Cosa succede se lasci la scuola

Cosa succede se abbandoni la scuola alle elementari, alle medie o alle superiori: leggi che regolano l'obbligo scolastico e multe per le famiglie

Cosa succede se lasci la scuola
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Cosa succede se lasci la scuola

Cosa succede quando si abbandona la scuola?
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C'è un film del 1992, tratto da un best seller dell'epoca: si chiama Io speriamo che me la cavo. Una delle scene più famose è quella in cui il maestro - il protagonista del film - arrivando nella scuola elementare in cui lavora, trova la classe quasi completamente vuota. Esce quindi dalla scuola e va a prendere fisicamente i suoi alunni nelle botteghe in cui lavorano, per riportarli in classe.

Questa scena non è del tutto inverosimile: i dati sull'abbandono scolastico di questi giorni mostrano che la dispersione scolastica - soprattutto in certe zone del Paese - in Italia è ancora molto alta. Ma cosa dice la legge? Davvero si può abbandonare la scuola senza conseguenze per studenti e famiglie? E quali sono le alternative allo studio a scuola?

Obbligo scolastico: cosa dice la legge

Le leggi che regolano l'obbligo scolastico sono il Decreto Ministeriale 22 Agosto 2007, n. 139 e la Legge 27 dicembre 2006, n. 296. In entrambi i documenti si legge che l'obbligo scolastico deve proseguire per 10 anni e arrivare fino ai 16 anni di età. In altre parole, si deve obbligatoriamente andare a scuola almeno fino al secondo anno della scuola superiore.

Vediamo nel dettaglio cosa dicono le leggi: di seguito trovi i testi che ci interessano.

Decreto Ministeriale 22 Agosto 2007, n. 139, art. 1

Il testo della legge:

1. L’istruzione obbligatoria è impartita per almeno 10 anni e si realizza secondo le disposizioni indicate all’ articolo 1, comma 622, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, e, in prima attuazione, per gli anni scolastici 2007/08 e 2008/09 anche con riferimento ai percorsi sperimentali di istruzione e formazione professionale di cui al comma 624 del richiamato articolo.

2. L’adempimento dell’obbligo di istruzione è finalizzato al conseguimento di un titolo di studio di scuola secondaria superiore o di una qualifica professionale di durata almeno triennale entro il 18° anno di età, con il conseguimento dei quali si assolve il diritto/dovere di cui al decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 76.

3. L’obbligo di istruzione di cui al presente articolo decorre a partire dall’anno scolastico 2007/2008 per coloro che hanno conseguito il titolo di studio conclusivo del primo ciclo nell’anno scolastico 2006/2007.

4. Ai fini di cui al comma 1, sono fatte salve le particolari disposizioni previste per la Provincia di Bolzano dalla legge 27 dicembre 2006, n.296, articolo 1, comma 623.

Legge 27 dicembre 2006, n. 296, articolo 1, comma 622

Il testo della legge:

L'istruzione impartita per almeno dieci anni è obbligatoria ed è finalizzata a consentire il conseguimento di un titolo di studio di scuola secondaria superiore o di una qualifica professionale di durata almeno triennale entro il diciottesimo anno di età. L'età per l'accesso al lavoro è conseguentemente elevata da quindici a sedici anni. Resta fermo il regime di gratuità ai sensi degli articoli 28, comma 1, e 30, comma 2, secondo periodo, del decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226. L'adempimento dell'obbligo di istruzione deve consentire, una volta conseguito il titolo di studio conclusivo del primo ciclo, l'acquisizione dei saperi e delle competenze previste dai curricula relativi ai primi due anni degli istituti di istruzione secondaria superiore, sulla base di un apposito regolamento adottato dal Ministro della pubblica istruzione ai sensi dell'articolo 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n.

400. Nel rispetto degli obiettivi di apprendimento generali e specifici previsti dai predetti curricula, possono essere concordati tra il Ministero della pubblica istruzione e le singole regioni percorsi e progetti che, fatta salva l'autonomia delle istituzioni scolastiche, siano in grado di prevenire e contrastare la dispersione e di favorire il successo nell'assolvimento dell'obbligo di istruzione. Le strutture formative che concorrono alla realizzazione dei predetti percorsi e progetti devono essere inserite in un apposito elenco predisposto con decreto del Ministro della pubblica istruzione. Il predetto decreto è redatto sulla base di criteri predefiniti con decreto del Ministro della pubblica istruzione, sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano. Sono fatte salve le competenze delle regioni a statuto speciale e delle province autonome di Trento e di Bolzano, in conformità ai rispettivi statuti e alle relative norme di attuazione, nonche' alla legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3. L'innalzamento dell'obbligo di istruzione decorre dall'anno scolastico 2007/ 2008.

Cosa succede se un bambino non va a scuola alle elementari

Se un bambino non frequenta la scuola elementare, i genitori sono ritenuti responsabili e possono incorrere in sanzioni anche molto salate. Le multe per i genitori che non vigilano sulla frequenza del figlio possono arrivare a 30 euro (articolo 731 del codice penale). Altre fonti in rete parlano di 10.000 euro, ma non c'è alcun riferimento a normative in tal senso.

In ogni caso, in nessun modo si può obbligare il bambino a frequentare. In altre parole, se un bambino non va a scuola, le autorità non possono prelevarlo fisicamente dall'abitazione e portarlo in classe. Neppure gli assistenti sociali possono costringere un bambino che non voglia frequentare la scuola, a farlo.

La sanzione non viene messa in atto nel caso in cui i genitori provvedano al l'istruzione del figlio tramite homeschooling o educazione parentale, e se si verifica una delle seguenti condizioni:

  • Non ci sono scuole o insegnanti nei pressi dell'abitazione o le distanze sono eccessive;
  • Il bambino non è nelle giuste condizioni fisiche per frequentare la scuola;
  • Il bambino si rifiuta categoricamente di frequentare.

Cosa succede se non vai a scuola alle medie

Se lasci la scuola prima dei 16 anni, stai contravvenendo alla legge. Tuttavia, non esistono sanzioni penali per chi smette di frequentare le scuole medie, come spiega la sentenza della cassazione n. 4520/2017.

In altre parole, se lasci la scuola media non accade nulla nell'immediato, oltre - naturalmente - al mancato conseguimento del titolo di studio.

Cosa succede se lasci la scuola superiore

Come per l'abbandono alle medie, anche alle superiori non sono previste sanzioni, neppure se si lascia la scuola prima del 16 anni.

Nel caso in cui tu voglia abbandonare gli studi dopo i 16 anni, avrai invece la possibilità di ritirarti da scuola in modo ufficiale e - se lo vorrai - presentarti agli esami di Stato da privatista.

Ecco qui alcune guide che possono tornarti utili in questo caso:

  • Come ritirarsi da scuola: puoi farlo entro il 20 marzo presentando regolare domanda, sottoscritta da entrambi i genitori e contenente le cause che ti hanno portato a questa decisione.
  • Ammissione alla maturità: criteri e tempistiche per presentare la domanda di ammissione anche da candidato esterno

Obbligo formativo fino ai 18 anni: opportunità

L'obbligo formativo non coincide con l'obbligo scolastico.

Se hai raggiunto i 16 anni, hai lasciato la scuola ma hai completato l'obbligo scolastico, fino ai 18 anni potrai approfittarne per frequentare attività formative che il MIM mette a disposizione:

  • Frequenza del sistema della formazione professionale erogato da Regione e Provincia;
  • Percorso di apprendistato, finalizzato al conseguimento di una qualifica professionale e all'inserimento dei giovani nel mondo del lavoro;
  • Frequenza di un corso di istruzione presso un Centro Provinciale per l’istruzione degli adulti.

Approfondimenti

Ti lasciamo due consigli per valutare altre opportunità rispetto all'abbandono degli studi:

Altri dubbi? Leggi anche:

Orientamento scolastico: alcuni consigli

Se stai pensando di cambiare scuola, lasciarla del tutto, oppure orientarti nel mondo del lavoro dopo aver lasciato la scuola da giovane, puoi partire da questi testi per trovare qualche idea alternativa:

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