Rosso Malpelo: il commento

Rosso Malpelo: commento alla novella verista di Giovanni Verga. Appunti sullo stile e rimandi al riassunto

Rosso Malpelo: il commento

ROSSO MALPELO: COMMENTO. Rosso Malpelo è una novella verista che, tramite la storia del suo protagonista, racconta molto della durezza del lavoro minorile nelle cave di sabbia in Sicilia. Si tratta di un vero e proprio spaccato storico e sociale: le condizioni dei lavoratori, sia di quelli adulti che dei ragazzi, vengono messe a nudo in modo oggettivo e trovano posto accanto alla narrazione delle credenze popolari e degli atteggiamenti della classe sociale presa in analisi. La superstizione che rovina la vita a Malpelo, costringendolo ad essere più cattivo di quanto la sua indole non preveda, fa parte di questo inquadramento. Il ragazzo, infatti, è cresciuto a calci e umiliazioni sia per via del ceto a cui appartiene che a causa dei suoi capelli rossi, che tutti sono convinti essere un segnale della sua malvagità, ma è riuscito a mantenere una scintilla di umanità in sé, come dimostra il rapporto con Ranocchio.

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Il rapporto di affetto misto a rabbia e rancore che si instaura tra i due, infatti, è il risultato di questo sdoppiamento del personaggio di Malpelo. Pur nella loro estrema diversità, i due sono inoltre uniti anche da un destino comune: la morte prematura a causa di un sistema che non tutela mai il più debole puntando, sempre e comunque, a sfruttarlo al massimo fino alla fine. Il risultato di questa impostazione è che la scomparsa di Malpelo nella stessa cava in cui aveva perso la vita il padre, mentre ha indosso gli stessi attrezzi, sembra quasi l’avverarsi di una maledizione che si tramanda di generazione in generazione in un mondo in cui tutto, persino la natura, appare perennemente ostile.

Non conosci la trama di questa novella? Leggi: Rosso Malpelo, il riassunto

Commento alla novella Rosso Malpelo

COMMENTO A ROSSO MALPELO: LO STILE DI VERGA. Queste considerazioni su Rosso Malpelo sono, però, possibili solo a posteriori: è il lettore a dedurre e a ragionare sulla base dei dati forniti dall’autore che mai interviene cercando il più possibile di mimetizzare la propria voce narrante. La novella di Verga che stiamo analizzando, infatti, è un perfetto esempio di racconto verista di cui presenta tutte le caratteristiche principali:

  • I fatti non sono raccontati in ordine cronologico, ma per aggregazione, come se a raccontarli fossero gli stessi protagonisti, una sorta di coro popolare che ha assistito agli eventi.
  • Il linguaggio è sobrio e spesso fa riferimento a costrutti o espressioni della prosa parlata al punto che si ha l’impressione di assistere ad un parlato collettivo.
  • La poetica dell’impersonalità viene applicata alla perfezione: i commenti del narratore sono del tutto assenti.
  • Viene impiegata la tecnica del discorso indiretto libero, che prevede l’utilizzo dell’imperfetto indicativo per cui i dialoghi e i pensieri dei personaggi si mescolano alla prosa senza l’utilizzo delle virgolette, tipiche del discorso diretto, e di espressioni come “dire che” solitamente utilizzate nel discorso indiretto.

ROSSO MALPELO: ALTRE RISORSE - Per saperne di più scarica i nostri appunti su Rosso Malpelo di Giovanni Verga:

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