Come concentrarsi per molte ore senza distrarsi
Come concentrarsi per molte ore - nello studio, nel lavoro e in qualsiasi altra attività - senza distrarsi? Ecco un vademecum in 4 step che punta su organizzazione, lavoro profondo e flow.
Indice
La concentrazione si impara
Sapevi che la concentrazione è un superpotere che tutti possono acquisire? I passaggi per lavorare su concentrazione e lavoro profondo sono 4. Da dove cominciare? Ecco gli step.
Concentrati su una sola cosa alla volta
Il multitasking, se da un lato viene elogiato perché porta le persone – apparentemente - a riuscire a fare tante cose nello stesso tempo, dall’altro non porta ad un reale lavoro profondo, ad una vera efficienza su nessuna di queste cose. Per essere fatti bene, i diversi compiti richiedono un’attenzione che non deve essere lunghissima ma esclusiva nel poco o tanto tempo che si deciderà di dedicare a questa attività. E’ necessario comunicare al cervello su quale attività dovrà focalizzarsi. Questo non significa dover ridimensionare i propri obiettivi ma affrontarne uno alla volta, dedicando a questo tutte le nostre energie.
Quindi una volta individuato l’obiettivo generale, dobbiamo focalizzarci su tutti gli step presenti all’interno di quell’obiettivo e affrontarne uno alla volta. In ogni sessione di lavoro profondo, dunque, dovremo concentrarci su ciascuno di questi piccoli step. Portarne a termine il primo, darà l’entusiasmo e lo slancio per ‘’attaccare’’ lo step successivo.
E’ importante festeggiare ciascuno di questi piccoli successi e premiarsi con una piccola pausa, un caffè, uno spuntino o qualunque cosa sia gratificante per noi. Ricapitolando:
- Individuare l'obiettivo principale, da suddividere in piccoli step;
- Affrontare uno step alla volta, gratificandosi al raggiungimento di ciascuno;
Pianificare i blocchi di lavoro profondo
E’ necessario individuare il quando andremo a fare una determinata cosa e segnare questa attività in un’agenda o in un calendar. Programmare, ad esempio, quando studiare, quando ci metteremo sui libri decidendo di dedicare a questa attività qualche ora. Stare in quell’attività con la prospettiva di avere del tempo davanti a se’ ci consente di entrare nella condizione di flow, rilassatezza, insomma di riuscire a ‘’stare nel momento’’ trovando addirittura piacere in quello che si fa. L’ideale è pianificare i blocchi di lavoro profondo in quei momenti della giornata durante i quali, il cervello, ha più energia: può essere il mattino presto oppure la sera. Ognuno deve individuare qual è il suo momento di massima produttività.
Proteggere la nostra concentrazione
A questo punto è necessario proteggere la nostra concentrazione e per farlo è necessario eliminare le distrazioni. In che modo?
- Allontanando il cellulare da se’ o sganciarlo da internet. Lasciate attiva solo la linea telefonica qualora qualcuno avesse l’urgenza di contattarvi.
- Scegliere un luogo senza distrazioni, ad esempio una stanza senza tecnologia.
- Procurarsi tutto quello che può servire durante la sessione di studio per evitare di distrarsi: procuratevi dell’acqua, penne…insomma tutto quello che servirà nelle ore di flow ed evitare di interrompere la concentrazione profonda.
- Proteggere la concentrazione dai nostri stessi pensieri che spesso diventano la nostra distrazione più grande. Liberarsi dei nostri pensieri è la cosa più difficile ed un modo efficace per farlo è scriverli su un foglio accanto a se’, spostando il pensiero dal cervello alla carta. Provate!
Trasformare la concentrazione in uno stile di vita equilibrato
La concentrazione può diventare uno stile di vita attraverso scelte consapevoli. Non dobbiamo lavorare o studiare sempre ma dobbiamo e possiamo imparare a lavorare meglio. Le pause – amici, sport, lettura ecc… - sono indispensabili per ricaricare il cervello e affrontare nuove sessioni di lavoro profondo.Il lavoro profondo, la capacità di concentrarsi e rendere produttiva qualunque cosa si stia facendo, è il nuovo super potere di oggi: ovvero la capacità di arginare le 1.000 – e il più delle volte inutili – distrazioni che ci rendono poco efficaci nelle cose che facciamo.
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