALI

Mentre negli animali superiori (vertebrati, artropodi, alcuni molluschi) l’ermafroditismo è un fenomeno che si verifica eccezionalmente - e si parla allora di gonocorismo, ovvero di separazione dei sessi, negli animali invertebrati meno evoluti esso è piuttosto diffuso. L'ermafroditismo è comune, in particolare, nei platelminti, negli anellidi, nei tunicati e in alcune specie di molluschi; si presenta occasionalmente nei pesci e fra gli anfibi.

La tendenza all’ermafroditismo si riscontra soprattutto nelle specie che vivono fisse al substrato o parassite di altri organismi; in altri termini, questa caratteristica sessuale è risultata vantaggiosa, nel corso dell’evoluzione, negli organismi che hanno scarsa mobilità. Quello che non tutti forse sanno è che difficilmente gli animali ermafroditi si autofecondano: infatti o gli spermatozoi e le cellule uovo maturano in tempi diversi (questo fenomeno è chiamato ermafroditismo successivo), oppure l’autofecondazione è fisicamente impossibile a causa della disposizione dei due sessi.

Negli animali superiori compaiono solo occasionalmente esemplari detti ermafroditi che hanno un aspetto a metà strada tra quello di un maschio e quello di una femmina: questi animali sono in genere sterili e, se fertili, non producono cellule uovo e spermatozoi entrambi fertili. Questi organismi sono spesso chiamati interessi o intermedi sessuali; alcuni esperimenti hanno dimostrato che gli interessi del moscerino della frutta drosophila melanogaster derivano dalla presenza nel nucleo delle cellule di un rapporto anomalo tra il numero dei cromosomi maschili e quello dei cromosomi femminili.

ERMAFRODITISMO NELL’UMANO

Nell’uomo l’ermafroditismo può manifestarsi in modi diversi a seconda dei casi. Il vero e proprio ermafroditismo si manifesta quando, fin dalla nascita, gli individui possiedono un’ovaia e un testicolo, o due gonadi dotate di tessuti con caratteristiche miste di testicolo e di ovaia (anche dette gonadi miste). In questi individui gli organi genitali possono essere o di tipo maschile o di tipo femminile, ma si verificano anche casi in cui i genitali presentano un aspetto ambiguo.

PSEUDO ERMAFRODITISMO

Con il termine pseudoermafroditismo si intende un individuo che presenta gonadi maschili o femminili e manifesta invece organi genitali dell’altro sesso. Questi organi, che in linea generale sono spesso dovuti a malformazioni durante lo sviluppo fetale, si presentano complessivamente più piccoli del normale. A proposito di malformazioni, una delle più frequenti è l’ipospadia, in cui lo sbocco dell’uretra avviene in un punto differente da quello normale e i tessuti genitali sono anormalmente sviluppati. In tali individui si possono verificare disturbi della funzionalità dell'ipofisi o delle ghiandole surrenali.

COME RICONOSCERE L’ERMAFRODITISMO

Se si nota in un bambino la presenza di malformazioni degli organi genitali, si può procedere con una serie di indagini per valutare il sesso genetico dell’individuo che prevedono, per esempio, l’analisi del cariotipo, la biopsia delle gonadi ed esami radiologici o clinici. L’identificazione del sesso, infatti, risulta tanto più importante se si considerano le implicazioni psicologiche e sociali che tale aspetto ha nella crescita di ciascun individuo. La correzione di eventuali anomalie può avvenire mediante interventi chirurgici e terapie ormonali, volti a modificare le caratteristiche sessuali non funzionali e a enfatizzare, invece, quelle funzionali.

Un consiglio in più