La storia di Dino Campana e Sibilla Aleramo | Video
La storia di Dino Campana e Sibilla Aleramo, protagonisti di una storia d'amore che ha ispirato sia un romanzo che un film. Video con Emanuele Bosi
DINO CAMPANA E SIBILLA ALERAMO
Se ti dicessimo che due grandi autori italiani vissuti tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento hanno vissuto una storia d’amore travagliata da sembrare quasi un film, ci crederesti? Stiamo parlando di Sibilla Aleramo e Dino Campana, l’una scrittrice e l’altro poeta.
Quando diciamo che le vite di Sibilla Aleramo e Dino Campana sembrano quelle di un film, non stiamo andando troppo lontano dalla realtà. Pensa che dalla loro storia è stato tratto sia un romanzo – Questo viaggio Chiamavamo amore – che un film, Un viaggio chiamato amore. Entrambi prendono il nome da un carteggio tra i due autori di cui Sibilla Aleramo ha autorizzato la pubblicazione solo nel 1958.
Ma chi sono Dino Campana e Sibilla Aleramo?
L’opera più importante di Dino Campana è la raccolta di poesie Canti Orfici. Campana ha una formazione letteraria che spazia dai poeti decadenti francesi alle opere di Nietzsche, Carducci e D’Annunzio. La prima versione dei canti viene persa dal suo editore, così Campana la riscrive per intero, quasi a memoria. Una mente geniale, ma anche fragile: viene internato nel manicomio di Imola per la prima volta nel 1906, ma a quella ne seguiranno tante altre.
Sibilla Aleramo è conosciuta invece soprattutto per una famosissima opera: Una donna. È con questa che Rina Faccio, il suo vero nome, guadagna la fama. L’opera prende una posizione impensabile per l’epoca: la scrittrice rifiuta, con il suo romanzo, il ruolo tradizionale della donna, vista come figlia, moglie e madre, e ne rivendica la libertà e i diritti. Oggi parliamo di femminismo, che per l’epoca – prova ad immaginarlo! – era davvero un tema di rottura.
Mentre Campana acquisisce fama con le sue poesie sospese tra sogno e realtà, che hanno per tema l’oscurità, la prostituzione, le pianure ventose, Aleramo continua ad esprimere pubblicamente con le sue opere le sue posizioni progressiste, e ad interessarsi di politica anche sotto il fascismo. Mentre lui intrattiene relazioni per lo più con prostitute, lei vive una vita libera ma complicata: viene costretta ad abbandonare suo figlio a seguito di un matrimonio disastroso e vive la sua vita con numerosi amanti, fra artisti e intellettuali. Subisce critiche e giudizi durissimi da parte di una società ancora molto conservatrice.
Ma veniamo alla storia. I due si incontrano nel 1916: è lei a cercare Campana, dopo essere rimasta folgorata dalle sue poesie. Quando si conoscono, lui ha 31 anni, lei 40, e nel giro di soli tre giorni il loro diventa un amore passionale e violento. Lui soffre di disturbi mentali e manifesta una fortissima gelosia. Nel 1917 lei riesce a farlo visitare da un importante psichiatra, ma non lo rivede per molto tempo, nonostante cerchi di raggiungerlo con lettere e poesie. Non ricevendo risposta, si ritira ai piedi del Monte Rosa, e smette di scrivergli.
Sarà allora Campana a cercarla, prima scrivendole lettere deliranti dirette alla sua casa milanese, poi entrando fisicamente nella sua abitazione a Firenze.
L’ultima lettera è del 1918: non ne seguiranno altre, ma Campana resterà internato in un ospedale psichiatrico per 14 anni prima di morire. Aleramo, invece, resterà in vita fino al 1960, e renderà pubblico il loro carteggio solo due anni prima della morte.
Ti lasciamo consigliandoti una poesia: si chiama In un momento, ed è stata scritta da Dino Campana nel 1917. È una poesia bellissima, piena di ironia e leggerezza, simbolo di un amore fragile e appassionato.
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