Commedia dell'arte: caratteristiche, protagonisti e differenze con il teatro tradizionale. Video spiegazione a cura di Emanuele Bosi
COMMEDIA DELL'ARTE

La Commedia dell’arte è uno stile stile teatrale che nasce in Italia agli inizi del Cinquecento e si diffonde pian piano nel resto d’Europa. Da subito è un enorme successo, soprattutto in Francia. Ma cosa ha di diverso la commedia dell’arte rispetto al teatro tradizionale? Innanzi tutto non prevede un copione. Eh sì: gli attori recitano attraverso quello che viene definito “canovaccio”: una sorta di bozza a grandi linee fatta di battute fisse e schemi che si ripetono, su cui gli attori devono improvvisare. A dirigere gli attori c’è il coràgo, una sorta di regista.
DIFFERENZE CON IL TEATRO TRADIZIONALE
Rispetto al teatro tradizionale, poi, la commedia dell’arte propone alcune innovazioni che devi ricordare.
- La prima. La commedia dell’arte è fatta da professionisti. Gli attori recitano per mestiere e si riuniscono in gruppi definiti compagnie. Le compagnie non vengono finanziate da un mecenate, ma dal pubblico che paga per assistere gli spettacoli. E qui viene il bello: il pubblico non coinvolge solo gli elementi più ricchi della società, ma anche gli strati più popolari.
- La seconda. La Commedia dell’Arte mette in scena spettacoli in cui l’effetto comico viene ricercato anche tramite volgarità. Capisci bene che è un bel salto rispetto alle opere cortigiane degli anni precedenti.
- La terza. Lo stile della Commedia dell’Arte prende a piene mani dalla tradizione teatrale latina di Plauto e Terenzio, dai quali riprende scenari e schemi narrativi. Nascono gli schemi fissi di cui parlavamo prima, con tipologie di personaggio cristallizzate. Troviamo i giovani, amanti e sognatori, i vecchi, sciocchi e severi, i servi, squattrinati e furbi, i soldati vanagloriosi e infine i parassiti.
ATTORI, PERSONAGGI E MASCHERE
Questo è un passaggio importante, perché avere un ruolo specifico permette agli attori di focalizzarsi su un personaggio ben preciso e svilupparlo al meglio.
Ai vari personaggi vengono attribuite anche specifiche capacità fisiche. Non è raro che gli attori debbano avere anche certe capacità atletiche: la recitazione dell’epoca è in parte diversa da quella che conosciamo oggi.
La commedia dell’arte in Italia si conclude con l’avvento della riforma teatrale di Carlo Goldoni, che risale a metà del XVIII secolo. In altre zone d'Europa invece il successo di questa forma teatrale dura più a lungo. In Francia, ad esempio, al punto che molti attori italiani si trasferiscono lì già dalla seconda metà del Cinquecento. Un esempio è Tiberio Fiorillo, maestro di Molière.
Pensa anche che in breve tempo la compagnia di Commedia parigina diventa nota come Comédiens du Roi (ovvero i Commedianti del Re), protetta dai re francesi.
Contemporaneamente nascono le prime compagnie teatrali francesi che però devono condividere gli spazi con le compagnie italiane, molto affermate e che continuano a proporre al pubblico francese delle commedie in italiano. Ti chiederai: come si fa con la barriera linguistica? Beh, abbiamo detto che la recitazione è molto fisica, ricordi? Ecco, è un po’ come se quella presenza scenica facesse passare la lingua in secondo piano, rendendo tutto estremamente esplicito.
Approfondisci:
- Mappa concettuale su Carlo Goldoni
Vita, opere e caratteristiche del teatro di Carlo Goldoni, autore veneziano de La locandiera e fautore della riforma del teatro del '700 - Carlo Goldoni e la riforma del teatro
Riassunto su Carlo Goldoni e la riforma del teatro. La vita di Goldoni, le commedie goldoniane, significato e caratteristiche della riforma del teatro in Italia - Carlo Goldoni
Vita e opere del commediografo - Le smanie per la villeggiatura
Riassunto, personaggi e analisi della prima opera della trilogia