LA CITTA'
Dall’aereo il paesaggio è stupendo: si sorvolano i fiordi, i laghi blu intrappolati dalle montagne verdi e dietro all’ultimo monte, nascosta, c’è Bergen.
La città sembra essere scavata nella roccia: si arrampica alle Sette Montagne che la circondano e prende la forma dei fiordi che la penetrano. Ma devo dire che tutto questo non è visibile se si viaggia in un giorno di maltempo con nuvole e pioggia, un po’ come succede tutti giorni d’inverno. Forse non si dovrebbe dire, ma Bergen è la città più piovosa d’Europa. Durante l’anno 2006/2007 ha piovuto 90 giorni di seguito tra novembre e gennaio superando cosi l’ultimo record della città. Ma di certo mentirei se considerassi Bergen soltanto come un posto dove piove.
Così, passeggiando sulla Via Bryggen, con le sue casette medievali (le più antiche di Bergen) colorate e attaccate l’una all’altra, si assapora l’odore dell’oceano. Il Fish Market si trova a due passi, sempre sul porto. E là si possono assaggiare pesci e frutti di mare mai mangiati come la balena o il granchio Kong. Bergen è ancora selvaggia. Si trova a circa 600 chilometri dal circolo polare artico e da novembre a marzo si possono vedere le aurore boreali salendo un po’ più a nord.
L’AFFITTO
Per l’alloggio ho fatto una domanda online per una camera singola al residence universitario chiamato Fantoft. L’unico punto negativo del Fantoft risiede nella sua lontananza dal centro. Ciononostante, il posto rimane una leggenda vivente a Bergen per l’ambiente che si coglie, tra multiculturalità e feste organizzate dagli studenti. L’affitto, di solito, costa circa 2400 NOK (300 euro) comprese le spese sia che si tratti del Fantoft che di una stanza al centro.
AUTOBUS E TAXI
Per spostarsi nella città il mezzo più utilizzato è l’autobus che rispetta anche gli orari di passaggio: una meraviglia! Dopo due giorni, ho comprato un abbonamento studenti mensile alla stazione centrale (Busstasjonen) per 400 NOK. Il problema è che questa carta non è valida per gli autobus notturni che circolano dopo la mezzanotte per utilizzare i quali si deve acquistare un supplemento di 60 NOK per ogni tragitto effettuato. Uno studente non può, a mio avviso, permettersi un lusso del genere. L’alternativa per chi deve tornare al residence è il taxi a 10 posti e più, molto diffuso a Bergen. Basta radunare un bel gruppo di ritorno e dividersi il prezzo totale che è di circa 200 NOK.
RISPARMIO E CIBO
Il risparmio è molto importante in quanto il solo cibo costa ben due volte di più che in Italia. La soluzione adottata da me è stata di non cambiare le mie abitudini culinarie mangiando la pasta del discount tutti i giorni. E ogni tanto mi facevo un piacere comprando del pesce fresco al Fish Market. La “øl” (birra in norvegese) è l’alcol prediletto in Norvegia e Bergen ha una produzione locale chiamata Hansa. In poche parole si beve come l’acqua. Però si deve mettere la mano al portafoglio anche per una media chiara che costa circa 60 NOK. Il prezzo non varia molto da locale a locale.
LINGUA, INGLESE E NORVEGESE
Non bisogna per forza imparare il norvegese, con l’inglese si può fare tutto. Ero meravigliato di come tutti conoscessero perfettamente l’inglese. A volte è anche più semplice per comunicare con i norvegesi, perché si parla una lingua terza e quindi non esiste il timore che si può provare davanti a una persona madrelingua. All’università mi sono comunque iscritto ad un corso di norvegese per imparare le basi. Pero è difficile capire i ‘Bergenesi’ perché parlano un dialetto.
L’UNIVERSITA’
L’università propone tanti corsi insegnati in inglese e quindi la scelta è immensa. Le lezioni in inglese servono anche a migliorare la lingua. L’organizzazione dell’università costituisce un altro punto positivo. Il corso di “Politica comparata dei paesi scandinavi” ne è un esempio. A parte la lezione, con gli altri studenti della classe, avevamo incontri con un professore diverso per confrontare le nostre idee e discutere dei temi visti a lezione. Per quanto riguarda gli esami sono molto spesso scritti e possono durare tanto tempo. L’esame di “Politica comparata dei paesi scandinavi” si svolgeva in sei ore davanti ad un foglio a scrivere un tema in inglese.
SERATE
La vita notturna non comincia senza il ‘vorspiel’ (letteralmente un ‘pregioco’). È semplicemente una pre-serata a casa di qualcuno. Di solito si beve tanto per riscaldarsi prima di uscire a ballare. I locali sono tutti in centro e sono l’essenziale della vita notturna di Bergen fino alle due del mattino. Per entrare chiedono il documento e non ti fanno passare se hai meno di 20 anni. Le più frequentate da me sono state l’ “Hulen” una grotta scavata nella collina dove puoi ascoltare musica rock dal vivo. Poi lo “Scotsmans”, un pub che si trasforma rapidamente in un’enorme pista di danza sotto l’effetto della birra. E non devo dimenticare la musica elettronica che si ascolta al “Metro” un locale un po’ più chic con le pareti di plastica e nere. La serata finiva con il ‘nachspiel’, versione afterparty del ‘vorspiel’.
IL KVARTERET (IL QUARTIERE)
È la più grande associazione studentesca che abbia mai visto in vita mia. La sede si trova nella zona delle facoltà e ha a disposizione un intero palazzo con sala concerti, bar-ristorante e pub. La particolarità dell’associazione è che può lavorarvi chiunque è in possesso di una tessera studente. Vari lavori sono proposti: cameriere, barista, fotografo, security…etc. Io facevo parte del gruppo “Photo” e lavoravo una volta a settimana coprendo un evento (concerto, dibattito, conferenza…). La tessera di membro mi dava sconti per la øl, i concerti e il cibo.
Link utili
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