Danae, Gustav Klimt: analisi e spiegazione | Video

Danae di Gustav Klimt nasce da un soggetto della mitologia greca, fonte prediletta del pittore negli anni d'esordio della Secessione. Il video

Danae, Gustav Klimt: analisi e spiegazione | Video
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DANAE, GUSTAV KLIMT: ANALISI E SPIEGAZIONE

Fonte: Video Interni

Secondo il mito greco, la bellissima Danae fu rinchiusa in una torre di bronzo dal padre Acrisio, re di Argo per tenere lontani i suoi corteggiatori. Secondo una profezia infatti, se questo non fosse avvenuto, Acrisio sarebbe stato ucciso dal nipote. Zeus però non si rassegnò, e penetrò nella torre sotto forma di nuvola. Per mezzo di una pioggia dorata, fecondò Danae. Da tale unione, nacque Perseo.

DANAE SIGNIFICATO

Questo è quel che racconta il mito, cui Gustav Klimt si ispira per dare vita alla sua Danae. Ma cosa rappresenta esattamente il quadro?

Gustav Klimt realizza questo dipinto raccontando l'episodio proprio come se si fosse svolto in un sogno: Danae viene colta mentre sta dormendo e la pioggia dorata la sta per fecondare. Viene rappresentata in un sonno profondo, con la bocca semiaperta, ma in realtà si può notare come quello sia esattamente il momento in cui sta per raggiungere l'estasi amorosa: questo lo deduciamo dalla mano, che mostra una lieve contrazione.

La pioggia dorata che usa Klimt è in realtà un espediente per narrare l'istintività della donna, che secondo il pittore è una delle prerogative del femminile, più vicino al mondo naturale. Questo si evince ancora di più dalla posizione in cui Klimt raffigura Danae, una posizione fetale, proprio come se la donna si trovasse in un utero materno.

GUSTAV KLIMT, STILE

Klimt realizza quest'opera sul finire del suo periodo d'oro. Per notarlo, basti mettere a confronto Danae con un'altra famosissima opera del pittore: Il Bacio. Rispetto a quell'opera, si ha un decorativismo meno spiccato, come meno spiccata è la bidimensionalità, a favore di una figurazione sempre maggiore.

Negli anni successivi Klimt entrerà in crisi, perché si renderà conto che il mondo non può più essere estetizzato come fatto finora nelle sue opere più decorative: qui entrerà in gioco il passaggio dell'artista all'espressionismo.

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