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Ingegnere: una figura che non passa mai di moda
La laurea in Ingegneria garantisce numerosi sbocchi lavorativi, grazie anche alla versatilità di una professione che, un tempo confinata soltanto alla costruzione di opere civili, stradali, idrauliche e militari, ha saputo evolversi parallelamente allo sviluppo della società, fino a coinvolgere, più di recente, il settore della tecnologia, il mondo dei Big Data e il machine learning. Diventare ingegneri, insomma, resta ancor oggi il “porto sicuro” per entrare rapidamente nel mercato del lavoro e accedere alle molteplici opportunità occupazionali.
Ma chi è l’ingegnere? E come si diventa ingegneri? In poche battute, con questo termine si identifica quel professionista che progetta, realizza e gestisce dispositivi, strutture, impianti e software. Come vedremo meglio appresso, per esercitare questa professione è necessario conseguire un titolo di studio, che può essere “modellato” in base alle proprie aspirazioni e interessi, ma è pure fondamentale aggiornarsi continuamente, perché il suo raggio d’azione è spesso influenzato da processi e regolamenti in perenne evoluzione (nuove leggi, nuove tecnologie, e via discorrendo). Inoltre, esiste un esame di Stato il cui superamento consente all’ingegnere di iscriversi in un apposito albo professionale.
Tipi di ingegnere: le figure "classiche"
Come si è detto, non è possibile declinare questa professione al singolare, poiché ci sono diversi tipi di ingegneri, tanti quanti sono i rami in cui egli opera. A ciascun settore corrisponde una competenza specifica, che si mescola con alcune caratteristiche intrinseche o traversali che devono contraddistinguere l’attività di questo professionista, come il problem solving, le doti di leadership, la propensione al team working, l’organizzazione e la gestione, l’attitudine al cambiamento e alla formazione continua.
Tra le figure classiche di ingegnere figurano senz’altro:
- Ingegnere civile: opera nel campo dell’edilizia ed elabora progetto edilizi sotto il coordinamento con altri tecnici specializzati;
- Ingegnere ambientale: si occupa dello sviluppo, pianificazione, progettazione e monitoraggio del territorio. Il suo campo di azione è tradizionalmente legato ad aree caratterizzate da dissesto idrogeologico, aree a rischio sismico, soggette a esondazioni o erosione costiera;
- Ingegnere elettronico: è colui che progetta componenti, sistemi e processi, conduce esperimenti e analizza dati che favoriscono lo sviluppo di aree o settori aziendali;
- Ingegnere informatico: progetta programmi appositi a favore di società, centri di ricerca e sviluppo, pubbliche amministrazioni, enti;
- Ingegnere meccanico: si occupa di promuovere, ideare e mettere a punto sistemi e progetti ideati precedentemente su carta, scegliendo materiali e procedimenti da adottare per trasformare l’idea in pratica;
- Ingegnere navale: si muove in un settore specifico quale è quello della produzione navale, realizzando elementi e complessi tipici del settore e offrendo supporto e certificazione;
- Ingegnere aerospaziale: progetta settori di aerodinamica, sistemi e impianti aerospaziali
- Ingegnere gestionale: è colui che progetta, valuta e analizza tutti i processi complessi di un'azienda;
- Ingegnere chimico: svolge attività di ricerca e sviluppo, controllo, sicurezza e tutela ambientale di impianti, sistemi e servizi industriali, trasformando le materie prime in prodotti di uso quotidiano;
- Ingegnere delle telecomunicazioni: analizza i sistemi di trasmissione analogici e digitali e si occupa di gestire reti wireless o cablate per la trasmissione di dati.
Queste figure canoniche hanno in comune il fatto che i percorsi di studio rientrano nei programmi educativi di un'unica facoltà: si tratta infatti di Corsi di Laurea in Ingegneria.
Sì, perché altre tipologie di ingegnere, invece, necessitano di seguire differenti iter formativi.
I "nuovi" ingegneri
Coerentemente con lo sviluppo della società e l’affermarsi di nuove tecnologie, la professione di ingegnere è entrata a pieno titolo in settori un po’ più di “nicchia” ma non per questo meno diffusi:
- Ingegnere biomedico: è colui che progetta strumenti medicali e di diagnostica utilizzati in campo medico
- Ingegnere robotico: opera nel campo dell’automazione e si occupa di realizzare robot, sempre più presenti nei contesti produttivi, sviluppando sistemi hardware e software all’interno delle industrie;
- Ingegnere AI: simula ambenti e processi di lavoro, favorisce la comunicazione fra team distanti fra loro e permette di visualizzare oggetti sperimentali in laboratori totalmente digitali, operando nel campo dell’AI e della realtà virtuale e aumentata. Questa figura è molto indicata per chi decide di seguire un corso di laurea in Intelligenza Artificiale;
- Ingegnere della sensoristica: si occupa di progettare i sistemi di precisione dislocati in qualunque parte della nostra quotidianità, come le automobili dotate dei sistemi di guida assistita, gli smartphone, i computer e persino i sensori usati in ambito biomedicale;
- Ingegnere specializzato in machine learning: sviluppa algoritmi, software e sensori che consentono alle macchine di apprendere processi e correggere errori;
- Ingegnere energetico: perseguendo l'obiettivo di ridurre l'impatto ambientale e favorire il risparmio energetico, provvede allo sviluppo di nuove metodologie per l’uso di energia, occupandosi anche di come trasportare l'energia e come usarla nelle varie forme.
Questi corsi di laurea sono per lo più collegate agli studi in Biologia, Medicina, Fisica, Chimica, Geologia, Matematica o Informatica.
Ingegnere: iter formativo
La molteplicità di figure va di pari passo con i numerosi corsi di laurea, triennali e magistrali, che consentono alla persona di sviluppare competenze mirate per diventare ingegnere nel settore dedicato. È consigliato completare la laurea triennale con un percorso di studi più specifico che possa permettere allo studente di inserirsi più agevolmente nel mercato del lavoro: conseguendo la laurea magistrale, si potrà, quindi, completare le proprie conoscenze, magari sfruttando i propri interessi. È altresì importante prestare tirocinio presso aziende per mettere in pratica le conoscenze acquisite durante il percorso di studi.
Ingegnere: abilitazione ed esame
Per esercitare la professione occorre essere iscritti all’Albo degli ingegneri, suddiviso in due specifiche sezioni:
- Sezione A, rivolta a chi possiede una laurea specialistica di secondo livello o magistrale, e laureati di ordinamenti precedenti al Decreto Ministeriale 509/1999
- Sezione B, rivolta a chi possiede una laurea di primo livello o diploma universitario (laurea triennale)
Ci sono tre differenti sezioni di ingegneria per le quali abilitarsi: civile e ambientale; industriale; dell’informazione.
L’Esame di Stato prevede il sostenimento di due prove scritte (entrambi di durata pari a quattro ore), una prova orale e una prova pratica di progettazione. La prima prova scritta concerne le materie caratterizzanti il settore per il quale è richiesta l’iscrizione; la seconda prova scritta è relativa, invece, alle materie caratterizzanti la classe di laurea corrispondente al proprio percorso formativo specifico.
Infine, vi è una prova orale, che riguarda le materie oggetto delle prove scritte, e una prova pratica di progettazione (la cui durata è di otto ore), che fa riferimento alle materie caratterizzanti la classe di laurea più appropriata al percorso formativo del laureato in ingegneria.