Come formare il superlativo in latino
Come si forma il grado superlativo in latino: le differenze con l'italiano e le particolarità nella formazione dei superlativi con esempi
Indice
Introduzione
Generalmente gli aggettivi che determinano una qualità del nome cui si riferiscono si dicono qualificativi.
Essi possono essere di tre gradi (cioè la misura in cui tale qualità è presente nella persona o cosa indicata dall'aggettivo):
- grado positivo: esprime semplicemente la qualità del nome. Es: "Anna è simpatica";
- grado comparativo: esprime il confronto fra due termini. Il primo termine possiede un grado maggiore, uguale o minore rispetto al secondo. Es: "Anna è più alta di Chiara";
- grado superlativo, che può essere di due tipi: assoluto, quando esprime il grado più elevato di una qualità, tale da non avere paragone (es: "Luca è bellissimo"); relativo, quando esprime il massimo grado di una qualità posseduta da una persona o da una cosa in relazione a tutti gli altri termini di confronto (es: "Luca è il più bello della sua classe").
In latino, il superlativo viene composto in maniera diversa a seconda della desinenza dell'aggettivo. Vediamo in seguito come formare l'aggettivo superlativo in lingua latina.
Formazione del superlativo relativo e assoluto
In latino, a differenza dell'italiano, si ha un'unica forma per esprimere il superlativo relativo e assoluto.
Questo si compone aggiungendo alla radice dell'aggettivo il suffisso -issimus, -issima, -issimum. Ad esempio, partendo dall'aggettivo clarus, -i, avremo clar-issimus, clar-issima, clar-issimum.
Esempio: "Caesar clarissimus est" = "Cesare è famosissimo".
Il superlativo relativo viene espresso con il genitivo o e, ex + ablativo. Es: "Caesar facondissimus amicorum/ex amicis est" = "Cesare è il più eloquente fra gli amici".
Particolarità: -errimus, -a, -um
Gli aggettivi che hanno il nominativo in -er (ad esempio "pulcher"= bello) formano il comparativo regolarmente, cioè aggiungendo -ior e -ius al tema della parola, ma hanno il superlativo in -errimus (maschile), -errima (femminile), -errimum (neutro), ottenuto cioè aggiungendo al nominativo singolare le terminazioni -rimus, -a, -um (in questo caso con raddoppio dell'ultima consonante).
Per quanto riguarda l'esempio sopracitato il superlativo sarà "pulcherrimus, pulcherrima, -pulcherrimum".
Particolarità: -illimus, -a, -um
In lingua latina esistono sei aggettivi che hanno il nominativo singolare in -ilis e formano il superlativo in -illimus, -illima, -illimum, ottenuto aggiungendo al tema le terminazioni -limus, -a, -um. Questi sei aggettivi sono:
- facilis = facil-limus, -a, -um;
- difficilis = difficil-limus, -a, -um;
- similis = simil-limus, -a, -um;
- dissimilis = dissimil-limus, -a, -um;
- humilis = humil-limus, -a, -um;
- gracilis = gracil-limus, -a, -um.
Particolarità: -dicus, -ficus, -volus
Gli aggettivi composti in -dicus, -ficus e -volus formano il superlativo in -entissimus, -a, -um. Fanno parte di questo gruppo gli aggettivi:
- male-dicus = maledic-entissimus, -a, -um;
- magni-ficus = magnific-entissimus, -a, -um;
- bene-volus = benevol-entissimus, -a, -um.
Ricordiamo inoltre che gli aggettivi uscenti in -ius, -eus, -uus non hanno una forma propria di superlativo ma viene composto premettendo all'aggettivo positivo l'avverbio "maxime".
Per esempio: dubius = maxime dubius, -a, um; idoneus = maxime idoneus, -a, -um.
Particolarità: tema diverso dall'aggettivo base
Esistono alcuni comparativi e superlativi formati con un tema diverso da quello base. Presentano questa particolarità gli aggettivi:
- bonus - melior/melius - optimus;
- malus - peior/peius - pessimus;
- parvus - minor/minus - minimus;
- magnus - maior/maius - maximus;
- multus - plus – plurimus.
Da queste forme di comparativi e superlativi deriveranno poi le corrispondenti forme italiane "migliore" e "ottimo", "peggiore" e "pessimo" ecc.
È consigliabile esercitarsi molto per tenere bene a mente tutti i casi descritti ed evitare errori!
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