Disoccupazione, guida per sfuggire al panico

Scegliere percorsi di studio che formino professionisti di cui il mercato è carente, utilizzare i social network per cercare una nuova occupazione, qualificarsi sempre di più, cercare sbocchi oltre confine ed infine flessibilità, flessibilità e ancora flessibilità. Una ricetta per giovani e meno giovani alle prese con la paura della disoccupazione

Disoccupazione, guida per sfuggire al panico

DISOCCUPAZIONE, RECESSIONE E CRISI ECONOMICA - In Europa, ma non solo, cresce la paura di perdere il lavoro o di non trovarlo, di non vedere il proprio contratto rinnovato o il proprio stage trasformarsi in un primo rapporto di lavoro. Secondo un sondaggio dell'Ipsos Global Public Affairs condotto in 22 nazioni, la disoccupazione è la prima preoccupazione delle persone ormai in tutto il mondo. Chi sono gli individui più a rischio? Giovani laureati e persone con poca esperienza.

Orientamento - Lavoro e Stage

Secondo Bruxelles a novembre 2008 i disoccupati della zona Euro sono saliti al 7,8%. Con il loro 2,7 e 3,8 Olanda e Austria sono i paesi con i valori più bassi mentre il più alto è quello della Spagna con un 13,4%. In questo paese i disoccupati in un anno sono passati da 2 a 3 milioni.

FORMARSI IN DISCIPLINE IN CUI IL MERCATO E' CARENTE - Cercare di garantirsi un lavoro è qualcosa a cui si deve pensare sin dagli studi superiori. Secondo una ricerca compiuta da Unioncamere tra laureati e diplomati sono più di 130.000 i lavoratori che in Italia mancano all'appello del mercato del lavoro. Le professioni di cui c'è "siccità" sono infermiere, fisioterapista, assistente tecnico, sviluppatore software, farmacista.

Le lauree più richieste sono quelle ad indirizzo tecnico-scientifico ed in particolare ingegneria, chimica, fisica, agraria e farmacia sarebbero quelle di cui c'è grande carenza.

Mancano all'appello anche 88 mila diplomati; i più richiesti sono quelli degli indirizzi agrario, meccanico, tessile, elettronico, chimico ed informatico.

Negli U.S.A.quando si cerca lavoro si utilizza il web in modo sistematico ormai da parecchi anni.

In Italia non tutti si affidano a portali specializzati in offerta e richiesta di lavoro o a social network dedicati al mondo professionale. Sul web ci si può iscrivere ai siti specializzati in ricerca di lavoro (vedi la sezione Cliccalavoro...), ai siti delle società di lavoro interinale (Adecco, Randstad, Kelly Services, tra gli altri), si può accedere a network professionali (ad esempio Linkedin) per creare una rete di contatti utili alla ricerca di lavoro ed infine si può decidere di dare la massima visibilità al proprio curriculum, ad esempio acquistando un dominio con il proprio nome e facendone un blog professionale.

ESSERE FLESSIBILI - Sembrerà banale parlare di flessibilità in un momento come questo ma in realtà non è una cosa scontata. Molte persone restano avvinghiate a posizioni e ruoli indipendentemente dal fatto che via sia disponibilità di posti di lavori in quel settore, preferendo rimanere con le mani in mano piuttosto che fare qualcosa che "abbasserebbe" il proprio livello professionale.

In un momento di difficoltà adattarsi anche a lavori che non corrispondono alle mansioni svolte fino a questo momento è segno di duttilità e potrà essere anche apprezzato in futuro, quando si rientrerà nei propri binari lavorativi.

FORMAZIONE - Secondo gli esperti sarà il 2009 l'anno più difficile, mentre già nel 2010 dovrebbe potersi intravedere l'inizio della ripresa.Chi ha un lavoro dovrà tenerselo stretto ma chi purtroppo lo perderà, oltre ad impegnarsi per cercare una nuova occupazione potrà investire in se stesso attraverso corsi di formazione che ne qualifichino ulteriormente il profilo professionale.

In alcuni casi questi corsi sono gratuiti ed i bandi per candidarsi sono disponibili nei siti comunali, provinciali e delle regioni.

Lavorare all'estero: la Guida per partire subito

CERCARE LAVORO ALL'ESTERO - Il mercato del lavoro italiano, paragonato a quello di altri paesi europei, non è quello messo peggio attestandosi su un 6,7% a fronte, ad esempio, di una percentuale doppia della Spagna. Paesi come Olanda, Austria e Cipro però hanno valori molto più bassi di noi: 2.7%, 3.8% e 3.9% rispettivamente. Chi vive con la valigia sempre pronta e vuole approfittare di questa crisi per fare un'esperienza all'estero può avvalersi del data base dell'Eures, l'ente per la mobilità in Europa, in cui sono presenti migliaia di offerte di lavoro per tutte le qualifiche professionali in tutti i paesi europei.

INDENNITA' DI DISOCCUPAZIONE - Ad ammortizzare gli effetti negativi della mancanza di lavoro interviene l'indennità di disoccupazione erogata dall'Inps. L'indennità si distingue in ordinaria, ordinaria con requisiti ridotti e ordinaria per gli operatori agricoli a cui si aggiungono trattamenti speciali per questi ultimi e per l'edilizia.

Per usufruirne, dopo essersi iscritti nelle liste dei disoccupati presso il Centro per l'impiego, si può presentare la domanda di indennità di disoccupazione ordinaria agli uffici Inps più vicini al luogo di abitazione entro 68 giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro. Il modulo di domanda è disponibile presso gli uffici Inps e sul sito Inps, nella sezione “moduli”.

Approfondisci: Cos'è e come richiedere l'Indennità di disoccupazione

A partire dal 1° gennaio 2008 la durata dell’indennità di disoccupazione è salita da 7 a 8 mesi, che diventano 12 per coloro che hanno superato i cinquanta anni di età. Ai lavoratori sospesi spetta nel limite massimo di 65 giorni.

L’indennità di disoccupazione in pagamento dal 1° gennaio 2008, è pari al 60% della retribuzione lorda mensile per i primi 6 mesi, al 50% per il settimo e l’ottavo mese e al 40% per i mesi successivi. Ai lavoratori sospesi è pagata nella misura del 50% della retribuzione. L’importo massimo dell’indennità è di € 858,58 elevato a € 1.031,93 per i lavoratori che hanno una retribuzione mensile lorda superiore a € 1.857,48.

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