Migliori correttori di postura per studenti. Per avere sempre la schiena dritta
Correttore posturale: cos'è, a cosa serve, come funziona il correttore posturale per la schiena. Analisi dettagliata di questi strumenti ed i migliori disponibili in commercio per chi passa tante ore con la testa sui libri.
Indice
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Correttori di postura per avere sempre la schiena dritta
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Correttori di postura: cosa sono
- Correttore posturale: le tipologie in commercio
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Migliori correttori posturali
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I materiali disponibili
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Come usare i correttori posturali
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A cosa serve un correttore: come migliorare la postura
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Altri contenuti utili per studenti
Correttori di postura per avere sempre la schiena dritta
Utilizzare dei correttori di postura in maniera regolare potrebbe aprire gli occhi su ciò che si sta facendo al proprio corpo. Siamo infatti sempre più concentrati su quanto produciamo e meno sul benessere psico-fisico personale. Le abitudini che abbiamo sviluppato, come società, nel corso dei decenni, ci spingono a incurvarci sempre più, giorno dopo giorno, spesso per avvicinare il corpo a un display, che sia un libro, un computer o uno smartphone. Qui di seguito spieghiamo cosa sono i correttori di postura, come scegliere quello che meglio si adatta alle proprie condizioni e in che modo operare un vero cambiamento nella propria vita.
Correttori di postura: cosa sono
Per capire bene di cosa parliamo quanto citiamo i correttori di postura, possiamo paragonarli a dei piccoli busti da porre nella parte posteriore del proprio corpo. Aderiscono alla schiena e sono composti da fasce elastiche.
Il loro obiettivo è quello di allineare spalle e schiena, garantendo loro la giusta posizione. Di fatto si va a imporre al proprio corpo il giusto posizionamento, che quotidianamente ignoriamo dopo anni trascorsi a studiare e lavorare, tra libri e pc, mantenendo una postura del tutto innaturale.
Oggi quel piegarsi in avanti, quel formare una curvatura nella parte alta della schiena e quelle spalle spinte in avanti, chiuse verso il petto, rappresentano la nostra normalità, ma non dovrebbe essere così.
Sotto quest’aspetto i correttori posturali ci consentono di aprire gli occhi, rendendoci conto di quanto effettivamente sia errata la postura a cui costringiamo la nostra colonna ogni singolo giorno. È difficile liberarsi dalle abitudini sbagliate perché il corpo considera comoda la postura irregolare, ignorando i danni che genererà sul lungo periodo. Occorre quindi impegnarsi per cambiare questo status quo e un buon correttore può aiutare.
Correttore posturale: le tipologie in commercio
Sono svariate le differenti tipologie di correttori di postura disponibili oggi sul mercato. Vantano delle caratteristiche specifiche, al fine di intervenire su differenti problematiche. Analizziamo nel dettaglio i tre tipi cardine di questo mercato del benessere:
Correttore standard
Si tratta di un busto posteriore che si presenta come un piccolo gilet. Vanta delle fasce regolabili ed è adattabile a seconda delle problematiche riscontrate, dalla schiena alle spalle, fino alla zona lombare. Il sistema consente il giusto posizionamento attraverso il tiraggio delle fasce elastiche, che permettono alla colonna di tornare nella corretta postura;
Correttore magnetico
Nella maggior parte dei casi questa tipologia va a coprire l’intera fascia lombare. In corrispondenza della colonna vi sono dei piccoli magneti, che emettono lievi onde che garantiscono il rilassamento della generale tensione muscolare. Ciò contribuisce alla corretta postura;
Correttore elettronico
In questo caso il comparto tecnologico è evidente. Si tratta di un dispositivo che aderisce alla pelle e, attraverso le impostazioni dettate dallo smartphone, emette lievi vibrazioni nella zona predefinita, ricordando al soggetto di correggere la postura. Il suo uso è però limitato alle sole curvature in avanti.
Migliori correttori posturali
Nel mare magnum delle proposte di correttori di postura sul mercato, proviamo a gettare luce sui prodotti altamente consigliati. Il brand Mercase, ad esempio, garantisce una soluzione semplice da utilizzare, affidabile in termini di qualità e con il giusto rapporto qualità-prezzo.
I più scettici, che intendono spendere poco, possono fare un test iniziale con il modello proposto da Anoopsyche, dal costo di 17 euro, circa. Design meno avvolgente e struttura più semplice rispetto ai competitor. I materiali sono però di qualità e di certo consente di comprendere se questo tipo di intervento sulla schiena faccia al proprio caso o meno.
Di poco superiore, circa 29 euro, è il modello Vokka, molto simile per caratteristiche e qualità al modello precedente. In questo caso, però, c’è maggior attenzione alla flessibilità. Per questo si tratta di un apprezzato correttore unisex.
Al costo di 40 euro, circa, suggeriamo infine il modello aHeal, dall’enorme qualità. Un correttore in grado di durare nel tempo, molto comodo ed ergonomico. Ottimo il supporto garantito alla schiena, con una vestibilità eccelsa per chi intende indossarlo al di sotto del vestiario quotidiano. Quattro le taglie disponibili e garanzia di vestibilità unisex.
I materiali disponibili
Il mercato dei correttori di postura è alquanto vario. Nel corso degli ultimi anni sono infatti state sviluppate differenti tipologie. Basti pensare alla gran presenza di maglie posturali, che garantiscono un sostegno a zona lombare, addome e spalle. Una soluzione pratica tanto per l’allenamento quanto per la vita di tutti i giorni. Da indossare ad esempio in ufficio, aiutando il proprio corpo a non ricadere nelle malsane abitudini sviluppate.
Come detto, le soluzioni non mancano e ciò è dimostrato anche dai diversi materiali in commercio:
- Lycra: il grande vantaggio è dato dall’adattabilità al corpo. Potendosi allungare fino a 8 volte, tornando poi alla propria condizione iniziale una volta rimossa, la lycra permette ai correttori d’essere confortevoli per tutte le tipologie di corpi;
- Neoprene: elasticità mista a resistenza. Ecco come riassumere questo materiale, che è inoltre in grado di assorbire l’umidità, garantendo una certa traspirabilità. Generalmente parlando si tratta di una soluzione molto vantaggiosa per gli allenamenti;
- Cotone: è di certo il materiale ideale per l’uso quotidiano, ad esempio in ufficio, data la comodità garantita e la traspirabilità. Non essendo particolarmente adatti ad assorbire il sudore, però, i correttori in cotone sarebbero da sconsigliare per attività sportive.
Come usare i correttori posturali
In commercio sono disponibili differenti tipologie di correttori di postura, studiati per intervenire su spalle, schiena e zona lombare. È quindi consigliabile prestare attenzione in fase d’acquisto, così da garantirsi un modello che possa agire su tutta la linea o qualcosa di specifico, a seconda della propria problematica. Un acquisto a “occhi chiusi” potrebbe rendere vana la spesa.
Per usare al meglio i correttori posturali occorre prima di tutto molta volontà. È infatti importante essere regolari nell’indurre la propria schiena ad assumere un posizionamento migliore. Un promemoria quotidiano, fino a quando il corpo non registrerà come normali certi atteggiamenti.
Si ricorda, inoltre, che stringere adeguatamente il busto acquistato è fondamentale per il suo corretto utilizzo. È infatti necessario garantire la giusta tensione.
Prima di stringere le fasce, però, ci si deve porre in posizione corretta, tanto con la schiena quanto con le spalle.
Evitare però di stringere eccessivamente. Il corpo darà dei segnali e occorre ascoltarli. Tirare abbastanza da garantire la giusta posizione ma non troppo da inficiare la circolazione del sangue o provocare abrasioni.
Piccolo promemoria finale: quasi tutte le tipologie indossabili sono facilmente lavabili in lavatrice. Per evitare danni, però, sarebbe il caso controllare le specifiche caratteristiche riportante nella confezione.
A cosa serve un correttore: come migliorare la postura
In conclusione, acquistare un correttore di postura risolverà i problemi di schiena, spalle e zona lombare? No! È importante sottolineare questo punto, dal momento che in casi del genere non esiste la bacchetta magica.
Quella che tali sistemi garantiscono è una correzione passiva, che da sola non può generare un cambiamento sul lungo periodo. Si tratta però di un importante primo passo da compiere, soprattutto per chi non è solito praticare sport.
Soggetti che conducono una vita sedentaria potrebbero trovare maggior giovamento rispetto ad altri, subendo uno stimolo esterno che vada a evidenziare i difetti del proprio posizionamento. Si consiglia quindi di iniziare in maniera graduale, utilizzando questi prodotti per alcuni minuti al giorno, partendo ad esempio da una sessione di 15 minuti.
Si potrà poi gradatamente arrivare fino a 1 ora, ricordando che il limite consigliato è di 2 ore al giorno. Ciò a patto di dare il via a un’adeguata correzione posturale attiva, attraverso un’adeguata attività sportiva consigliata da esperti, che sapranno indicare i migliori esercizi posturali da svolgere a seconda del caso.
I correttori di postura non vanno quindi esaltati come risolutivi o demonizzati. Basta comprenderne il reale valore, sapendo che da soli non garantiscono miracoli, come dimostra il fatto che, se messi da parte per pochi giorni, la schiena tornerà a incurvarsi, in assenza di stimoli.
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