Eco-ansia: cos'è e perché colpisce i più giovani

Cos'è l' eco-ansia? Si tratta di una forma di malessere emotivo legato alle forti preoccupazioni per i cambiamenti climatici ed i futuri cambiamenti del pianeta.

Eco-ansia: cos'è e perché colpisce i più giovani
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Cos'è e quali conseguenze ha l'eco-ansia?

come gestire l'eco-ansia
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Negli ultimi anni, a fronte degli importanti cambiamenti climatici e dei disastri naturali a cui stiamo assistendo, si sta facendo strada un malessere emotivo e psicologico che è stato definito con il termine eco-ansia. Questo fenomeno è quindi caratterizzato da stati di ansia e preoccupazione connessi alla percezione di un’inesorabile perdita delle condizioni geologiche e climatiche necessarie alla sopravvivenza sul Pianeta e al benessere psico-fisico. Queste preoccupazioni possono quindi portare a importanti conseguenze sulla salute del singolo, soprattutto se vissute con un forte senso di impotenza. Tra le conseguenze infatti è stata riscontrata l’insorgenza di Disturbi d’Ansia e Disturbi dell’Umore, Abuso di Sostanze, pensieri e tentativi suicidari, Disturbo Post Traumatico da Stress ma anche isolamento e abbandono delle attività lavorative, scolastiche e ricreative sulla base della perdita di speranza.

Come si manifesta l'eco-ansia

Le modalità di manifestazione dell’eco-ansia ed i suoi sintomi possono essere variabili a seconda dell’intensità, del contesto e dell’età. Tendenzialmente, infatti, i giovani adulti sono la popolazione colpita da questo fenomeno. Le motivazioni sono facilmente intuibili: la prima età adulta è un momento di grande investimento per il futuro, si studia, si progetta, si fanno le prime esperienze lavorative; se viene a mancare la visione di un obiettivo a lungo termine, messo in crisi dai continui cambiamenti geo-climatici, viene a mancare la speranza e la motivazione per mettersi in gioco. Parallelamente perciò si assiste ad un aumento di malessere e di sintomi; tra questi possiamo individuare alcuni campanelli d’allarme maggiormente diffusi:

  • Attacchi di panico e/o irritabilità soprattutto quando si assiste a notizie o a discussioni su tematiche ambientali;
  • Forte stress legato soprattutto alle situazioni che implicano la presa di decisioni a lungo termine;
  • Solastalgia, che implica un generale stato di stress, ansia, umore depresso e aggressività;
  • Difficoltà a godere delle situazioni piacevoli, dei momenti di condivisione e dei traguardi;
  • Difficoltà di concentrazione e impegno nello studio e nel lavoro;
  • Forte pessimismo, mancanza di speranza e di motivazione rispetto a progetti a lungo termine e al futuro in generale;

Come gestire l'eco-ansia

Così come per ogni manifestazione d’ansia, esistono delle strategie per gestire l’eco-ansia nel quotidiano, ma è sempre importante sapere riconoscere quando sia necessario richiedere un supporto psicologico professionale. In questo caso specifico, inoltre, è bene intervenire sia rispetto alla gestione dei sintomi specifici, sia attuando comportamenti pro-attivi al fine di diminuire il senso di impotenza e sfiducia. Alcune strategie utili possono essere:

  • Praticare la mindfulness per gestire gli stati d'ansia e stress, diminuire l'aggressività e aumentare le capacità di accettazione
  • Praticare esercizi di respirazione e di grounding per gestire attacchi di panico e ondate emotive
  • Praticare attività fisica all’aperto e, in generale, ritagliarsi dei momenti per stare in contatto con la natura
  • Partecipare a gruppi, virtuali o reali, di condivisione e supporto sull'ansia ambientale
  • Sostenere la divulgazione in merito ai cambiamenti climatici e alle buone pratiche consigliate per aumentare la consapevolezza
  • Partecipare ad iniziative ecologiche e mettere in atto quotidianamente piccole azioni a sostegno della causa ambientale per diminuire il senso di impotenza
  • Informarsi sulle modalità sostenibili per ridurre il personale impatto ambientale da adottare nella vita quotidiana per aumentare la motivazione e la speranza

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