La disoccupazione giovanile non è mai stata così alta: certamente dal 1977 ad oggi siamo al livello record. E' quanto afferma l'Istat nel suo bollettino periodico relativo a novembre 2013: dai dati risulta che la disoccupazione giovanile è in crescita, rispetto ad ottobre dello stesso anno, e anche rispetto al dato dell'anno precedente: più 4%, un aumento dunque sostenuto.
SERIE STORICHE - Scrive l'Istat che "i giovani disoccupati sono 659 mila con un aumento di 23 mila unità rispetto a novembre 2012"; questo significa che il 41% dei giovani che cercano lavoro non riescono a trovarlo. L'Istat avverte "che questo dato è al top dall'inizio delle serie storiche, ovvero dal 1977". Insomma, la disoccupazione giovanile è la più alta da quando l'Istat effettua le rilevazioni, e quindi ci sono dati a disposizione.
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GIOVANI INATTIVI - Attenzione, questo non vuol dire che il 41% dei giovani sono disoccupati: nella fascia fra i 15 e i 24 anni sono disoccupate 10 persone su 100. Il dato riportato dall'Istat è unicamente riferito ai giovani che cercano attivamente lavoro e che non riescono a trovarlo; un numero, comunque, significativo, il che si riflette sul dato di inattività dei giovani, ovvero dei ragazzi che smettono di cercare lavoro. "I giovani inattivi sono nel complesso quattro milioni 424 mila, in aumento dell'1,9% (+81 mila) rispetto a novembre 2012", scrive l'istituto di Statistica.