Complesso di Edipo: spiegazione, cause e conseguenze del concetto di Freud che spiega la maturazione del bambino
L'indagine sulla psicosessualità avviata da Sigmund Freud trova il suo apice con la teoria del complesso di Edipo. Ecco in cosa consiste
Complesso di Edipo: spiegazione, cause e conseguenze del concetto di Freud che spiega la maturazione del bambino
La psicoanalisi è una disciplina tanto affascinante quanto complessa che ha avuto origine grazie agli studi e alle indagini sulla psiche del medico austriaco Sigmund Freud. Pioniere assoluto della materia, Sigmund Freud, focalizzando tutto il suo lavoro sull’analisi profonda della psiche umana e sul rapporto tra inconscio e subconscio arrivò a postulare la tesi secondo la quale gli eventi dell’infanzia hanno un' influenza rilevante sulla vita da adulti, indagando in particolar modo lo sviluppo psicosessuale ed elaborando la celebre teoria del complesso di Edipo. Cosa si intende per complesso di Edipo e da quale mito prende origine? Lo scopriamo subito!
Chi era Sigmund Freud
Per comprendere al meglio le dinamiche e le fasi del complesso di Edipo è necessario partire da un excursus sul pensiero, le teorie e le indagini di chi lo ha postulato: Sigmund Freud. Vera e propria icona del ‘900 Sigmund Freud è il più celebre psicoanalista di sempre, nonché fondatore di tale disciplina. Nato il 6 maggio 1856 a Freiberg (cittadina dell’attuale Repubblica Ceca, al tempo possedimento asburgico) Sigismund Schlomo Freud -questo il suo nome completo- cresce in una famiglia di commercianti di lana e mostra ben presto grande passione per la lettura e lo studio, spiccando tra i suoi compagni e ricevendo persino una menzione d’onore in occasione del diploma di maturità ottenuto a 17 anni.
Iscrittosi nel 1873 alla facoltà di Medicina dell’Università di Vienna, durante i suoi studi si interessò in maniera particolare alla neurologia e all’indagine psicologica delle cause alla base dell’isteria. Ed è proprio per approfondire questa branca che nel 1885 decide di affiancare il neurologo francese Jean-Martin Charcot nel suo lavoro accademico, recandosi a Parigi dopo aver ottenuto una borsa di studio.
Gli anni a Vienna e “L’interpretazione dei sogni”
A seguito di questa esperienza estremamente formativa, Sigmund Freud si trasferisce a Vienna ponendo le basi per una serie di studi che lo renderanno celebre in tutto il mondo e rivoluzioneranno l’approccio delle indagini sulla mente umana. La nascita della psicoanalisi ha una data simbolo ben precisa: quella della prima pubblicazione dell’opera “L’interpretazione dei sogni” nel 1899 (“Die Traumdeutung” in lingua originale).
È proprio in quest’ opera infatti che egli presenta una teoria basata sullo studio delle dinamiche dell’inconscio attraverso l’interpretazione dei sogni mediante i quali arrivare a sviscerare desideri repressi. Ed è altresì ne “L’interpretazione dei sogni” che accennerà per la prima volta al complesso edipico. Ma cosa si intende per complesso di Edipo e qual è il suo contributo alla psicosessualità?
Cos’è il complesso di Edipo
Il complesso di Edipo è un concetto postulato da Sigmund Freud riguardante la sfera della maturazione del bambino. È importante specificare che per bambino si intende proprio un soggetto di sesso maschile e non un soggetto di sesso femminile per il quale invece è stato postulato un concetto a sé stante: il complesso di Elettra, introdotto da Carl Gustav Jung.
Secondo questa teoria psicoanalitica sviluppata alla fine dell’800 i bambini, durante una particolare fase della loro crescita denominata fase fallica (ovvero quella che va dai 3 ai 6 anni) sviluppano la loro maturazione psicosessuale vivendo un attaccamento inconsciamente sessuale nei confronti della propria madre.
È proprio in questa fase che il bambino svilupperebbe una gelosia e un antagonismo nei confronti della figura paterna, visto come un ostacolo al rapporto con la genitrice. Questi sentimenti negativi attuerebbero una rivalità e una ostilità tali da generare fantasie volte all'eliminazione del padre da parte del bambino, fantasie che nascerebbero dalla cosiddetta ansia da castrazione, ovvero dalla paura di subire la rimozione del fallo per mano della figura paterna.
Conseguenze del complesso di Edipo
Le dinamiche alla base di questo complesso, secondo Freud, sarebbero imprescindibili per lo sviluppo della personalità dei bambini e per la loro maturazione. È proprio nella cosiddetta “rinuncia edipica” infatti, che il bambino attorno ai 6/7 anni smette di percepire il padre come un rivale comprendendo l’impossibilità dell’incesto e arrivando a identificarsi con lui sino a maturare, sviluppando una propria personalità e avviando una sana crescita dal punto di vista psicosessuale.
Il complesso di Edipo è quindi, sempre secondo lo psicanalista austriaco, una fase inevitabile nel rapporto madre-figlio, perché è solo dopo aver vissuto e superato la fase fallica e a seguito della risoluzione del complesso edipico che avviene la vera maturazione del bambino. Maturazione che si avvierà attraversando le tappe delle fasi successive a quella fallica: la fase di latenza e la fase genitale.
Il mito dal quale prende origine la teoria
Questa affascinante teoria deve il suo nome a una celebre tragedia di Sofocle, l’Edipo Re. Sigmund Freud parte proprio dall’analisi del mito greco e dai suoi simbolismi per spiegare questo innovativo concetto.
Figlio di Laio e Giocasta, Edipo è destinato, secondo un oracolo, ad uccidere suo padre e sposare sua madre. Una nascita che avviene con un tragico destino già scritto che porterà Edipo a uccidere effettivamente, ma inconsapevolmente, suo padre e soprattutto a sposare, altrettanto inconsapevolmente, la sua stessa madre dalla quale avrà anche dei figli.
Edipo scoprirà la sua vera identità inorridendo al pensiero dei crimini che aveva commesso e accecandosi con un pugnale per punirsi per il parricidio e l’incesto. Una tragedia che propria per questa sua emblematica e rappresentativa triade relazionale diventerà il punto di partenza di uno dei concetti più rivoluzionari della psicoanalisi. Un concetto che ha attirato e continua ad attirare anche tante critiche, ma che si pone, senza dubbio, come una delle teorie più analitiche e complesse per spiegare la psicosessualità.
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