Rientro a scuola: scopri come affrontare lo studio. I consigli della psicologa

La pianificazione è la carta vincente per superare una prova o un esame: i consigli della psicologa Eleonora Manna per affrontare lo studio in vista del rientro a scuola

Rientro a scuola: scopri come affrontare lo studio. I consigli della psicologa
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Rientro a scuola e organizzazione dello studio

Per i giovani studenti settembre può essere un mese traumatico: la sveglia tornerà a suonare presto la mattina, le lezioni ricominceranno e sembreranno ancora più lunghe di come le ricordavano. Il rientro a scuola può essere vissuto come uno stress non indifferente da tutti gli studenti, in particolare da quelli che entraranno all'ultimo anno delle superiori e dovranno confrontarsi anche con l'esame di Maturità. Per rendere il ritorno in classe meno traumatico e non rimanere indietro con il programma, ecco i consigli della psicologa Eleonora Manna su come affrontare e organizzare lo studio, a partire dal primo giorno di scuola.

Organizza la tua giornata di studio
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L’organizzazione dello studio è prioritaria per il superamento di una semplice prova o di un vero e proprio esame. E’ la prima tappa da affrontare, una vera e propria fase in cui tempi e contenuti devono essere ben suddivisi. Molto spesso si pensa che il momento più importante per un buono studio sia la lettura o la sintesi di ciò che si è studiato, ma in realtà è proprio il momento in cui tempi, spazi e ritmi di studio vengono programmati ad essere la fase fondamentale perché tutto avvenga nel migliore dei modi.

Come organizzare una giornata di studio

Se conosco come e quanto lo studio inciderà sul mio tempo libero e condizionerà le mie giornate, potrò infatti affrontare il tutto con l’umore più adatto. Sarà infatti capitato a tutti di pensare che avere poco tempo comporterà minor successo e maggior stress, poiché anche solo l’idea di non farcela a terminare il lavoro, è scoraggiante se non angosciante!

L'idea stessa di non farcela può essere scoraggiante!
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E’ sempre utile quindi avere tempo a sufficienza, tempo che dipenderà sostanzialmente da quante ore di studio in una giornata riuscirò a sostenere prima di sentirmi privo di forze se non a pezzi. In questo modo non mi ridurrò agli ultimi giorni portandomi dietro il vissuto di potenziale fallimento in agguato. L’ultima fase sarà dedicata al ripasso generale dei concetti più importanti e dovrà anche essere la fase meno faticosa e sostanzialmente più leggera se i concetti saranno stati ben compresi e sintetizzati.

Tabella di marcia per lo studio

Il primo passo perciò sarà quello di dividersi paragrafi e capitoli per la prima settimana di studio, o i primi giorni e a seguire fino alla fine del programma. Lo scopo sarà poi quello di creare direttamente dei primi schemi o sintesi che aiutino a comprendere meglio quali siano i concetti degni di essere sottolineati e memorizzati. I capitoli perciò dovranno a mano a mano trasformarsi in schemi semplificativi in cui i concetti sempre più chiari e semplici siano abbastanza sintetici da essere ricordati.

Utilizza le parole chiave per sintetizzare

Utilizza schemi e parole chiave
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Un metodo efficace coincide con l’utilizzo delle parole chiave, scelte rigorosamente da voi e possibilmente attinenti ai concetti da studiare. Per esempio: se dovrò in futuro essere in grado di ricordare un periodo storico specifico denso di avvenimenti e legato ad un personaggio storico, sarà utile scrivere il nome o l’appellativo del protagonista e con frecce o sottotitoli i fatti e gli eventi descritti con poche parole chiave semplici e chiare (Prima Guerra Mondiale, Prima opera, morte in battaglia, nascita figlio 1912….

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Schemi che aiutano a memorizzare

Perché è importante sintetizzare il più possibile? Perché questo, che è un vero e proprio metodo di studio, è un sistema che aiuta il nostro cervello a memorizzare i contenuti senza creare un sovraccarico di nozioni inutili che creerebbero solo interferenza. Più il materiale viene ben organizzato in sintesi e quindi ridotto, più sarà facile e veloce il recupero di questo.

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Questi schemi dunque andranno a riguardare più o meno tutto il programma previsto e saranno magari anche collocati accanto a delle figure (se previste nei libri di testo) che aiuteranno visivamente a memorizzare. Il nostro cervello infatti può memorizzare al 90% attraverso la memoria visiva e per questo può essere di aiuto un’immagine disegnata o riprodotta.

Cos'è e a cosa serve la mappa concettuale

Uno schema utile per la memorizzazione e il ripasso è la mappa concettuale. Essa è uno strumento grafico di tipo gerarchico che permette di evidenziare i concetti principali con quelli secondari e di delinearne la correlazione. In questo modo le informazioni corrono partendo dal concetto principale e i collegamenti danno modo di ricostruire il ragionamento. La mappa concettuale è utile in quanto, secondo molti studi, il cervello organizza le informazioni in gruppi. Questo strumento non solo è utilizzato dagli studenti ma spesso lo è anche dai professori per fornire - in maniera più semplificata -  le informazioni utili ai ragazzi.

Come affrontare lo studio: il ripasso

Inizierà dunque come fase successiva, la fase del ripasso, intendendo come ripasso il ripasso degli schemi e non dell’intero materiale originario. E’ assai più faticoso ripetere rileggendo a pappagallo ciò che è stato semplicemente sottolineato o solo letto in modo frettoloso, perché il cervello non ha potuto creare delle tracce mnestiche (ricordi) sufficientemente chiare dopo una sola lettura, mentre lo schema, visivamente più semplice da memorizzare e più lineare, già sarà stato in parte impresso visivamente nella mente. Usate anche matite colorate, evidenziatori, colori vivaci per sottolineare un concetto. La ripetizione sarà quindi a questo punto piuttosto veloce e più o meno impegnativa, tanto sarà più ricco di contenuti lo schema di riferimento.

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Per uno studio efficace ed una buona organizzazione del programma da ripassare, sono perciò bandite le lunghe riletture di tutti i paragrafi, con ripetizione dettagliata di ogni frase o di ogni periodo. Non dovrà quindi mai essere troppo stressante studiare, ma semplicemente dovrà essere trasformato in un qualcosa di semplice, lineare e facile da memorizzare.

Per alcune materie, come quelle letterarie o storiche sarà probabilmente più semplice procedere per schemi personalizzati, ma per quelle più tecniche e scientifiche gli schemi saranno in realtà già pronti, anche se potranno risultare magari più impegnativi da comprendere e più bisognosi di spiegazione da parte dell’insegnante.

Lo studio può essere un'esperienza piacevole e gratificante
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Quando abbiamo un libro da studiare il primo vissuto è spesso di scoraggiamento, ma questo dipende molo spesso dall’assenza di un metodo di studio. Ma lo studio stesso, in realtà,  può diventare, se ben organizzato, un’esperienza piacevole e gratificante e non soltanto un impegno gravoso; ciò dipenderà sostanzialmente dalla vostra capacità di prendervi il tempo necessario a creare le vostre preziose e utili sintesi.

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