Cos’è l’interazione attiva, il metodo educativo della seconda prova di Scienze Umane
Per la seconda prova di maturità del liceo di Scienze Umane è stata scelta l'interazione attiva: di cosa si tratta
Cos’è l’interazione attiva della seconda prova di Scienze Umane?
L’interazione attiva è fra i temi proposti per la seconda prova di maturità per il liceo di Scienze Umane. I maturandi infatti devono affrontare questo argomento, facendo riferimento all’educazione attiva sulla base della scuola proposta da John Dewey e Maria Montessori.
L’interazione attiva nella seconda prova di maturità
La seconda prova di maturità del liceo di Scienze Umane ruota intorno all’interazione attiva nell’ambiente educativo. Si tratta di un approccio che mette al centro del processo d’apprendimento lo studente, coinvolgendolo in modo attivo, senza limitarsi a trasmettere le varie conoscenze in modo passivo.
Questo metodo didattico ha come obiettivo quello di promuovere un apprendimento di tipo esperienziale, attivo e partecipativo nel quale gli studenti possano sentirsi coinvolti in modo diretto nell’acquisizione e nella conseguente applicazione delle competenze e dei concetti.
Il metodo fa riferimento alle scuole proposte da John Dewey e Maria Montessori e si traduce in esercitazioni, discussioni guidate, attività pratiche, progetti di gruppo e tantissime altre forme di apprendimento interattivo che puntano a stimolare la partecipazione degli studenti e a favorire lo sviluppo delle competenze relazionali, pratiche e cognitive.
La didattica attiva dunque si basa su varia approcci pedagogici progettati al fine di coinvolgere lo studente nel processo d’apprendimento. Fra i metodi più usati possiamo citare il project-based learning, il problem-based learningk, il flipped classroom e il cooperative learning.