Come si distingue il complemento oggetto da quello di termine

Come distinguere il complemento oggetto e di termine nell'analisi logica: la guida ti illustra cosa sono e come riconoscerli con delle frasi esemplificative

Come si distingue il complemento oggetto da quello di termine
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Introduzione

Come si distingue il complemento oggetto da quello di termine
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L'analisi logica può risultare talvolta difficile, specialmente per chi è alle prime armi. Andiamo ad analizzare due tra i complementi più utilizzati e presenti negli esercizi di analisi logica, e ci soffermeremo sui metodi per riconoscerli velocemente e senza commettere errori. Tali complementi prendono il nome di complemento oggetto e complemento di termine: come distinguerli?

Il complemento oggetto

Il complemento oggetto rappresenta ciò su cui ricade direttamente l'azione del soggetto ed è introdotto dalla domanda "Chi? Che cosa?". Facciamo subito alcuni esempi:

  • L'arbitro espelle il giocatore. L'arbitro: soggetto. Espelle: predicato. (Chi?) - il giocatore: complemento oggetto.
  • La palla ha rotto il vetro. La palla: soggetto. Ha rotto: predicato. (Che cosa?) - il vetro: complemento oggetto.

Il complemento di termine

Il complemento di termine indica l'elemento (essere animato o cosa) verso il quale viene rivolta o ricade l'azione del predicato. Viene introdotto dalla domanda "A chi? A che cosa?". Analizziamo due frasi:

  • Il fumo nuoce alla salute. Il fumo: soggetto. Nuoce: predicato. (A che cosa?) - alla salute: complemento di termine.
  • La partita interessa agli sportivi. La partita: soggetto. Interessa: predicato. (A chi?) - agli sportivi: complemento di termine.

Complemento oggetto e complemento di termine

Analizziamo adesso alcune frasi che contengono entrambi i complementi, facendo attenzione alle domande che li introducono.

  • Sandra ha venduto i dischi alla sorella. Sandra: soggetto; ha venduto: predicato verbale; (Che cosa?) i dischi: complemento oggetto; (A chi?) alla sorella: complemento di termine.
  • Marco ha riferito i fatti al vigile. Marco: soggetto: ha riferito: predicato; (Che cosa?) i fatti: complemento oggetto; (A chi?) al vigile: complemento di termine.

Complemento oggetto e complemento di termine: analogie e differenze

Una delle differenze fondamentali tra il complemento oggetto e quello di termine è che il primo non è mai preceduto da preposizioni, mentre il secondo è introdotto dalla preposizione A, semplice o articolata. Entrambi i complementi possono essere costituiti da pronomi: anche in questo caso, per poterli distinguere, basta riconoscere la domanda dalla quale sono introdotti.

  • La mamma mi chiama. La mamma: soggetto; (Chi?) mi: complemento oggetto; chiama: predicato.
    Questa frase possiamo riscriverla come: La mamma chiama te. La mamma: soggetto; chiama: predicato; (Chi?) te: complemento oggetto.
  • Gli abbiamo regalato i giochi. (A chi?) Gli: complemento di termine; abbiamo regalato: predicato verbale; i giochi: complemento oggetto.
    Questa frase possiamo riscriverla come: Abbiamo regalato a lui i giochi. Abbiamo regalato: predicato; (A chi?) a lui: complemento di termine; i giochi: complemento oggetto.

Consigli

Non dimenticare mai:

  • porsi sempre le domande "Chi? Che cosa" oppure "A chi? A che cosa?". Nel primo caso siamo in presenza del complemento oggetto, nel secondo caso del complemento di termine.

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