Documenti di circolazione e guida: quali sono, dove tenerli

Non è possibile guidare senza questi documenti, obbligatori in macchina o in moto. Ecco quelli facoltativi

Documenti di circolazione e guida: quali sono, dove tenerli
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Documenti di circolazione e guida: quali sono, dove tenerli

Documenti obbligatori in auto e moto
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Ci sono dei documenti obbligatori da avere in macchina o in moto, ed è importante controllare d’averli con sé prima di partire. Si rischiano infatti delle pesanti sanzioni. Di seguito un’analisi di tutto ciò che non dovrebbe mai mancare, e in aggiunta le possibili conseguenze. Scopriamo inoltre quali documenti è fondamentale avere in ordine ma non necessariamente con sé al momento della guida.

Documenti di circolazione, quali sono

È impensabile mettere in moto qualsiasi veicolo senza avere con sé la propria patente di guida, come evidenzia l’Articolo 180 del Codice della Strada. Quest’ultimo obbliga tutti i cittadini a essere sempre in possesso anche del libretto di circolazione e del certificato di assicurazione, quando alla guida.

In caso contrario, si rischia una multa che va da un minimo di 41 euro a un massimo di 168 euro. L’assenza di uno o più documenti elencati, in caso di controllo da parte delle Forze dell’Ordine, non si traduce unicamente in una sanzione amministrativa.

Il soggetto è infatti chiamato a presentarsi obbligatoriamente presso l’ufficio indicato dall’agente accertatore, entro una precisa data indicata, dando così prova d’essere effettivamente in possesso dei certificati necessari.

Qualora ciò non avvenisse, scatteranno ulteriori sanzioni. Ciò vuol dire multa che va da un minimo di 419 euro a un massimo di 1682 euro. È però necessario sottolineare come da alcuni anni sia decaduto l’obbligo di esporre il tagliando assicurativo RCA sul parabrezza. È però importante averlo con sé in caso di incidente e conseguente constatazione amichevole. Per quanto riguarda i controlli delle Forze dell’Ordine, invece, qualora dovesse essere richiesto (nella maggior parte dei casi libretto di circolazione e patente bastano, ndr), potrebbe essere mostrato agli agenti in formato digitale.

Quali sono i documenti da avere in macchina

Abbiamo già sottolineato come sia obbligatorio avere sempre con sé patente, libretto di circolazione e certificato d’assicurazione quando si è alla guida di un qualsiasi mezzo a motore. Vi sono però anche altri documenti da avere in macchina, così da evitare multe in caso di controlli.

Pensiamo ad esempio al foglio rosa, in caso di guidatore in attesa di poter sostenere l’esame presso la Motorizzazione. Sebbene il tutto sia verificabile online, è altamente consigliato avere nel proprio veicolo la documentazione necessaria a comprovare l’avvenuta revisione.

In caso di veicoli di prova, occorre avere con sé la specifica autorizzazione a circolare, mentre si richiede una licenza a parte qualora si utilizzi il mezzo per conto di terzi. In caso di trasporto di persone per servizio pubblico o locazione priva di conducente, sarà richiesta durante i controlli una copia autenticata della carta di circolazione. L’ultimo caso suggerito è quello dei conducenti con certificato di abilitazione professionale, per i quali occorre mostrare una carta di qualificazione e un certificato di idoneità.

Cosa accade, invece, quando il libretto di circolazione o la patente sono andati persi o rubati.

È possibile continuare a guidare? Una condizione del genere va subito denunciata presso qualunque organo di Polizia, che provvederà a fornire al guidatore un permesso provvisorio sostitutivo.

Quali documenti non è obbligatorio avere in macchina

Un guidatore esperto e previdente si adopera per evitare situazioni complicate. Ciò è importante soprattutto in termini di rispetto delle regole del Codice della Strada, ma anche per quanto concerne la documentazione da avere nel proprio cruscotto.

Abbiamo già parlato di tutto ciò che è obbligatorio avere sempre con sé quando si è alla guida. Vi è però una serie di documenti facoltativi, per così dire, anche se la loro presenza nell’apposito vano è altamente consigliata.

Avere con sé la completa documentazione della propria auto non è di certo un gran fastidio. I fogli in questione possono agevolmente rientrare all’interno di un apposito contenitore in plastica. Un ingombro minimo nel cruscotto e qualcosa di cui è possibile dimenticarsi fino a quando non sarà necessario farne uso.

A fronte di un disturbo così ridotto, il vantaggio può essere considerevole. Pensiamo all’attestato di pagamento del bollo. Esporlo non è obbligatorio dal lontano 1998 e le Forze dell’Ordine possono verificare l’avvenuto pagamento digitalmente. Cosa accade, però, in caso di disguidi tecnologici? La Regione può richiedere la verifica del pagamento per tre anni, e in questo periodo si è tenuti a custodirne la ricevuta. Lasciarla in auto, insieme agli altri certificati, potrebbe essere una scelta saggia.

Discorso simile per il certificato di proprietà, che viene rilasciato dal PRA, divenuto digitale dal 2015, da poter stampare e tenere sempre con sé nel proprio mezzo di trasporto. Abbiamo citato però dei casi che raramente potrebbero verificarsi, mentre l’ultimo esempio è da considerare decisamente con attenzione.

Parliamo dell’utilità d’avere in auto il modulo CAI per la constatazione amichevole. Si tratta di un ben noto modulo dal colore blu, che viene generalmente fornito dalla propria compagnia assicurativa, al fine d’essere pronti in caso di accordo tra le parti subito dopo un incidente, generalmente di minore entità.

Un documento valido al 100% come denuncia di un eventuale sinistro. È facile capire come possa essere favorevole al guidatore avere sempre a portata di mano questi preziosi fogli, riportando di comune accordo la dinamica dell’incidente e, di conseguenza, risparmiando tempo e fatica in seguito, nel confronto con la propria assicurazione.

Per la descrizione della dinamica si può scrivere e aggiungere un disegno, al fine di indicare graficamente le parti del veicolo danneggiate e quanto accaduto nel dettaglio. A ciò si aggiungono dati come luogo e data del sinistro, informazioni anagrafiche dei conducenti e dei rispettivi contratti RCA, da inviare alle rispettive compagnie assicuratrici. A ciò si aggiungono eventuali dichiarazioni di testimoni presenti sul posto, passeggeri, passanti o altri guidatori. Un grande vantaggio avere con sé questi quattro fogli in carta carbone, divisi poi tra i due conducenti coinvolti.

Per chi proprio non volesse questo “peso” nel proprio cruscotto, potrà avvalersi della versione digitale, sfruttando l’app Assisto, disponibile per Android e iPhone. In questo modo sarà possibile completare tutte le fasi della constatazione amichevole senza usare carta e penna. Tutto avviene sul proprio smartphone o tablet, il che rende anche più semplice la condivisione dei dati alla propria compagnia assicurativa.

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