Come scrivere un buon report in inglese

Come si fa un report in inglese? Struttura, regole, consigli ed esempi per scrivere questo tipo di testo, dall'introduzione alle conclusioni

Come scrivere un buon report in inglese
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Introduzione

Come si scrive un report in inglese
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Che sia per lavoro, per la scuola o per ottenere una certificazione della lingua, scrivere un buon report in inglese è importante.

Un report è un testo, una recensione di un evento comprensiva, se necessario, di un'analisi dei dati con i relativi diagrammi.

Naturalmente le difficoltà maggiori si riscontrano, per chi non conosce perfettamente la lingua, nella stesura in inglese, e se si frequentano dei corsi, come il "First Certificate of English" (FCE), dovete imparare a scrivere un report non solo corretto dal punto di vista grammaticale ma anche nella struttura.

Vediamo insieme come si fa un report in lingua inglese. Purtroppo, questa lingua ha delle strutture che possono confondere chi non la conosce a fondo e spesso ci si trova ingannati dai false friends anche nelle modalità di redazione di un testo complesso.

Proprietà di linguaggio

Il linguaggio è la prima cosa su cui soffermarci. Ormai le strutture dell'inglese sono in parte entrate anche nella lingua italiana e spesso mutuiamo costrutti linguistici che non ci sono propri.

Nella redazione di un report si prevede un linguaggio specifico e formale ed in alcuni casi strettamente tecnico.

Il principale errore che facciamo noi italiani quando ci approcciamo alla lingua inglese è la tendenza ad utilizzare delle frasi complesse o dei periodi troppo lunghi.

In inglese viene premiata la brevità delle frasi e la presenza di termini ridondanti in frasi vicine non è considerata strettamente sconveniente.

Cercate quindi di esprimervi chiaramente e di delineare accuratamente l'argomento che intendete trattare con poche parole. Potete usare i cosiddetti "linking words", ovvero parole chiave che collegano due periodi o due concetti, che vi permetteranno di organizzare in modo più sistematico il testo.

Se dovete approfondire un concetto appena citato, non usate le subordinate come in italiano, ma una frase successiva che sia chiarificatrice e che funga da ponte per proseguire.

Il lettore dovrà potersi fermare a riflettere molto spesso e sentirsi libero di saltare le frasi se non i paragrafi che non gli interessano, quindi, è importante adottar un formato adatto allo scopo.

Struttura del report

Per quanto riguarda la struttura del report, ci sono delle regole da seguire. L'inizio del testo è l'abstract, cioè una sorta di introduzione.

Poche parole chiave che diano una carrellata rapida per il lettore che deve capire sin da subito se l'argomento gli interessa o no. Quattro o cinque righe, non di più.

Nell'abstract non si deve assolutamente scendere nel minimo dettaglio. Assolutamente da evitare i giri di parole come "this report details on..." perché è ovvio che il report parla di qualcosa.

Successivamente si deve aggiungere il corpo del report ed infine le conclusioni.

Anche le conclusioni devono essere brevi e concise, ma fornire i dati chiave per il lettore che non sempre sarà interessato a tutto il contenuto ma vorrà arrivare al sodo. Il corpo del testo è deputato a tutto il resto.

Corpo del testo

Dopo l'abstract si redigono i paragrafi, distanziati di almeno un rigo l'uno dall'altro e tutti con un titolo specifico, che deve chiarire in poche parole il tema affrontato.

Procedete quindi nella definizione delle varie categorie e nella suddivisione delle sezioni di cui sarà composto il report; uno schema può aiutarvi ad avere un quadro chiaro di come sarà il report a lavoro ultimato.

Essendo una recensione, ci si aspetta di trovare sia gli aspetti positivi che negativi dell'evento preso in esame e, se viene richiesto, dei suggerimenti e consigli per migliorarlo in futuro; a questo scopo è possibile adoperare frasi della forma "I/we suggest/recomend/propose that we (o un qualsivoglia soggetto) should" (consiglio/propongo/raccomando che noi dovremmo).

Nel corpo del testo si seguono le stesse regole che valgono per il resto. Frasi corte, niente subordinate a meno che non sia indispensabile. Parole corte, tranne ovviamente quelle che pertengono al gergo tecnico.

Il report non è un romanzo o una lettura di piacere, deve essere quindi accessibile anche a persone che non parlano inglese come prima lingua e che di conseguenza conosceranno moto bene tutti i termini chiave e tecnici, ma si perdono facilmente nelle frasi sottili ed allusive, anche perché vige la regola del "lost in translation", per la quale solo le frasi dirette con un significato incontrovertibile sono traducibili.

Revisione del report

La revisione, o proofreading, è d'obbligo per un testo redatto non in madrelingua. Tutte le frasi che suonano italiane e tradotte all'impronta sono da decurtare e sostituire con le versioni inglesi lineari.

Se si deve scegliere fra un punto e virgola e una ripetizione di un soggetto dopo un punto la seconda opzione vince sempre.

Scorciare le locuzioni, approfittando delle strutture della lingua inglese e dalla possibilità di utilizzare il trattino per unire le parole.

Evitare le parentesi non necessarie e preferire le note in calce. Se necessario riportate sempre la bibliografia e le fonti in una nota dopo le conclusioni, in modo tale che quanto scritto nel report possa essere integrato da un futuro utente.

Consigli

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