La comunità in Sociologia

Una comunità è un insieme di individui che condividono lo stesso ambiente fisico e tecnologico, formando un gruppo riconoscibile, unito da vincoli organizzativi, linguistici, religiosi, economici e da interessi comuni

La comunità in Sociologia

Appartenere ad una comunità è una condizione base per lo sviluppo dell'identità, la comunità ci condiziona a livello socio-culturale. Esiste una diversità di significati tra le parole comunità e società (studio di Tonnies)

Nella comunità i rapporti sono caldi, affettivi, amicali, c'è un gruppo di persone più ristretto.
Nella società i rapporti sono burocratici, freddi e istituzionali.

•  comunità è una parola "valigia" ha tanti significati tra cui quello politico, i politici vogliono preservare i valori tipici. La destra usa la parola comunità come sinonimo di tradizione, come realtà depositaria di valori, di tradizioni del passato. La sinistra richiama la solidarietà, la compartecipazione, se le cose vanno male è perché c'è ingiustizia sociale e manca la coesione.

•  Tutti i tipi di comunità si possono raggruppare in 3 categorie:

•  luoghi: la comunità è spesso collegata ad aree geografiche, città e paesi. Esiste come rapporto di interazione tra le persone in rapporto al luogo in cui esse si trovano.

•  relazioni sociali:la comunità comprende un insieme di relazioni sociali di solito concentrate in un luogo particolare; il fatto che la comunità riguardi primariamente le relazioni indica anche l'esistenza di obblighi e responsabilità. Il termine "community care" presuppone che esistono relazioni calde e protettive e che venga data assistenza alle necessità di persone in stato di bisogno.

•  valori condivisi: le persone sentono di essere legate assieme da una comune esperienza o identità, valori. Esistono comunità con particolare fede religiosa o particolari eventi che sono anche transitori, che legano insieme le persone.

•  Rimpiazzare il termine comunità?

Favorevoli:

•  Giddens: sostituire comunità con località, che significa ambientazione, scena sito. Ciò sottolinea l'importanza del luogo in cui avvengono le attività sociali, rimangono però dei problemi:

•  Ha mancato di precisare i confini geografici

•  Le scene sembrano essere solo degli sfondi cioè dei luoghi dove far accadere l'integrazione sociale.

•  Cooke: località: i luoghi forniscono una base dalla quale gli individui o i gruppi combattono per difendere o estendere i propri diritti.

Contrari:

•  Bauman: sostiene che il concetto di comunità ha goduto di una recente notorietà come testimonia alcuni termini usati frequentemente (assistenza, azione comunitaria), ciò rende lo studio delle comunità piuttosto attuale.

COMUNITA' RURALE E URBANA

Sono due tipi di comunità diverse per:

•  tipi di interazioni

•  diversi stili di vita degli individui

•  diverse forme di controllo

•  diverso status (acquisito-ascritto)

La vita cittadina viene spesso descritta in modo sfavorevole se confrontata alla vita del villaggio; infatti la città viene percepita carente sul piano delle reti comunitarie che si trovano nei piccoli centri. È però messa in dubbio la visione di una vita rurale armoniosa e ordinata, infatti alcuni sociologi sostengono il contrario e che, inoltre, è possibile una vita stabile comunitaria all'interno di grandi città.

Vita rurale

Vita urbana

Termine usato

Gemeinschaft

gesellshaft

Tipo di interazioni sociali

Contatto diretto, faccia a faccia; gli individui si conoscono l'un l'altro personalmente e nei diversi ruoli sociali. L'interazione sociale coinvolge personalmente e avviene su molteplici livelli.

Gli individui interagiscono in modo fugace e superficiale; le persone hanno relazioni impersonali, spesso sono a livello professione e di affari. Le persone hanno a che fare con ruoli specifici e per scopi pratici.

Posto dell'individuo

È circondato da una rete di amici e familiari

È ampiamente isolato dagli altri.

Forme di controllo

Informale (chiacchiere, pettegolezzi,scherzi...)

Formale (legislazione pubblica, opinione pubblica)

Status

Ascritto: è determinato dalla nascita.

Acquisito: è determinato dagli impegni e dai talenti individuali.

Le opinioni di Simmel

Rurale

Urbana

Le persone fanno certe cose perché è tradizione farle, si è sempre fatto in questo modo.

La vita urbana crea un tipo unico di personalità, una mentalità adeguata alla fretta e all'utilità del singolo, le cose si fanno per un fine.

L'interazione comprende un profondo coinvolgimento e calore umano.

Il ritmo della vita è così frenetico che non si possono creare dei legami affettivi e i rapporti sociali si basano sull'economia e sul tornaconto.

Ogni persona è legata a molte altre. Ognuno rispetta gli altri e ciascuno sa stare al proprio posto.

Le persone hanno un atteggiamento scettico e distaccato, le persone sono mezzi e oggetti.

Il ritmo della vita è lento e costante

Il ritmo della vita è frenetico.

L'individuo è subordinato alla comunità.

Sfugge al controllo sociale, la città è liberatoria.

La cultura della città viene definita urbanesimo, è visto come un modo di vivere con meno comunità nelle relazioni sociali e minor senso di identità.

Lo spostamento verso le città : il processo per cui sempre più persone vivono in aree urbane viene definito urbanizzazione, è un fenomeno globale. Nel modo economicamente avanzato questo processo va di pari passo con il processo di industrializzazione che ebbe inizio nel XVIII secolo. La città è sempre esistita ed è la somma di tre poteri/elementi: economico religioso politico.

Il processo di urbanizzazione è causato da una serie di fattori:

•  fattori push : di spinta che costringono le persone a lasciare un luogo. Con la rivoluzione agricola, la meccanizzazione e la modernizzazione dell'agricoltura, ridussero la manodopera costrinsero le persone a lasciare la terra e spostarsi verso le città. Inoltre a causa delle enclusure i contadini persero il diritto alla terra e dovettero andarsene.

•  Fattori pull: fattori di attrazione come la rivoluzione industriale: aumentarono il numero delle fabbriche, per cui tanti nuovi posti di lavoro che vennero occupati principalmente dai contadini che dovettero lasciare la campagna; le città in espansione promettevano anche uno stile di vita più moderno, libero dalle restrizione del feudalesimo.

Conseguenze:

•  Nascita di nuovi centri industriali come Manchester e Birmingham

•  Nascita di nuovi centri industriali dovuti alla conurbazione di piccole città vicine

•  In Italia il centro dell'economia diventò il triangolo industriale con Torino Milano Genova.

•  Incremento demografico nelle città

•  Il potere venne tolto all'aristocrazia e venne insediato nella area centrale della città, nota come distretto di affari.

•  Spazi ridisegnanti con la creazione di quartieri abitati da una classe ben definita

•  La classe operaia era spesso costretta a vivere in scarse condizioni igieniche che aumentarono la diffusione di certe malattie.

•  Gli slum, quartiere di case malsane dove erano costretti a vivere divennero covi di crimini e inquietudini sociali.

PROCESSO DI DE-URBANIZZAZIONE O CONTROURBANIZZAZIONE

Si colloca nell'ultima parte del XX secolo

•  Paesi piccoli che si ripopolano

•  Paesi rurali che diventano sede di industrie

•  Periferia delle città si ingrandisce

•  Nascono centri totalizzanti dove l'uomo ha tutto.

Cause:

•  economiche:

•  le industrie più recenti hanno impiantato i loro capannoni in periferie, vicino alle autostrade, nei luoghi di più facile accesso grazie all'assetto viario.

•  Nascita di punti logistici, più posti di lavoro

•  Le case costano meno

•  Facilità di trasporti, l'automobile è posseduta quasi da tutti

•  Culturali:

•  I messaggi pubblicitari presentano la casa di campagna come un sogno

•  La casa di campagna come aspettativa su cui si lavora molto, quasi come un obiettivo da raggiungere

•  Movimento verdi: più rispetto della natura che la civiltà capitalistica trascura tuttora.

Marinotti afferma che esiste un processo di contro urbanizzazione però non si tratta di un ritorno ad una nuova ruralità, perché nel corso degli ultimi 50 anni i comuni rurali si sono trasformati in piccoli-medi borghi industrializzati

LA PERDITA DELLA COMUNITA'

•  Funzionalismo: considera la società come un organismo biologico, un sistema di parti collegate tenute assieme da valori essenziali che ciascuno condivide. La società è caratterizzata dalla cooperazione, dall'equilibrio e dall'armonia. La stabilità sociale è la condizione normale perciò fanno fatica a spiegare il cambiamento sociale.

Durkheim:

Società pre-industriali

Società industriali

Estesa divisione del lavoro

Ciascun individuo fa affidamento su numerosi altri sconosciuti

Solidarietà meccanica: consenso dei valori sociali, ciascuno conosce tutti gli altri, hanno interessi comuni

Solidarietà organica: sconvolgimento delle tradizioni controlli sociali, l'individuo vive in un nuovo ambiente isolato e senza controllo, scomparsa della tradizionale vita di comunità.

•  Prospettiva del conflitto:

Marx e Engels: il sistema sociale armonioso è rimpiazzato dall'enfasi di un conflitto di classe, lo sfruttamento e l'oppressione.

La città industriale rappresentava:

•  Passo in avanti nello sviluppo storico verso una società socialista.

•  Le nuove classi ammassate nelle periferie delle città avrebbero fatto esperienze comuni che avrebbero fatto nascere la coscienza di classe.

•  Per Engels il troppo squallore avrebbe portato alla distruzione dei rapporti sociali.

Weber: giudizio negativo delle città industriali delle quali criticava soprattutto le precarie condizioni in cui viveva la classe operaia. Egli sosteneva che le città medioevali avevano favorito la razionalità cioè un atteggiamento metodico dei nuovi capitalisti al risparmio e al profitto, sviluppando i sistemi amministrativi, la democrazia e una classe mercantile che favoriva il progresso. Tutto ciò venne però distrutto dall'industrializzazione e dall'urbanizzazione.

Le tesi contrarie:

•  Gans: negli studi su due quartiere degradati come Boston e New York ha rilevato un grado di coesione e vicinato, le persone potevamo far affidamento su gruppi di amici e familiari.

•  Young e Willmot fecero uno studio su un quartiere di Londra, notarono una ragnatela integrata di rapporti concentrati sul vincolo madre-figlia. La vita era vissuta in maniera aperta e sociale, i bambini giovavano per le strade...

Alcuni fattori sono considerati importanti per la formazione di comunità urbane:

•  una popolazione stabile e residente per lungo tempo

•  esperienze condivise

•  un sostegno reciproco in tempo di avversità.

Vivendo fianco a fianco, curiosando negli affari altrui è probabile che si producano contrasti anziché armonia.

LA COMUNITA ' DI VICINATO

Il sociologo Antonio Mutti ha condotto recentemente una ricerca nell'area di Milano indagando i rapporti di vicinato.

Esistono gradi diversi di rapporto che danno luogo a differenti definizioni di vicinato. La parola vicino significa prossimo, adiacente ciò comporta un rapporto di prossimità spaziale, di vicinanza abitativa.

Il criterio per definire il rapporto di vicinato si basa su diversi fattori:

•  vicinanza abitativa, la struttura urbanistica e architettonica influenzano il rapporto di vicinato.

•  Variabile temporale relativa al perdurare della residenza

•  La classe è una variabile importante: la classe operaia è più socievole e solidale, la classe media ha contatti sociali più ampi personalizzati e dispersi sul piano spaziale.

•  Qualità della relazione; rispetto della privacy, la non invadenza territoriale, l'osservanza delle regole, il livello di rumorosità.

Secondo la ricerca di Mutti, per gli intervistati, il buon vicino è colui che adotta un comportamento amichevole, rispetta la privacy altrui, è disponibile in caso di bisogno.
Il cattivo vicino è percepito come una presenza sgradevole, disturbante e minacciosa. Poco sono stati gli intervistati che hanno ammesso la presenza di cattivi vicini, in questo caso è molto influente la durata del rapporto di vicinato.

LA COMUNITA ' NELLA SOCIETA' MODERNA

(Neo) Comunitarismo
Questo movimento si sviluppò negli Usa con la crescita di comunità alternative generalmente associate alle organizzazioni fondamentaliste cristiane di orientamento conservatore e vicine alla nuova destra. Credono che perdita della comunità abbia prodotto un declino negli standar morali e una maggior instabilità sociale, si dichiarano contrari alle tendenze liberali, che considerano pericolose, e all'eccessiva individualità.

Scopo:

•  opporsi al mondo che va male

•  forme di aiuto reciproco.

Etzioni indica che la ricostruzione della comunità può essere incoraggiata in diversi modi:

•  rafforzando il senso di comunità locale con gruppi di vicinato e volontariato;

•  l'uso dello spazio deve essere pianificato, per cui la gente si incontra e scambia dei favori.

•  Dare molto valore alla famiglia.

Critiche:

•  non è vero che tornando al passato vuol dire necessariamente tornare a stare bene.

•  Non esiste solo una comunità, l'individuo appartiene a più comunità.

Comunità e modernità

I post modernisti pensano che la natura della società contemporanea abbia avuto importanti implicazioni per gli individui e la comunità. Alcuni di questi cambiamenti comprendono:

restringimento di tempo e spazio: grazia alla tecnologia si sono ridotti i tempi e gli spazi, abbiamo informazioni in tempo reali su fatti accaduti nel mondo, siamo testimoni di ciò che succede, per cui non siamo solo membri del comunità locale ma anche della comunità mondiale.

Fluidità e movimento: rapidi e costanti flussi di cose, persone, si ha instabilità, tutto cambia e tutto può cambiare

Diversità e complessità: il mondo è fragile, non si hanno punti di riferimento.

Conseguenze: le persone hanno sentimenti di insicurezza e di spaesamento, hanno problemi di identità, di sapere chi sono e a che luogo appartengono. Secondo Bauman le persone hanno voglia di comunità, questo concetto, in pratica, acquista molto valore.

Le proto-comunità
Per il sociologo Wills le proto-comunità sono comunità in cui i membri condividono uno stile di vita e lo mostrano agli estranei con determinati simboli comuni.

Proto-comunità

Comunità tradizionali

Lo stile di vita è qualcosa che gli individui creano a adattano per se stessi; permettono libertà di scelta.

Sono strutture preesistenti entro le quali si nasce, sono restrittive e fisse.

Riguardano il consumo

Produzione di beni e servizi.

Non sono radicate in un luogo particolare

Sono radicate in un luogo particolare

Esistono come risultato del fatto che le persone usino la loro fantasia e la loro immaginazione.

Sono reali

Comunità e valori
La comunità nella società moderna resta un problema controverso. I sociologi hanno opinioni diverse, c'è chi la considera positiva e chi la vede come un limite alla libertà individuale.

Keith e Pile osservano che lo comunità possono diventare pericolose, ad esempio le comunità simboliche esistono perché la gente le immagina e i loro membri si sentono diversi dagli altri; ciò implica l'esclusione di coloro che sono diversi e riduce la tolleranza verso le diversità.

Un consiglio in più