Come stanno i ragazzi? Il 79 % è stressato, triste e confuso dalla quarantena e ha voglia di essere ascoltato
Pesa la prospettiva di altre settimane chiusi in casa, tensioni tra le mura domestiche e preoccupazioni economiche. Gli studenti sempre connessi si sentono soli e non ascoltati. Hanno voglia di sfogarsi, raccontarsi e lo hanno fatto in 10.000 attraverso un’indagine e tante mail alla redazione di Studenti.it
COME STANNO I RAGAZZI?
Roberta è una studentessa sarda di 14 anni e ci scrive che “a volte mi sembra di non avere nessuno pronto ad ascoltarmi; mi ritrovo in una specie di vuoto dal quale non riesco a uscire”. Denise invece ha 20 anni e ci racconta che “la voglia di fare è scomparsa. Rimanere così tanto tempo in casa mi ha bloccato il cervello”.
Sono 4 settimane che l'Italia vive chiusa in casa, di più nelle regioni del Nord. Una situazione che ha lasciato interdetti all'inizio, spaventati poi. Emozioni che hanno progressivamente lasciato il posto all'apatia e alla tristezza. Perché, nonostante la volontà di reagire alla situazione e adeguarsi, l’aver vissuto così tanti giorni in questa modalità e la prospettiva che ce ne siano altrettanti davanti a noi non lascia nessuno indifferente. Meno che mai gli studenti, più di tutti abituati alla socialità, a fare sport e a non fermarsi mai. Come stanno, dunque, i ragazzi? Cosa pesa più di tutto in questa situazione? Cosa li preoccupa e cosa, invece, dà loro fiducia? Lo abbiamo chiesto attraverso un’indagine Studenti.it, a cui hanno partecipato, in soli 2 giorni, oltre 10.000 ragazzi e a cui si sono aggiunti tantissimi messaggi arrivati in redazione.
E' SERENO SOLO IL 21% DEGLI STUDENTI
La quarantena pesa, e non poco, sulla condizione psicofisica degli studenti. E’ sereno solo il 21% di loro, mentre il 79% non sta al meglio: si definisce stressato il 23,3%, depresso il 14,9%, confuso il 13,4%, triste il 12,5% e, infine, apatico il 10,5% (altro il restante 4,8%).
“Mi mancano molto i miei amici, che sono la mia anima e mi danno sempre tanto. Amo la vita e proprio in questo periodo me ne sono accorto” ci ha scritto Mattia.
QUAL E’ LA CAUSA PRINCIPALE DI QUESTO STATO D’ANIMO?
“In questo momento provo una moltitudine di emozioni: sono triste, arrabbiata, sconcertata. Sono arrabbiata perché nonostante tutto ciò che sta succedendo, il problema più grande sembra essere la scuola”. E in effetti, se per il per il 28,6% dei ragazzi a pesare è soprattutto la prospettiva di altre settimane di quarantena, per il 24% la causa dello stress sono le preoccupazioni scolastiche. “Come puoi aprire un libro e non pensare ad amici e parenti che stanno combattendo contro il virus?”, ci scrive Angela. “Come si fa a studiare in una situazione così?”, le fa eco Sara.
Per altri sono diverse le fonti di stress: il 22% soffre di non poter uscire, mentre sul 20,2% pesano le notizie che arrivano quotidianamente.
QUALI SONO GLI EFFETTI DELLA QUARANTENA? COME AIUTARE I RAGAZZI?
Secondo la Dott.ssa Eleonora Manna, psicologa e psicoterapeuta, “le conseguenze di questa forte limitazione dei sensi, degli impulsi tipici di questa età cominciano ad affacciarsi inevitabilmente: assistiamo a reazioni più nervose del solito, rabbia, sbalzi d’umore, senso di impotenza, sonno disturbato, sconforto e disperazione. E’ anche possibile che si manifesti un atteggiamento depressivo e conflittuale verso i genitori o altri familiari o, se già presente, che diventi più evidente. Questa situazione da parte delle famiglie richiederà una maggiore disponibilità all’ascolto, un atteggiamento più comprensivo ed empatico, l’unico possibile in questo momento difficile per tutti”.
COSA MANCA DI PIU’? NOSTALGIA DI UN ABBRACCIO PER IL 42% DEI RAGAZZI
Al 42% manca poter abbracciare le persone care, mentre al 26,5% la possibilità di uscire di casa. Lo sport manca al 12,4% degli intervistati, al 10,6% non manca nulla, mentre l’8,5%, più di tutto, ha nostalgia della scuola.
SCUOLE CHIUSE: PREOCCUPAZIONE E ANSIA PER IL 56,5%
La scuola torna di continuo nelle riflessioni e negli sfoghi dei ragazzi. Se la notizia della loro chiusura all’inizio è stata accolta con euforia dal 26% degli studenti, il 43,4% di loro si è subito preoccupato, mentre al 13,2% l’evento ha provocato uno stato d’ansia. La chiusura ha lasciato indifferente il restante 17,4%.
QUARANTENA E DIDATTICA DIGITALE: MIGLIORA IL RAPPORTO CON I PROF PER IL 28% DEGLI STUDENTI
La quarantena – e di conseguenza la didattica digitale - ha contribuito a cambiare anche il rapporto con i professori. Secondo il 28% questo è cambiato in meglio, mentre per il 45% è rimasto uguale. Per il 27% invece è cambiato, ma in peggio: “Siamo tutti troppo stressati”.
PREOCCUPAZIONI ECONOMICHE PER IL 46,6% DEGLI STUDENTI
I ragazzi sono preoccupati per come e quanto potrà incidere l’emergenza sanitaria sulla condizione economica delle loro famiglie. Il 46,6% degli studenti è convinto che la quarantena peserà sulle finanze di casa, mentre il 30,9% ancora non sa dirlo. Su questo fronte è tranquillo solo il 22,5% dei ragazzi.
IL FUTURO? SOLO IL 10% E’ OTTIMISTA
Il tema più sentito è la situazione economica dell’Italia (29%), cui segue il timore che possa verificarsi una nuova emergenza sanitaria (20%). Il 17,7% è preoccupato dalla prospettiva del verificarsi di altre catastrofi dovute alla fragilità ambientale e, infine, torna la preoccupazione per la situazione economica della propria famiglia (12 %). L’8% teme nuove tensioni e divisioni tra i vari Paesi del mondo, mentre il restante 3,3% non ha particolari preoccupazioni. Solo il 10% si definisce ottimista: “Non sai che valore hanno le cose finché non le perdi”, scrive Giulia. “Fino a ieri non sapevo quanto bello fosse respirare senza aver paura di contrarre una malattia infettiva”.
DOPO IL COVID-19, PER IL 32,8% DOVREMO CONVIVERE CON UN SENSO DI PRECARIETA’, MA SAREMO PIU’ UNITI (24,6%)
Come cambieranno gli italiani dopo l’emergenza Covid-19? Per il 32,8% vivremo con un maggiore senso di precarietà, ma ci sentiremo più uniti (24,6%). Per l’11% dei ragazzi ci sarà una maggiore attenzione all’ambiente, mentre l’1,7% è convinto che ci saranno meno divisioni politiche. Pensa che non cambierà nulla e prevede un totale ritorno alla normalità il restante 29,9%.
COSA DA’ FIDUCIA AI RAGAZZI? PER IL 44,4% LA CAPACITA’ DI REAGIRE E LA SOLIDARIETA’ A CUI HANNO ASSISTITO
La fiducia ai ragazzi, in queste settimane, l’hanno data e la danno gli adulti con il loro buon esempio, attraverso la capacità di reagire a cui i ragazzi hanno assistito (22,6%) e la solidarietà tra gli italiani che è emersa in questo frangente (21,8%). Segue la collaborazione tra i diversi Paesi del mondo (18,5%) e la maggiore sensibilità nei confronti dell’ambiente (7,5%); (Altro per il restante 29,6%) .
“Sogno un’Italia che sia sempre come in questo periodo.... Unita e che si tiene per mano. Questa quarantena sta distruggendo molte anime, ma fa riscoprire noi stessi e chi ci circonda tutti i giorni”, ci ha scritto Francesca.