Pronomi: cosa sono e come si riconoscono
Come si riconoscono i pronomi della lingua italiana? In questa guida ti illustriamo i tipi di pronomi e come imparare a individuarli in una frase con esempi
Indice
Introduzione ai pronomi
Presto o tardi arriva per tutti il momento di affrontare i pronomi, fondamentali elementi della grammatica italiana. Nonostante l'acquisizione strutturale e mnemonica dei pronomi possa sembrare ardua, quest'ultimi sono presenti nelle nostre conversazioni quotidiane.
Il pronome è la parte variabile del discorso, nel senso che può cambiare, essere sostituita, sostituire o persino sottintesa – che può essere utilizzata al posto di altre particelle grammaticali, come un nome, un verbo, un altro pronome, un aggettivo o un'intera frase.
In italiano, ci sono diversi tipi di pronomi, quali: il pronome personale, il pronome possessivo, il pronome dimostrativo, il pronome indefinito, il pronome esclamativo, il pronome interrogativo e per concludere il pronome relativo.
Nella seguente guida, passo dopo passo, ne elencheremo le caratteristiche per aiutarvi a riconoscere tutti i pronomi della lingua italiana.
Pronomi personali
I pronomi personali sono i più utilizzati nella lingua italiana. Si chiamano così perché si riferiscono alle persone relative al verbo della frase, ossia colui che agisce o viene agito.
Spesso vengono utilizzati per sostituire nomi propri.
Ad esempio: Lui (pronome personale) è andato al mare invece di Marco (nome proprio) è andato al mare.
I pronomi personali sono variabili nelle persone e nel numero.
Nella frase cambiano a seconda della funzione e possono avere funzione di: soggetto (Io studio la lingua italiana - "Io" è pronome personale, 1° persona singolare, con funzione di soggetto) o di oggetto (Mi vuoi bene? - "Mi" è pronome personale, 1° persona singolare, con funzione di complemento).
I pronomi personali con funzione di soggetto sono i seguenti: io, tu, lui/lei, egli, ella, esso, noi, voi, loro, esse, essi.
I pronomi personali con funzione di oggetto sono, nella forma tonica: me, te, lui, esso, lei, essa, egli, ella, noi, loro, sè (stessi), sè (stesse), essi, esse.
Questi pronomi sono spesso sottintesi nel linguaggio parlato, infatti possono essere sottintesi, perché la persona è già evidente dalla desinenza del verbo.
Ad esempio, nella frase "Sono andati" è sottinteso che il pronome sia “Loro”.
Pronomi possessivi
Riconoscere i pronomi possessivi è abbastanza facile. Solitamente sono preceduti dall'articolo o dalla preposizione e indicano l'appartenenza.
Ossia l'oggetto posseduto e contemporaneamente il possessore. Tuttavia c'è un tranello nel quale è facile cadere per quanto riguarda i possessivi, infatti quest'ultimi hanno le stesse forme degli aggettivi.
Per riconoscerli è semplice: basta assicurarsi che dopo il pronome non ci sia un nome.
Ad esempio: "Questa è casa mia, non la sua". "Mia" in questo caso è aggettivo e "sua" pronome.
I pronomi in questo caso invece di essere accompagnati da un nome ne fanno le veci. È importante ricordare che mentre l'aggettivo possessivo in alcuni casi può fare a meno dell'articolo, il pronome possessivo la maggior parte delle volte è preceduto dall'articolo, soprattutto quando si vuol far rilevare un contrasto e quando il pronome ha valore di sostantivo.
I pronomi possessivi sono i seguenti: mio, tuo, suo, nostro, vostro, loro, proprio, altrui.
Pronomi dimostrativi
Per riconoscere il pronome dimostrativo basta pensare alla sua funzione: ha lo scopo di determinare, appunto, le caratteristiche spaziali, temporali e discorsive del nome.
Per i dimostrativi vale la stessa regola dei pronomi possessivi, anche loro possono essere scambiati per aggettivi.
I pronomi dimostrativi sono: questo, questa, questi, queste, codesto, codesta, codesti, codeste, quello, quella, quelli, quelle, stesso, medesimo, tale, ciò, costui, costoro, colei, colui, coloro.
Pronomi indefiniti
I pronomi indefiniti sono molti e più difficili da riconoscere, in quanto le loro forme spesso coincidono con quelle degli aggettivi corrispondenti. Inoltre, i pronomi indefiniti possono fungere anche da sostantivo e questo li rende ancor più difficili da stanare.
Tuttavia, anche in questo caso vale la regola precedente. I pronomi indefiniti indicano in modo generico la quantità, pluralità e unità della persona, dell'animale, della cosa indicati dal nome che sostituiscono.
I pronomi indefiniti sono molti, appunto, cercheremo qui di elencarne alcuni: poco, tanto, altrettanto, molto, troppo, tutto, nessuno, alcuno, ciascuno, altro, certo, taluno, tale, alcuno, qualche, altrettanto, alquanto, nessuno, qualsiasi e così via.
Pronomi esclamativi e interrogativi
I pronomi esclamativi ed interrogativi hanno la stessa funzione, ma opposta. L'esclamativo serve per introdurre un'esclamazione e l'interrogativo per introdurre la domanda.
Ad esempio: Chi è stato? Quanto tempo è passato!.
Sono pronomi esclamativi: Che! Quale! Quanto!
Sono pronomi interrogativi: Che? Chi? Quale? Quanto?
Pronomi relativi
Infine abbiamo il pronome relativo. Quest'ultimo generalmente sostituisce un nome mettendo in relazione due frasi.
Ad esempio: Ho parlato con Gianluca che mi ha detto di venire qui. Ovviamente quest'ultimi vengono utilizzati per evitare le ripetizioni.
Sono pronomi relativi: che, chi, il quale, la quale, le quali, i quali, cui.
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