Come scegliere lo psicologo giusto: 4 consigli pratici

Come scegliere lo psicologo più adatto alle proprie esigenze? Scoprilo in questa guida, attraverso 4 semplici consigli.

Come scegliere lo psicologo giusto: 4 consigli pratici
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Psicologo, istruzioni per l'uso

La necessità e l’apertura culturale rispetto all’intraprendere un percorso psicologico stanno aumentando negli ultimi anni. Rimane però il dubbio legato alla scelta del professionista più adatto a noi.

Cosa differenzia gli psicologi tra loro

Chi si approccia alla terapia psicologica per la prima volta, spesso non è consapevole della varietà di caratteristiche che differenziano gli psicologici gli uni dagli altri. In particolare, ci sono due parametri principali che definiscono delle sotto-categorie di professionisti:

  • la specializzazione: questa indica l’ambito di lavoro, per dirla in termini medici, è rappresentata dai “reparti”. Infatti, anche per quanto riguarda la psicologia esiste un ventaglio di problematiche e necessità ampissimo, che rende impossibile al singolo psicologo essere competente in ognuna di queste aree. Il singolo professionista infatti deve essere sufficientemente formato da riconoscere in quale “reparto” indirizzare il paziente, ma non necessariamente deve sapere come occuparsene in modo approfondito. Tra le aree più comuni ritroviamo ad esempio quella dei disturbi dell’umore, dei disturbi d’ansia, dei disturbi alimentari, delle dipendenze e dei disturbi di personalità.
  • l'approccio: questo parametro indica quali strumenti e modalità il professionista utilizza per l’intervento, quali sono le teorie ed i modelli a cui fa riferimento. Il mondo della psicoterapia infatti presenta diversi approcci, alcuni dei quali si differenziano notevolmente tra di loro. Tra i più comuni individuiamo ad esempio la psicanalisi, la CBT o la sistemico-relazionale. Ognuno di questi approcci propone degli interventi differenti, più o meno pratici, alcuni più
    basati sulla parola e altri sull’esperienza.

Come scegliere lo psicologo giusto per le proprie esigenze

Come abbiamo visto, la quantità e varietà di professionisti può essere molto vasta e creare confusione in chi si approccia alla scelta. Prima di andare nel panico è necessario tenere a mente due aspetti importanti:

  • se non trovate il professionista giusto al primo colpo, non c’è un obbligo di permanenza: siete liberi di cambiare quando volete;
  • in caso di “incompatibilità” sta anche al professionista stesso riconoscere il problema e indirizzarvi verso un collega più adeguato. Fatte queste premesse, durante la ricerca dello psicologo adatto a voi, ci sono 4 aspetti che possono guidarvi e orientarvi:
  1. L’anagrafica del professionista: per alcune persone potrebbe non fare alcuna differenza, ma è utile chiedersi quale genere e fascia d’età si preferisca, per poter effettuare una prima scrematura;
  2. Online o in presenza: data la parità di efficacia (eccetto per situazioni molto gravi), sta alla preferenza soggettiva e alle necessità del singolo decidere la modalità che più si predilige;
  3. Specializzazione e approccio: certamente è compito del terapeuta capire se sia o meno adatto alla situazione specifica, ma avere a mente questi parametri può essere utile per escludere una buona fetta di possibilità. Oltre ai gusti personali è possibile anche consultare le linee guida per comprendere quale approccio sia più indicato per il trattamento del problema presentato.
  4. Percezione a pelle: le ultime ricerche ci dicono che la relazione terapeutica è il fattore che più influenza il trattamento. Per questo motivo è necessario tenere in considerazione sensazioni e percezioni di comfort e sicurezza nella scelta del professionista.

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