Come difendere i propri diritti a scuola
Lo Statuto degli Studenti prevede degli Organi di Garanzia a vigilare sul rispetto dei nostri diritti. La vigilanza degli alunni è considerato un dovere per tutto il personale della scuola ed i tempi scolastici sono organizzati in modo da assicurare un ambiente privo di elementi che possano comportare pericolo di alcun genere. L’obbligo di vigilanza si estende, temporalmente, da quando l’alunno entra nella sfera di vigilanza della scuola fino al momento in cui torna a casa, e non è ovviamente circoscritto all’edificio scolastico in senso stretto, ma si estende a tutte le sue pertinenze, terminando con lo spazio pubblico circostante.
Al livello delle singole scuole è possibile far ricorso contro le sanzioni disciplinari, qualora le si ritengano sbagliate, entro 15 giorni dalla loro notifica, presso un Organo di Garanzia interno alla scuola e di cui faccia parte almeno uno studente. L’istituzione di quest’organo e la sua regolamentazione dipende dal Regolamento d’Istituto. L’Organo di Garanzia ha potere decisionale su tutte le controversie legate allo Statuto e alla sua Applicazione.
Nel caso il nostro ricorso interno alla scuola non ottenga nessun effetto si può presentare un esposto al Dirigente dell’Amministrazione Scolastica Periferica (il Provveditore), specificando i fatti avvenuti e se possibile allegano una lista di persone disposte a testimoniare e di copie di atti che si ritengono illegali.
Il Provveditore decide in via definitiva, accogliendo il parere vincolante dell’Organo di Garanzia Provinciale che è composto da due studenti designati dalla consulta provinciale, da tre docenti e da un genitore designati dal consiglio scolastico provinciale, e presieduto da una persona di elevate qualità morali e civili.
Per questioni particolarmente gravi di natura amministrativa o burocratica (un bocciatura, per esempio), l’unica possibilità valida di far rispettare i nostri diritti è intentare un ricorso al TAR (Tribunale Amministrativo Regionale). Un ricorso al TAR è un azione lunga e complessa, ma molto incisiva, avendo valore di sentenza legale, infatti equivale ad intentare una causa civile contro qualcuno ed ha per questo tempi, modi e costi di un normale processo giuridico.
Queste sono le possibilità che la normativa ci offre. Va però sempre ricordato che è meglio cercare di risolvere le controversie in via informale, parlando per esempio con docenti e preside. Qualora questo non dovesse funzionare non abbiate timore a far valere i vostri diritti, fate fioccare esposti e ricorsi.