Quando il corpo racconta la sofferenza: cosa sono i disturbi psicosomatici?
Cosa sono i disturbi psicosomatici e come gestirli? La guida di psicologia per affrontare queste malattie e disfunzioni fisiche di origine psicologica
Indice
Disturbi psicosomatici: introduzione
I disturbi psicosomatici comprendono un’ampia gamma di malattie e disfunzioni fisiche di cui soffre una grande fetta della popolazione, ma la loro origine psicologica spesso li rende invisibili, generando effetti a cascata sull’organismo a causa della mancanza di cure adeguate.
Cosa sono i disturbi psicosomatici
L’etichetta dei disturbi psicosomatici racchiude una gamma ampissima di condizioni mediche in cui i fattori psicologici influiscono sul funzionamento organico e fisiologico del corpo generando sintomi fisici reali e tangibili. La loro derivazione psicologica però, rende spesso complessa la diagnosi e la comprensione delle cause generanti, aspetto che porta molto spesso ad una minimizzazione da parte del personale sanitario. Spesso infatti, chi soffre di disturbi psicosomatici deve affrontare numerose visite, controlli ed esami che spesso danno esiti negativi o che, comunque, non spiegano la sofferenza. La conseguenza è perciò la mancanza di interventi tempestivi ed adeguati, portando talvolta alla cronicizzazione del disturbo o ad una maggior gravità dei sintomi stessi.
L’esistenza dei disturbi psicosomatici è importante da conoscere, sia per migliorare i percorsi diagnostici, sia per la chiara connessione che evidenziano tra salute mentale e salute fisica, rendendo così sempre più necessaria una formazione più completa da parte del personale sanitario, nonché una maggior attenzione e cura alle malattie psicologiche.
I modi in cui le condizioni mentali agiscono sul corpo sono molteplici ma principalmente riguardano:
- le alterazioni di ormoni e neurotrasmettitori, come ad esempio il cortisolo
- l’impatto negativo sul sistema immunitario
- l’impatto sul sistema nervoso, con conseguenti infiammazioni o irrigidimenti muscolari
- l’impatto di uno stile di vita malsano a causa di carenza di attività fisica, errata condotta alimentare o uso di sostanze
Come riconoscere i disturbi psicosomatici
Quando si prova un dolore fisico, non è cosa facile distinguerne la natura e le cause, per questo motivo differenziare i disturbi medici organici da quelli psicosomatici rappresenta una sfida.
Esistono però alcuni indicatori che possono essere d’aiuto ad orientarci nella comprensione di questi malesseri, tra i quali:
- Sottoporsi ad esami medici diagnostici per escludere condizioni di origine organica
- Sottoporsi alla valutazione psicologica per l’individuazione dei criteri psicosomatici
- Osservare l’andamento dei sintomi e la presenza di correlazione con periodi ed eventi stressanti
- Osservare la propria storia per individuare dei pattern di reazione ad alcuni eventi di vita stressogeni
- La coincidenza temporale di sintomi svariati che coinvolgono diversi apparati e non hanno rilevanza medica
- La presenza di malattie psicologiche come disturbi d’ansia e depressione
- Una storia di frequenti e numerose visite mediche che non hanno prodotto esiti chiari
- La presenza di situazioni simili nella famiglia d’origine
- La variazione dei sintomi quando si è sottoposti a psicoterapia
- La variazione dei sintomi quando si è sottoposti a terapia farmacologica
Come gestire i disturbi psicosomatici
Come abbiamo visto, la presenza di disturbi psicosomatici spesso viene ignorata o sminuita dal sistema medico, generando comportamenti di evitamento di ulteriori approfondimenti per non sottoporsi a sguardi giudicanti. Ciò che è rilevante sapere è che il dolore esiste indipendentemente dalla sua origine e per questo motivo è necessario muoversi verso la sua gestione più adeguata per evitare ripercussioni sulla salute fisica e mentale e sullo svolgimento delle attività quotidiane.
Sottoporsi ad accertamenti medici e psicologici è per questo il primo passo sempre consigliato per affrontare i disturbi psicosomatici, ed in caso sottoporsi a cure mediche e ad una psicoterapia mirata ai sintomi somatici. L’approccio integrato rappresenta quindi la via preferenziale per gestire situazioni di questo tipo, ed è possibile affiancare ulteriori strategie quali:
- Modificare lo stile di vita per renderlo più adeguato ai bisogni fisici e psicologici, agendo prima di tutto sull’alimentazione, l’attività fisica ed il ciclo sonno-veglia
- Informarsi riguardo alle connessioni mente-corpo e su come la salute mentale influisce su quella fisica
- Apprendere strategie di gestione dello stress adeguate che permettano di regolare i livelli di cortisolo e i sintomi ad esso connessi
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