Come funzionano gli ITS | Video

Orientamento: hai mai pensato di iscriverti a un Istituto Tecnico Superiore? In questo video Rosalia ci spiega come funzionano gli ITS

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COME FUNZIONANO GLI ITS

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Fonte: redazione

Se ti dicessimo che esistono dei corsi di formazione post diploma che hanno un tasso di occupazione di oltre l’80%, che cosa diresti?

Dopo il diploma non è obbligatorio iscriversi all’università. Ci sono tante altre possibilità: se sei appassionato di arte, musica, danza…puoi scegliere i corsi AFAM. Se le lingue e le culture straniere sono il tuo forte, potresti tentare la strada della traduzione con le Scuole Superiori per Mediatori Linguistici. Se invece hai un’intelligenza pratica, se ti piace affondare le mani in quello che studi, se consideri l’università una formazione troppo teorica, il percorso giusto per te potrebbe essere quello ITS. Un percorso teorico-pratico che prevede una parte di studio e una di tirocinio in azienda. La porta d’ingresso al mondo del lavoro, insomma.

Gli ITS hanno un’altissima percentuale di placement: in parole povere… chi esce da un ITS trova subito lavoro. Perché? Beh, perché nei due anni di corso che un ITS prevede, circa 800 ore sono dedicate allo stage. Questo tipo di istituti, che oggi si chiamano Fondazioni, possono infatti contare su una fittissima rete di aziende partner, che non solo aiutano i docenti a sviluppare programmi e lezioni sempre aggiornati, ma selezionano i talenti direttamente a scuola. Nella pratica: se frequenti un ITS, è probabile che a farti lezione in aula sia proprio il referente dell’azienda per cui andrai a lavorare. Ecco perché lo stage è così importante: perché è un modo per farti conoscere, sviluppare un contatto futuro e gettare le basi per un’assunzione.

Ma per fare un ITS devi per forza avere delle competenze tecniche? Devi per forza aver frequentato un Istituto tecnico, insomma? Sì e no. Ci sono degli ITS che, se vieni da un indirizzo diverso da quello di destinazione – che so, se ti iscrivi a Meccatronica ma hai studiato all’alberghiero – mettono a disposizione dei corsi di riallineamento perché tu possa rimetterti in pari. Altri, invece, possono essere frequentati da tutti, perché le lezioni partono da zero. Quello che importa è frequentare, studiare, interagire e farsi notare.

L’ITS dura due anni, dicevamo. In aula farai lezione teorica, laboratori pratici e project work con gli altri compagni della tua classe. In azienda, invece, metterai in pratica tutto quello che hai studiato, in modo che non resti nella teoria. Ci sono degli ITS che ti permettono persino di svolgere gli stage in Erasmus. 

Gli ITS possono anche aggiungere alla loro offerta formativa un terzo anno: questo serve, nel caso volessi, a conseguire una laurea triennale, integrando i crediti e gli esami che ti servono. Ci sono ITS per tutti gusti: marketing, moda, turismo, meccanica, edilizia sostenibile, nautica…insomma, ce n’è per tutti i gusti.

Per saperne di più sui corsi delle singole aree e sui profili lavorativi relativi ai vari tipi di Istituti Tecnici Superiori puoi seguire il nostro speciale o approfondire i singoli istituti:

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