Empatia e sofferenza: come sono collegate?

Cos'è l'empatia e perché è collegata alla sofferenza? Spiegazione dell'empatia in psicologia, il significato del termine e quali sono le caratteristiche di questo sentimento

Empatia e sofferenza: come sono collegate?
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Cos'è l'empatia?

Empatia e sofferenza: come sono collegate?
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L’empatia è una capacità essenziale per costruire relazioni intime e sapersi muovere nei diversi ambiti di vita. Capita però che, se non si apprende a porre confini, non la si sviluppa in modo adeguato o la si utilizza in modo disfunzionale, questa risorsa possa trasformarsi in fonte di sofferenza per sé o per gli altri.

Cos'è e a cosa serve l'empatia

L’empatia può essere definita come la capacità di mettersi nei panni delle altre persone, di assumere il loro punto di vista e comprenderne il vissuto. Non rappresenta quindi la compassione per gli altri, né la giustificazione o l’accordo rispetto alle loro opinioni o a ciò che provano, ma la possibilità di connettersi con essi indipendentemente dalle nostre opinioni.

Questa capacità, è mediata da alcune funzioni cognitive che possono essere più o meno sviluppate, quali la Teoria della Mente, le capacità dei Neuroni Specchio, e le funzioni Autoriflessive e di Introspezione. Lo sviluppo di queste componenti è legato a fattori genetici, all’ambiente di crescita e alla presenza di traumi fisici o psicologici.

Quando queste funzioni permettono lo sviluppo di una buona capacità empatica, l’individuo è in grado di relazionarsi con persone che presentano vissuti, opinioni, sentimenti completamente diversi o molto lontani dai propri: può connettersi con gli altri per ottenere informazioni sulle loro intenzioni, ma anche per dare o ricevere aiuto e sostegno. Quindi non solo l'empatia è una componente chiave per entrare in relazione, ma lo è anche per sapersi muovere in modo sicuro in diversi contesti sociali e per poter rispondere ai bisogni propri e altrui in modo adeguato.

Quando l'empatia può essere causa di sofferenza o difficoltà relazionali

È chiara la centralità dell’empatia nel creare connessione con gli altri e affinché gli altri entrino in connessione con noi ed i nostri bisogni. Se però questa capacità non è sviluppata in modo adeguato, non si hanno gli strumenti per gestirla o la si utilizza in modo disfunzionale, si può assistere allo sviluppo di problemi e difficoltà sia per l’individuo stesso che per le persone che lo circondano. Tra le problematiche principali possiamo riscontrare:

  • La compromissione della comunicazione: se si fatica a percepire e comprendere le emozioni, i sentimenti ed i vissuti degli altri, diventa complicato comunicare in modo efficace; può infatti esserci una errata interpretazione dei segnali e delle emozioni che può avere come conseguenza conflitti e incomprensioni, ostacolando la creazione di relazioni significative.
  • Tensioni e difficoltà relazionali: il disfunzionale sviluppo o utilizzo dell’empatia può mettere a dura prova i legami tra gli individui; per esempio, l’incapacità di entrare in empatia con un partner o un amico può portare a sentimenti di abbandono o isolamento. L’accumularsi di difficoltà di connessione emotiva con l’altro può contribuire alla rottura delle relazioni, poiché ci si sente incompresi e non supportati.
  • Disconnessione sociale: se si guarda ad un livello sociale più ampio, se l’empatia non è funzionale può contribuire alla disconnessione sociale. Quando gli individui faticano a entrare in empatia con le esperienze degli altri, diventa difficile coltivare un senso di comunità e di comprensione condivisa all’interno dei contesti sociali in cui si è inseriti, come la scuola, il gruppo di amicizie o il luogo di lavoro.
  • Sovraccarico emotivo: se non si è in grado di porre adeguati confini nell’utilizzo della propria empatia, può esserci un forte impatto sul benessere emotivo. Inoltre gli individui che trovano difficile entrare in empatia con gli altri possono sperimentare livelli elevati di stress, ansia e sentimenti di isolamento, con il conseguente senso di solitudine che impatta negativamente sulla salute mentale.

Come sviluppare una capacità empatica sana e funzionale

Come abbiamo visto, molti fattori incidono sullo sviluppo di una buona capacità empatica.

Nei casi in cui l’empatia risulti fortemente compromessa, è necessario senza dubbio un supporto specialistico da parte dei professionisti della salute mentale.

Si possono però praticare alcune strategie per poterci lavorare individualmente, quali:

  • Allena l’ascolto attivo prestando maggior attenzione agli altri, per comprenderne meglio prospettive ed emozioni. Questo tipo di ascolto implica l’attenzione non sono alle parole ma anche ai segnali non verbali, come il linguaggio del corpo e il tono della voce.
  • Esercitati ad assumere prospettive diverse, ad esempio attraverso conversazioni con persone provenienti da contesti diversi e cercando intenzionalmente punti di vista alternative, tendendo da parte il giudizio.
  • Coltiva la curiosità e l’apertura verso le esperienze degli altri attraverso domande aperte e un genuino interesse per ciò che fanno per comprenderne emozioni e motivazioni. La curiosità favorisce un ambiente in cui le persone si sentono viste e ascoltate, senza pregiudizi e stereotipi.
  • Sviluppa l'intelligenza emotiva: cioè la capacità di riconoscere e gestire le proprie emozioni e quelle
    degli altri, nonché l’autoriflessione e la consapevolezza di sé.
  • Pratica la comunicazione empatica attraverso affermazioni come "Capisco come ti senti" o "Sento quello che dici" evitando giudizi e critiche personali.

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