La discussione della terza prova 2018 all’orale di maturità
Di Marta Ferrucci.Se gli scritti non sono andati al top si può comunque recuperare all'orale parlando anche della terza prova 2018 e motivando gli errori
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LA TERZA PROVA 2018 ALL'ORALE DI MATURITA'

Anche il terzo scritto ha un peso nell’ orale della maturità. Nella griglia di valutazione del colloquio, infatti, esiste una parte sulla discussione delle prove scritte con tanto di punteggio a seconda dell’approccio del maturando ai diversi errori commessi:
- non riconosce l’errore
- riconosce l’errore
- corregge spontaneamente l’errore
Ovviamente, quanto maggiore è la consapevolezza degli errori commessi, tanto migliore è la valutazione che viene fatta del maturando e il punteggio che viene assegnato all’orale.
Per questo motivo, una volta finiti tutti gli scritti dell’esame di maturità, è imprescindibile rivedere quanto è stato fatto, individuando i possibili errori – soprattutto della seconda e della terza prova - motivandoli, spiegando qual è la soluzione corretta e quindi elaborando un discorso che, nel corso dell’ orale, consenta di illustrare alla commissione perché sono state scritte certe cose anziché altre, fatte certe scelte, elaborati determinati esercizi ecc…. Insomma, scritti alla mano, bisogna letteralmente tornare sugli scritti svolti e riparlarne come se si avesse un’altra possibilità.
Andranno valutati tutti gli errori commessi, ciò che è stato fatto e ciò che avrebbe dovuto esser fatto. Fatevi dare una mano da una persona più esperta, così da arrivare all’orale davvero preparati su tutte le questioni rimaste in sospeso degli scritti. Se prima e seconda prova non avranno più segreti per voi, all’orale andrete spediti! La possibilità di tornare sugli scritti è un’ottima opportunità perché vi consente di prevedere anche le domande dell’ orale: tra esposizione della tesina e mea culpa sugli scritti, non resterà molto tempo per altro.