Diritto penale
Obiettivi del processo penale
La legislazione penale individua fatti penalmente illeciti per i quali prescrive sanzioni applicate con il metodo giurisdizionale: la pena cioè viene applicata solo all'esito di un giudizio sull'accertamento del fatto commesso.
La notizia di reato
E' l'atto di inizio del procedimento; PM e polizia giudiziaria ricevono o apprendono per iniziativa privata che è avvenuto un fatto di reato.
La denuncia
La denuncia può provenire da un pubblico ufficiale o da un privato.
Il referto e la querela
Gli esercenti una professione sanitaria hanno l'obbligo di refertare.
Le indagini preliminari
Lo scopo delle indagini preliminari è previsto all'art.326, che prevede la partecipazione anche dei soggetti PM e polizia giudiziaria.
La testimonianza
La persona sentita fornisce informazioni utili per ricostruire il fatto storico.
Atti che avvengono in segreto
La regola delle indagini preliminari è la segretezza degli atti che vengono compiuti.
I soggetti privati: difensore e consulente tecnico
Anche il difensore e il consulente tecnico possono svolgere investigazioni penali; questa è una novità sorta con il nuovo codice penale che accoglie il principio dispositivo (art.180).
Intervista
Il contatto con il possibile testimone non prevede formalità precise; per il contatto invece con un soggetto che ha una posizione di coimputato o di coindagato si prevede il contatto con il difensore.
Incidente probatorio
Ha una funzione legata alla ripartizione in fasi del procedimento penale, le indagini preliminari che servono al PM per raccogliere gli elementi per verificare la fondatezza o meno della notizia di reato e il dibattimento per l'assunzione della prova.
Mezzi di ricerca della prova
Sono applicabili anche a fasi diverse dalle indagini preliminari.
Le intercettazioni di comunicazioni o conversazioni
È l'attività con cui si capta il contenuto di una comunicazione o conversazione segreta, purchè sia fatta da un soggetto che è nascosto e che non partecipa alla conversazione.
Procedimento e verbalizzazione delle intercettazioni
Procedimento dell'intercettazione: il PM chiede al giudice l'autorizzazione, che consente con decreto motivato.
Arresto in flagranza e fermo
L'Art.13 della Costituzione fissa i principi fondamentali in materia di inviolabilità della libertà personale; al II comma è prevista una riserva di legge e di giurisdizione nella limitazione della libertà personale, solo nei modi e nei casi previsti dalla legge e con atto motivato dell’autorità giudiziaria.
Avviso di conclusione delle indagini
In base all'Art.405, il PM decide se esercitare l’azione penale o richiedere l’archiviazione al termine delle indagini.
Le misure cautelari
Sono collocate nel libro IV del codice; si possono trovare in qualunque fase del procedimento penale, ma di solito avviene più spesso durante la fase delle indagini preliminari; possono comunque avvenire anche durante il dibattimento o l’appello.
Caratteristiche delle misure cautelari
Le misure cautelari devono essere caratterizzate dai seguenti elementi: - strumentalità, cioè servono ad un processo per consentire che si accerti il reato, che venga eseguita la sentenza e che non si aggravi il reato; questi pericoli sono tassativi, cioè predeterminati dal legislatore.
Tipologie di misure cautelari
Possono essere personali, quando incidono sulla persona, o reali, quando incidono su cose come beni mobili o immobili.
Criteri di scelta e procedimento delle misure cautelari
La scelta non è discrezionale, ma deve essere guidata dal legislatore; i criteri sono previsti all’art.275.
Differenze tra riesame ed appello
Si propongono dinanzi allo stesso giudice che ha emesso la misura.
Tipi di sequestro
Il sequestro conservativo e preventivo riguardano le misure cautelari su beni mobili o immobili.
Udienza preliminare
Il Pm chiede il rinvio a giudizio: la funzione è di effettuare un controllo di legittimità e di merito.
La formazione dei fascicoli
Quando la sentenza è di non luogo a procedere non si pone il problema della formazione dei fascicoli.
I principi del giusto processo
Con la riforma della legge 2/1999 dell’art.111 si pone fine al contenzioso tra legislatore e Corte costituzionale e si dettano vari principi, criticati per l’estremo dettaglio delle disposizioni e per l’espressione “giusto processo” ritenuta poco chiara.
Il giudizio abbreviato
Il meccanismo dialettico del contraddittorio è visto come il miglior metodo per l’accertamento dei fatti.
Il giudizio immediato e il giudizio direttissimo
Il giudizio immediato e il giudizio direttissimo sono due riti speciali che omettono l’udienza preliminare.
Il giudizio di primo grado
È la fase successiva all’udienza e si compone di 3 momenti: - atti preliminari al dibattimento; - dibattimento in senso stretto; - atti successivi al dibattimento.
Atti preliminari al dibattimento
Questa fase inizia quando la cancelleria della Procura dibattimentale riceve il fascicolo per il dibattimento e termina con la dichiarazione di apertura del dibattimento.
La testimonianza assistita
Prima di parlare della fase dibattimentale in senso stretto, bisogna esaminare un mezzo di prova che è la testimonianza assistita.
Apertura del dibattimento
C’è l’apertura del dibattimento, viene letta l’imputazione e poi il Presidente invita le parti a formulare le proprie richieste di prova, formulate in un ordine preciso che ricalca il principio dell’onere della prova e la presunzione di innocenza per cui deve essere l’accusa per prima a dimostrare la colpevolezza, poi ci sono i difensori di parte civile e per ultimo il difensore dell’imputato.
Istruzione dibattimentale: la fase centrale
Una volta ammesse le prove, viene definito tendenzialmente stabile l’oggetto della prova e si entra nella fase centrale dell’istruzione dibattimentale, suddivisa in porzioni o casi.
Eccezioni relative alle dichiarazioni precedenti al dibattimento
Ci sono eccezioni in cui si può utilizzare la precedente dichiarazione come prova del fatto in esso rappresentato durante il dibattimento ai fini della decisione.
Approfondimenti durante il dibattimento
Solo dopo l’esame e il controesame il Presidente può rivolgere delle domande per avere chiarimenti.
Discussione finale del dibattimento ed atti successivi
Dopo l’istruzione dibattimentale c’è la discussione finale, in cui le parti formulano le conclusioni.
Tipi di sentenze
Le sentenze possono essere di proscioglimento o di condanna.
Impugnazione
Viene giudicata da un giudice diverso da quello che ha emesso la sentenza impugnata.
Appello
Non è tutelato a livello costituzionale perché l’art.111 parla solo del ricorso per Cassazione; l’appello è garantito però nel Patto internazionale per i diritti civili e politici dove si prevede che il controllo in appello deve essere sia di legittimità che di merito e quindi garantisce un riesame completo da parte di un giudice diverso e collegiale rispetto a quello che va ad emettere la sentenza da impugnare.
Ricorso per Cassazione
Il giudice di appello ha cognizione limitata a quello che viene devoluto in impugnazione; però nell’ambito dei capi e dei punti può toccare sia il merito che la legittimità.
Il giudicato
Il giudicato è legato a due elementi fondamentali: l’irrevocabilità e l’esecutività della sentenza.
Suggerisci qui in basso nuovi argomenti per questa sezione!
Una volta cliccato su "scarica" i file si possono ascoltare cliccando su "aprilo con" oppure si possono salvare cliccando su "salva su disco"