Covid-19, senza rigore a Natale non potremo riaprire le scuole
Covid-19, un picco dopo Natale impedirebbe alla scuola di riaprire: ecco perché è necessario mantenere il rigore
RIAPERTURA SCUOLE A GENNAIO
La riapertura delle scuole a gennaio è in forse? Il governo teme infatti la terza ondata, specie alla luce delle foto del primo weekend senza particolari restrizioni, con le vie dello shopping prese d'assalto e assembramenti ovunque. La curva dei contagi appare essersi rallentata ma i contagi non accennano a diminuire. A questo proposito si pensa anche a una linea ancora più dura durante le festività Natalizie e al vaglio ci sarebbero tre proposte.
RIENTRO IN CLASSE: IN FORSE LA RIAPERTURA?
Roberto Speranza, ministro della Salute, è per la linea dura “La mia posizione non cambia, è sempre stata cristallina, allentare le misure sarebbe un grave errore, bisogna chiudere, non aprire in questo momento. Merkel ha fatto bene decidendo il lockdown totale”. Intanto il 7 gennaio dovrebbero tornare in classe anche gli studenti delle scuole superiori - almeno al 75% - con un rientro graduale e orari differenziati.
TERZA ONDATA: IL RISCHIO
La terza ondata sembra praticamente all'orizzonte. Il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri, intervenuto ad Agorà su Rai 3 ha anticipato che bisogna mantenere il rigore: "il Natale festeggiato stesso Comune, porterà le famiglie a stare insieme e quindi è inevitabile che vi sarà una risalita dei contagi”. E ha aggiunto “Se sarà una risalita piccola sarà gestibile, ma un nuovo picco ci impedirà a gennaio di fare ciò che dobbiamo fare: riaprire le scuole, riaprire i ristoranti, consentire alle persone di andare a sciare, riprenderci la nostra vita”.
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