Indice
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Migliaia di assunzioni con i concorsi Pubblica Amministrazione
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Piano assunzioni nella Pubblica Amministrazione
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Opportunità per diplomati e laureati con i nuovi concorsi pubblici
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Concorsi pubblici più veloci e pratici
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Quali lavori saranno richiesti
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Requisiti generali richiesti per i concorsi pubblici
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Altri contenuti su Concorsi
Migliaia di assunzioni con i concorsi Pubblica Amministrazione
Dal 2024 al 2027 saranno circa 600mila le posizioni lavorative attivate all’interno della Pubblica Amministrazione. Numeri rilevanti che aprono a nuove importanti opportunità professionali per diplomati e laureati intenzionati a intraprendere una carriera stabile e improntata alla crescita nel settore pubblico italiano.
Entro il 2027, quindi, saranno moltissime le opportunità di lavoro per i giovani: un’occasione senza precedenti che permetterà di sopperire alla carenza di personale e di migliorare la qualità dei servizi offerti ai cittadini con nuove professionalità e competenze.
Piano assunzioni nella Pubblica Amministrazione
Se fino ad oggi sembrava impossibile riuscire a conseguire determinati obiettivi in termini di turnover e crescita del personale nella Pubblica Amministrazione, con il nuovo piano di assunzioni si prevede di raggiungere un totale di 600mila nuovi posti di lavoro nel settore pubblico entro il 2027.
Un piano ambizioso, ma supportato dai dati confortanti sull’andamento delle nuove assunzioni del 2023, che sono arrivate a quota 170mila. Secondo quanto affermato in più occasioni dal ministro per la Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo, si prevede che anche nel 2024 e negli anni successivi si riuscirà a mantenere questo standard positivo.
Un’apertura importante verso un futuro più efficiente e meritocratico della Pubblica Amministrazione che apre le sue porte con modalità e numeri che non si registravano ormai da diversi anni. Si prevede infatti che l’età media dei dipendenti pubblici verrà diminuita, prospettando opportunità senza precedenti per i giovani alla ricerca del proprio lavoro futuro.
Opportunità per diplomati e laureati con i nuovi concorsi pubblici
Spazio ai giovani, quindi, per realizzare quel cambio generazionale rimasto paralizzato per lungo tempo, rallentando numerose strutture pubbliche spesso soggette a carenza di personale e con deficit nelle competenze, sempre più necessarie per lo sviluppo qualitativo dei servizi offerti.
Sono infatti migliaia i dipendenti pubblici che andranno in pensione nell’arco dei prossimi 5 anni: secondo le stime, si verificherà un ricambio di personale di circa 148 mila profili professionali, dei quali 9 su 10 saranno necessari per sostituire i dipendenti andati in pensione.
Ecco che per i prossimi anni la PA punta sulla necessità di assumere persone giovani e dinamiche, con competenze trasversali e digitali, che vorrebbero lavorare in un ambiente meritocratico e con opportunità di crescita concrete. Oltre alla grande apertura prevista nel numero di assunzioni, infatti, il ministero della Pubblica Amministrazione intende rivoluzionare anche le tipologie dei nuovi contratti, che conterranno meccanismi meritocratici sulle retribuzioni in base al raggiungimento dei risultati. Un modo per rendere più attrattivo il lavoro nel settore pubblico alle nuove generazioni.
Concorsi pubblici più veloci e pratici
Con l’ultima riforma dei concorsi pubblici, i nuovi bandi che vengono aperti per lavorare nella PA seguiranno rinnovate regole che permettono di renderli molto più snelli e veloci. Secondo quanto sottolineato anche dal ministro Zangrillo, i concorsi si concluderanno entro 6 mesi dal loro inizio, abbandonando per sempre le lunghe e macchinose procedure burocratiche che li vedevano durare addirittura fino a 2 anni.
Grazie al Decreto PA 2023 convertito in Legge, inoltre, i nuovi concorsi pubblici prevedono la possibilità di sottoporre i candidati a una sola prova scritta (fino al 31 dicembre 2026).
Queste nuove procedure permettono di rendere più semplice e snello il processo di selezione delle nuove figure professionali del settore pubblico italiano.
Quali lavori saranno richiesti
Sono molteplici i bandi di concorso già attivi o che verranno indetti nell’arco di questi 4 anni per raggiungere le 600mila nuove assunzioni nella PA: un’ottima opportunità per giovani diplomati e studenti universitari prossimi alla laurea intenzionati a intraprendere una carriera nel settore pubblico.
Ma quali saranno le figure richieste nei prossimi bandi di concorso pubblici? In larga misura, le nuove assunzioni riguarderanno i Ministeri, gli organi amministrativi di funzionamento della macchina statale. I siti ufficiali dei vari ministeri italiani pubblicano costantemente tutti i concorsi pubblici attivi e di futura apertura, come quelli del Ministero dell'Economia e delle Finanze o del Ministero delle Imprese e del Made in Italy oppure direttamente dal nuovo portale inPA, un’unica porta d’accesso per il reclutamento del personale della PA.
Oltre alle figure professionali da inserire all’interno dei ministeri, i giovani diplomati e laureati potranno valutare le numerose assunzioni nei settori dell’Istruzione, della Sanità e della Difesa, fermi da decenni nel ricambio generazionale e in grave carenza di personale.
Tra i vari profili richiesti per ciascun bando pubblicato, si trovano diversi livelli professionali. Eccone alcuni tra i più ricercati:
- Assistenti
- Funzionari tecnici e amministrativi
- Dirigenti
- Infermieri
- Medici
- Docenti di scuola primaria e secondaria o docenti universitari
- Agenti di Polizia
- Istruttori amministrativi contabili
Requisiti generali richiesti per i concorsi pubblici
Per poter accedere a uno dei moltissimi bandi di concorso pubblico esistono dei requisiti generali che devono essere soddisfatti. In primo luogo, è necessario avere cittadinanza italiana ed essere maggiorenni. Altri requisiti riguardano l’idoneità fisica all’impiego, il godimento dei diritti politici e l’assenza di cause ostative all’accesso.
Per poter partecipare ai concorsi pubblici indetti dai vari ministeri, sono richiesti inoltre i titoli di studio o professionali, diversi in base alle figure e ai relativi livelli ricercati.
Tra i titoli di studio più richiesti, solitamente per ruoli dirigenziali o funzionari, si trovano le lauree e i dottorati afferenti alle materie STEM e nello specifico:
In base alla tipologia di bando, anche le altre lauree, al di fuori di quelle specializzate nelle materie STEM, sono utili per l’accesso. Ad esempio, per diventare docente universitario di Lettere il candidato dovrà aver conseguito una laurea afferente alla materia di insegnamento e anche un dottorato di ricerca.
Sono tante le opportunità di impiego nel settore pubblico anche per coloro che non intendono proseguire con gli studi, presentandosi ai concorsi con il proprio diploma di Maturità. Come nel caso delle lauree, è necessario leggere attentamente la sezione dei requisiti dei singoli bandi di concorso.
Un altro requisito importante riguarda le competenze linguistiche e informatiche, sempre più necessarie nel mondo lavorativo odierno, sia pubblico che privato.
Ma oltre alle hard skills, nei futuri concorsi pubblici grande attenzione verrà data anche alle cosiddette soft skills: le competenze trasversali che, unite alle capacità tecniche, rendono una persona ancor più qualificata e necessaria all’interno di un gruppo di lavoro.
Propensione al cambiamento, spirito di collaborazione e di adattamento, orientamento al risultato sono solo alcune delle soft skills più richieste.
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