Eduardo De Filippo: storia e commedie dell’erede del teatro di Scarpetta
Eduardo De Filippo, insieme ai fratelli, è l'erede del teatro di Eduardo Scarpetta: vita, storia e opere del noto attore, regista, scrittore e sceneggiatore
Indice
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Eduardo De Filippo: storia e commedie dell’erede del teatro di Scarpetta
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I figli di Eduardo Scarpetta, il re del teatro napoletano
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L'eredità di Eduardo Scarpetta
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La Compagnia del Teatro Umoristico De Filippo
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Il capolavoro
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La fine della storia
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Le migliori commedie di Eduardo De Filippo, a 123 anni dalla sua nascita
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Altri contenuti utili
Eduardo De Filippo: storia e commedie dell’erede del teatro di Scarpetta
Eduardo De Filippo è noto per essere stato il grande erede e figlio d’arte dell’attore Eduardo Scarpetta. Attore, regista, scrittore, sceneggiatore italiano del Novecento, nel 1952 riceve il premio come miglior sceneggiatura al Nastri d'Argento per il film “Due soldi di speranza”.
Andare alle radici della Nuova Risata Napoletana, quella nata agli inizi del Novecento, che ha influenzato e continua a influenzare tutti gli attori e autori italiani, significa anche rispolverare la storia dei tre fratelli De Filippo: Eduardo, Peppino e Titina.
Nati da una relazione tra Luisa De Filippo, sarta teatrale, e Eduardo Scarpetta, che era già sposato con una zia di Luisa, Rosa De Filippo, e con cui ebbe tre figli.
I tre fratelli De Filippo sono stati dei veri e grandi attori, eredi del noto attore e commediografo Eduardo Scarpetta, capostipite di una famiglia artistica e teatrale unica. I figli furono altrettanto talentuosi attori, ma anche poeti, pittori, direttori di compagnia, scrittori. Seppero gestire al meglio il loro patrimonio, quell’eredità artistica e materiale lasciata loro dal padre.
I tre fratelli furono molto affiatati fino a un certo punto, dei grandi artisti di talento a 360 gradi, in grado di sbancare i botteghini con il loro tanto amato Teatro Umoristico.
I figli di Eduardo Scarpetta, il re del teatro napoletano
La prima figlia nata dalla relazione con Luisa De Filippo fu Titina, diminutivo di Annunziata, nata il 27 marzo 1898. Venne poi Eduardo, il 24 maggio 1900, e infine Peppino, nato il 24 agosto 1903.
Una famiglia particolare e difficile, come lo stesso Peppino aveva definito. Fu proprio lui, il terzo figlio, a fare il grande annuncio al mondo, quando lui e i fratelli erano già famosi. Nel 1972 disse per la prima volta che i De Filippo erano figli naturali di Eduardo Scarpetta. Notizia che tra giornalisti e attori era risaputa, ma che nessuno aveva mai osato divulgare.
I tre De Filippo erano quindi figli d’arte, la seconda famiglia di Eduardo Scarpetta, da sempre conosciuta e riconosciuta nella Napoli teatrale, nonostante gli innumerevoli pettegolezzi. La madre dei De Filippo, Luisa, faceva la sarta nella compagnia di Eduardo Scarpetta. Così nacque la loro relazione “segreta”.
I tre fratelli vissero a Napoli, in un vicolo del quartiere Chiaia, anche se nei primi 5 anni di vita Peppino fu diviso da Eduardo e Titina, cresciuto da una donna a Caivano, un comune vicino. Dalla loro infanzia e poi adolescenza a Napoli, vennero man mano introdotti nel mondo artistico da parte di Eduardo Scarpetta, che all’epoca era “lo zio”. Iniziarono tutti nella stessa commedia: “Miseria e Nobiltà”. Commedia italiana in tre atti scritta in napoletano da Eduardo Scarpetta nel 1887, della quale il figlio Eduardo De Filippo ripropose una seconda versione nel 1953, che due anni dopo fu registrata per la televisione.
Eduardo Scarpetta morì il 29 novembre 1925, a causa di una gravissima trombosi cerebrale che lo colpì una settimana prima, poi aggravata da una polmonite che gli fu fatale.
L'eredità di Eduardo Scarpetta
Donna Luisa e i tre figli furono sempre mantenuti da Eduardo Scarpetta, finché fu in vita.
Ma alla sua morte - nel testamento - Scarpetta lasciò solo un vitalizio di 200 lire mensili alla donna, insieme al mobilio della casa, e nulla ai figli non riconosciuti.
La Compagnia del Teatro Umoristico De Filippo
I tre fratelli De Filippo avevano spiccate qualità artistiche sin da piccoli, che svilupparono poi con il passare degli anni. Dopo la gavetta all'ombra del padre prima e poi del figlio ed erede Vincenzo Scarpetta, i De Filippo cominciarono a farsi conoscere e apprezzare come autori e non solo come interpreti.
E fu così che prese vita il Teatro Umoristico di Eduardo De Filippo, con Titina e Peppino, nel 1931. I ruoli vedevano Eduardo direttore artistico, Peppino amministratore, Titina prima attrice.
Non fu facile emergere, anzi, ai tre fratelli costò parecchia fatica. Ma arrivò il grande successo anche loro a Napoli. Eduardo non si firmava ancora come autore, usava lo pseudonimo Molise. Il loro teatro conquistò prima il capoluogo campano e poi tutta l’Italia, in un paio d’anni. L’ascesa fu rapida.
Purtroppo però qualche anno dopo, nel 1942, Eduardo litigò furiosamente con il fratello Peppino, e i due decisero di dividersi per sempre.
Il capolavoro
Tra i più grandi e conosciuti capolavori del teatro italiano del Novecento c’è “Filumena Marturano”, opera scritta da Eduardo De Filippo, che aveva pensato immediatamente a Titina come protagonista. Debuttò nel 1946, ma Eduardo non fu immediatamente soddisfatto, per questo rimise in prova il testo, cosa che non succedeva praticamente mai. In realtà, non gli piaceva l’interpretazione della sorella. Finalmente però nel gennaio del 1947 Titina riuscì a soddisfarlo e trionfò come protagonista dell’opera al Teatro Eliseo di Roma: un successo senza pari.
La fine della storia
Nel 1963, Titina De Filippo, gravemente malata di cuore, morì a 65 anni. Peppino De Filippo invece fu colpito da una patologia al fegato, che non gli lasciò scampo: l’uomo morì il 26 gennaio 1980. Qualche mese prima, dopo ben 40 anni dal loro litigio, Peppino ed Eduardo si erano rivisti a Napoli.
Eduardo De Filippo morì invece il 31 ottobre del 1984, all’età di 84 anni. Solo poco più di un mese prima, il 15 settembre, al teatro greco di Taormina, in Sicilia, fece un intervento che viene ancora ricordato e ritenuto una sorta di testamento morale del commediografo italiano. L’attore spiegò il senso e l’importanza del suo lavoro, raccontò della sua vita da uomo di teatro, e presentò anche il suo erede, Luca De Filippo, figlio e attore nato nel 1948 e morto nel 2015.
Negli anni sono stati prodotti diversi film che raccontano la vita della famiglia Scarpetta e dei tre fratelli De Filippo. Per citarne alcuni ricordiamo “Qui rido io” di Mario Martone, uscito nel 2021 per raccontare le straordinarie imprese di Eduardo Scarpetta e dei suoi figli. Noto al pubblico anche “I fratelli De Filippo” di Sergio Rubini, sempre del 2021, che racconta la storia dei tre fratelli - Titina, Eduardo e Peppino - nella prima parte della loro vita, fino ai 30 anni.
Sono stati realizzati poi diversi documentari, soprattutto sulla vita di Eduardo.
Le migliori commedie di Eduardo De Filippo, a 123 anni dalla sua nascita
Tra le opere più note e ricordate del famoso attore, ci sono:
- Filumena Marturano del 1946;
- Bene mio core mio del 1955;
- Quei figuri di tanti anni fa del 1956;
- La fortuna con la F maiuscola del 1959;
- Napoli milionaria! del 1962;
- Questi fantasmi del 1962;
- Ditegli sempre di sì del 1962;
- Natale in casa Cupiello del 1962;
- Mia famiglia del 1964;
- La paura numero uno del 1964;
- La grande magia del 1964;
- Non ti pago! del 1964;
- Il sindaco del Rione Sanità del 1964;
- Uomo e galantuomo del 1975;
- Lu curaggio de nu pumpiero napulitano del 1975;
- Le voci di dentro del 1978;
- Il cilindro del 1978;
- L’arte della commedia del 1978;
- Gennariello del 1978;
- Il berretto a sonagli del 1981.
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