Effetti della corrente elettrica sul corpo umano
Quali sono gli effetti della corrente elettrica sul corpo umano? Tetanizzazione dei muscoli, arresto della respirazione, fibrillazione ventricolare, ustioni epidermiche
EFFETTI DELLA CORRENTE ELETTRICA SUL CORPO UMANO
Il corpo umano, sottoposto ad una differenza di potenziale, viene attraversato da una corrente che può provocare vari effetti fisiopatologici:
- Tetanizzazione dei muscoli;
- Difficoltà e arresto della respirazione;
- Fibrillazione ventricolare;
- Ustioni epidermiche.
La tetanizzazione consiste nella contrazione involontaria dei muscoli percorsi dalla corrente di origine esterna. L’immobilizzazione dell’arto, impedendo il distacco dell’infortunato dalla parte sotto tensione, protrae il tempo di contatto rendendo più probabile l’arresto respiratorio e la fibrillazione cardiaca. L’effetto metanizzante coinvolge anche i muscoli polmonari impedendo all’infortunato di respirare. Aumentando il tempo di contatto, cresce la possibilità che si producano lesioni gravi ed irreversibili in seguito al mancato apporto di ossigeno al cervello.
SOGLIA DI RILASCIO
Si definisce soglia di rilascio il massimo valore di corrente per il quale una persona riesce ancora a staccarsi volontariamente dalla parte sotto tensione.
Nel caso della corrente alternata a frequenza 50-60Hz, la soglia di rilascio convenzionale è di 10mA. Da numerosi studi risulta che la quasi totalità delle persone riesce a staccarsi autonomamente dalle parti sotto tensione con correnti non superiori a 10mA.
Spesso la corrente di 10mA è assunta, oltre che come soglia di rilascio, anche come soglia di pericolosità della corrente elettrica alternata a frequenza 50-60Hz. Indipendentemente dal tempo di contatto, le correnti inferiori o uguali a 10mA non sono pericolose.
Occorre rilevare che per il paziente in sala chirurgica la soglia di pericolosità della corrente elettrica è 1000 volte inferiore a quella riferita a una persona in condizioni ordinarie.
SOGLIA DI PERICOLOSITÀ DELLA CORRENTE
Soglia di pericolosità della corrente :
- 10mA, per le persone in condizioni ordinarie;
- 0,01mA, per il paziente in sala chirurgica
La fibrillazione cardiaca consiste in uno sconvolgimento dei potenziali elettrici che sovrintendono al funzionamento del cuore. Le contrazioni scoordinate e irregolari impediscono il flusso di sangue e subentra rapidamente la morte.
La fibrillazione è un processo irreversibile, nel senso che continua anche a cessare della causa l’ha innescata, e la morte può essere evitata solamente attuando tempestivamente la defibrillazione mediante un apposito apparecchio (defibrillatore). La fibrillazione cardiaca è causa frequente di morte anche nei casi in cui l’infortunato viene staccato tempestivamente dalla parte sotto tensione, sia perché il processo si mantiene anche al cessare della causa che lo ha innescato, sia perché le unità di soccorso dotate di defibrillatore arrivano quando ormai la mancanza di ossigeno al cervello ha provocato lesioni irreversibili.
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