Egitto, l'esercito fa irruzione nell'università del Cairo dove si nascondono gli ultimi studenti sostenitori dei Fratelli Musulmani, il partito islamico del presidente Mohammed Morsi che è stato recentemente deposto e messo al bando, dichiarato organizzazione terroristica. In Egitto si è recentemente tenuto un referendum, che è stato votato dalla stragrande maggioranza degli egiziani, e che cambia ancora una volta l'aspetto del paese.
COSA E' SUCCESSO - Dopo la primavera Araba del 2011 in cui gli egiziani affollavano Piazza Tahrir per chiedere libertà e democrazia, e la cacciata dell'autocrate Hosni Mubarak, le elezioni hanno visto il pieno affermarsi delle forze islamiche dei fratelli mussulmani guidati da Mohammed Morsi. Tuttavia, il suo governo ha molto deluso gli egiziani e sopratutto il presidente è diventato estremamente impopolare quando ha tentato di auto-attribuirsi poteri quasi assoluti. Il 3 luglio del 2013 Mohammed Morsi è stato deposto dai militari guidati da Abdel Fattah al-Sisi, che ha dunque ratificato un vero e proprio colpo di Stato.
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IL REFERENDUM - Da quel momento negli ultimi mesi sono andati avanti gli scontri di piazza fra le fazioni fedeli al deposto presidente e quelli, divenuti sempre più maggioranza, favorevoli al potere dei militari. Al-Sisi, prima di prendere ufficialmente il potere, ha chiesto che il paese approvasse una nuova costituzione; il referendum si è svolto proprio ieri, e il risultato sarebbe un plebiscito per la giunta militare. Così, l'esercito si è mosso per stanare le ultime sacche di consenso ai Fratelli Musulmani, che si nasconde proprio nelle università del paese: così, le forze armate hanno fatto irruzione nell'Ateneo del Cairo.
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NON E' FINITA - "Decine gli arresti e gli studenti che sostengono il deposto Presidente Mohammed Morsi parlano di almeno un morto e decine di feriti", scrive Euronews: "Abbiamo sequestrato diverse bottiglie di kerosene che erano nella disponibilità degli studenti esponenti dei Fratelli musulmani che sono stati arrestati. Poi c’erano molotov, cartelli con il simbolo della mano a 4 dita, maschere antigas, passamontagna e alcuni strumenti di offesa. Ora la situazione nell’Universtià è sotto controllo", dice la polizia, ma i fratelli Musulmani non sembrano disposti ad arrendersi e ci si aspetta un'escalation di violenza nei prossimi giorni.