Corrispondenze di Baudelaire: testo, parafrasi e analisi
Corrispondenze: analisi del componimento Baudelaire, manifesto della poesia simbolista. Temi e stile
Indice
Corrispondenze di Baudelaire
Corrispondenze di Charles Baudelaire è uno dei testi più importanti del poeta francese ed è considerato il manifesto della poesia simbolista. Corrispondenze fa parte della prima sezione, “Spleen et ideal”, de I fiori del male. È un testo complesso ed importante per capire la poetica e la poesia del simbolismo. Il titolo Corrispondenze rimanda ad una realtà più profonda che si può conoscere attraverso i simboli che vediamo, che corrispondono a un qualcosa di non visibile, ossia all’essenza del mondo. Il linguaggio è giocato tutto sulle sinestesie, analogie ed enjambement. Baudelaire vuole raccontare le sensazioni olfattive (profumi e odori) vaghe ma palpabili. I colori hanno suggestionato molto l’immaginario di Baudelaire, ed è una caratteristica del poeta. Anche la musica ha un ruolo importante, non è solo un suono, ma serve per conoscere come la poesia. Il poetare viene assimilato ad una sorta di atto magico, ecco che il poeta è veggente: riesce ad andare al di là delle apparenze per cogliere la realtà.
Testo
La Natura è un tempio dove incerte parole
mormorano pilastri che son vivi,
una foresta di simboli che l’uomo
attraversa nel raggio dei loro sguardi familiari.
5 Come echi che a lungo e da lontano
tendono a un’unità profonda e buia
grande come le tenebre o la luce
i suoni rispondono ai colori, i colori ai profumi.
Profumi freschi come la pelle d’un bambino,
10 vellutati come l’oboe e verdi come i prati,
altri d’una corrotta, trionfante ricchezza
che tende a propagarsi senza fine – così
l’ambra e il muschio, l’incenso e il benzoino
a commentare le dolcezze estreme dello spirito e dei sensi.
Un manifesto del Simbolismo
Corrispondenze di Baudelaire può essere considerato il manifesto letterario del simbolismo a cui hanno guardato i poeti che sono venuti dopo. Il poeta tradizionale guardava agli uomini e alle cose, invece il nuovo poeta scopre che oltre il reale, attorno e dentro l’uomo, come attorno e dentro tutte le cose, aleggia un mondo invisibile che è impercettibile alla logica, alla scienza. È un mondo fatto di misteriosi richiami, di profonde risonanze psicologiche. Il poeta è colui che scopre che questi elementi a livello più profondo stabiliscono una fitta rete di relazioni, di legami. Per cui al di là delle cose che possono sembrare diverse, sotto c’è una profonda tessitura che rende il mondo una totalità. Ecco perché parla di corrispondenze tra i suoni, i colori e i profumi. Sono legami invisibili però voci di uno stesso linguaggio che svelano l’unità profonda di tutto l’universo.
Le sinestesie in Corrispondenze
Il compito del poeta è quello di penetrare in profondità nelle cose per cercare di cogliere gli accordi più segreti e gli stereotipi. E lo può fare attraverso la sinestesia che sarà lo strumento tecnico espressivo che permette di cogliere queste corrispondenze. Ad una sensazione olfattiva può corrispondere una componente tattica, acustica, visiva, profumi verdi come praterie e quindi la sinestesia ha la possibilità di trasformare i profumi in percezioni tattili, sonore, visive, unificando in un linguaggio comune i vari dati dei sensi.
Per Baudelaire l’opera compiuta è una sintesi perfetta di tutti gli elementi psichici, musicali, come una sinfonia.
Corrispondenze è una poesia-manifesto, in cui Baudelaire enuncia una determinata visione del mondo e delinea la funziona della poesie che ne consegue. Si tratta di una visione del reale di tipo mistico.
Le forme materiali della natura non sono che simboli di una realtà più profonda e autentica, che si colloca al di là delle cose. Una rete di legami misteriosi unisce tutte le realtà in un’unità occulta. Ma nella sua esperienza quotidiana l’uomo non riesce a cogliere questi legami, anche se i simboli gli suonano familiari perché corrispondono a qualche cosa che giace nel profondo di ognuno. Per decifrare questo linguaggio segreto occorre rinunciare alla visione razionale che si ferma alla superficie delle cose e abbandonarsi alle sensazioni che, nella loro essenza non razionale, mettono in comunicazione con il profondo.
Infatti, al di là delle apparenze, soggetto e oggetto non sono distinti, ma uniti in una unità profonda e tenebrosa. Per questo sono le sinestesie che possono cogliere i legami misteriosi che uniscono tutto il reale. La sinestesia è confusione di sensazioni, vale a dire che una sensazione può evocare effetti propri di altri sensi, come un profumo che può richiamare sensazioni tattili, uditive, visive. È implicito che è il poeta ad avere la facoltà di decifrare questi simboli occulti, grazie alla sua sensibilità privilegiata, alle sue prerogative di veggente. La poesia non si colloca più sul piano della comunicazione logica, ma agisce a livelli più profondi, evocando queste analogie misteriose. La poesia assume il valore di rivelazione del mistero. Queste concezioni baudelairiane, con le soluzione stilistiche a cui danno luogo, aprono la strada alla poesia simbolista successiva.