Concilio di Trento: sintesi
Concilio di Trento: riassunto delle fasi e conclusioni del Concilio della Controriforma. Cosa stabilisce, quali provvedimenti sono stati presi
Indice
Concilio di Trento: riassunto
Nel 1545 le autorità della chiesa cattolica si trovano a fronteggiare con grande difficoltà le insidie che derivano dalla Riforma Protestante di Lutero. Negli anni prima, infatti, il religioso tedesco aveva attaccato il potere della chiesa a causa della degenerazione morale e spirituale, e aveva di conseguenza minato fortemente il consenso della Chiesa di Roma.
Così, per fare fronte al pericolo, si decide di affidare le decisioni alle conclusioni che nasceranno da quello che passerà alla storia come Concilio di Trento, durante il quale si discuteranno le affermazioni dei protestanti e si cercherà un rinnovamento interno. Il Concilio si tiene fra 1545 e 1563 fra Trento e Bologna. I papi coinvolti:
- Paolo III
- Giulio III (dal 1551 al 1555)
- Marcello II (aprile-maggio 1255)
- Paolo IV
Concilio di Trento: fasi preliminari
Attorno al 1530 sostennero però due diverse linee d'azione:
- Carlo V ed ecclesiastici moderati
Confronto e dialogo con i protestanti per ricomporre la frattura religiosa - Paolo III e alto clero romano
Combattere l'eresia senza prima cercare un confronto con essa e reprimere coloro che erano in errore per sanare una frattura irrimediabile
Negli anni precedenti all'apertura del Concilio accadono alcuni eventi importanti:
- 1536: Paolo III convoca a Mantova un Concilio per identificare gli errori dei protestanti, riformare i costumi della vita cristiana e restaurare la pace con i principi tedeschi per preparare una crociata contro gli infedeli. Il Pontefice non mostra alcuna volontà di dialogo e confronto per ricucire la pace religiosa.
- 1542: All'incontro di Ratisbona tra delegati protestanti e cattolici mostra una chiusura netta nei confronti dei riformati istituendo il Santo Uffizio dell'Inquisizione. Nei confronti dell'eresia la Chiesa ha scelto la via dell'intimidazione e della repressione.
Concilio di Trento: sintesi
La Chiesa attraverso il Concilio si pone l'obiettivo di:
- Rispondere agli attacchi dei protestanti;
- Riproporre principi e dogmi dell'ortodossia cristiana;
- Rinnovare la propria disciplina, i metodi di formazione del clero e di predicazione durante la messa;
- Perfezionare gli strumenti di controllo e difesa della fede cattolica.
Questo senza però mettere in discussione le tradizioni e le verità cui la coscienza dei cristiani si è costantemente richiamata, e che lo scisma protestante vuole contestare.
Il Papa non partecipa in prima persona, ma ne controlla l'attività attraverso i propri legati pontifici.
Il concilio, che si concluderà solo nel 1563, affronta allo stesso tempo questioni che riguardano la dottrina e problemi relativi alla disciplina del clero.
Concilio di Trento: conclusioni
Con frequenti richiami alle posizioni dei protestanti, ufficialmente condannate, il Concilio affronta molte questioni che sono state oggetto di controversia ribadendo sempre la posizione tradizionale della Chiesa:
- Vengono stabiliti i fondamenti della fede cristiana, ovvero la Rivelazione divina, contenuta nella Bibbia e la tradizione ecclesiale.
- L'interpretazione della Sacra Scrittura è privilegio esclusivo della Chiesa e non può essere lasciata al libero arbitrio delle coscienze individuali: questo punto è in netto contrasto con la dottrina protestante.
- Viene riaffermata l'utilità delle opere al fine della salvezza, delle indulgenze, la legittimità del culto di Maria e dei Santi, la sacralità dei Sette Sacramenti.
- La Chiesa sottolinea in oltre che nessun fedele ha diritto di ritenersi predestinato alla salvezza, contrariamente a quanto affermato invece dai calvinisti.
Concilio di Trento: cosa stabilisce
I padri conciliari introducono in materia di disciplina e condotta dei sacerdoti, tuttavia, qualche innovazione:
- Vengono istituiti Seminari con lo scopo di preparare i futuri sacerdoti ai doveri a loro imposti dalla vocazione;
- Per offrire ai fedeli un'adeguata formazione religiosa, i sacerdoti sono tenuti a insegnare la dottrina e i vescovi a risiedere stabilmente nella propria diocesi e di farvi periodiche visite pastorali;
- Per ripristinare la dignità del clero vengono ribaditi gli obblighi del celibato (questo in aperta opposizione con i protestanti), dell'abito talare e il divieto di accumulare benefici.
- Vengono infine definite con precisione le caratteristiche dell'arte religiosa.
Concilio di Trento: approfondimenti
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Domande & Risposte
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In quali date si è tenuto il Concilio di Trento?
Il Concilio di Trento ha avuto luogo tra il 1545 e il 1563.
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Quali papi sono stati i protagonisti del Concilio di Trento?
I papi sono: Paolo III, Giulio III (dal 1551 al 1555), Marcello II (aprile-maggio 1255), Paolo IV.
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Cosa ha stabilito il Concilio di Trento?
Le principali conclusioni del Concilio di Trento sono: la legittimità dell'interpretazione delle Scritture da parte della Chiesa e l'illegittimità dell'interpretazione personale dei fedeli; i principi su cui si basa l'arte religiosa; l'obbligo di residenza dei vescovi nella loro Curia; la legittimità dei sette sacramenti e la preparazione del Clero attraverso scuole specifiche.