Come accedere a un corso di laurea scientifico?

Una guida per comprendere come funziona l'accesso ad un corso di laurea scientifico. Quali sono i test d'ingresso da affrontare e come prepararsi al meglio

Come accedere a un corso di laurea scientifico?
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Scegliere un corso di laurea scientifico

Come accedere a un corso di laurea scientifico?
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Se sei ancora alle superiori o ti stai affacciando al mondo dell’università ti sarai sicuramente imbattutə nelle parole TOLC, CISIA, numero aperto, numero chiuso e così via… Oggi facciamo un po’ di chiarezza su come si accede ad un corso di laurea STEM, ovvero di ambito scientifico, tecnologico, ingegneristico e matematico.

Numero aperto o numero chiuso?

Per cominciare, i corsi di laurea si dividono in due categorie: a numero chiuso o programmato e a numero aperto. Nei corsi di laurea a numero chiuso c’è un numero fissato di studentə ammessə e la selezione si basa su un test di ammissione, come nel caso di medicina e professioni sanitarie. Per accedere ai corsi di laurea a numero aperto, invece, ti basterà superare un test di ingresso (normalmente il TOLC) che ha l’obiettivo di verificare le conoscenze in partenza. I corsi di laurea STEM in Italia sono generalmente a numero aperto e vi si accede con un TOLC.

I test TOLC

I TOLC si dividono in varie categorie a seconda dell’area che vanno a testare, ad esempio il TOLC-I per l’ingegneria, il TOLC-S per le scienze, il TOLC-B per biologia etc.
In generale, i TOLC servono a valutare le conoscenze di base che si dovrebbero aver acquisito alle superiori: equazioni di primo e secondo grado, trigonometria, meccanica newtoniana, comprensione del testo, bilanciamenti di reazioni chimiche di base e così via.

Come vedete ci sono domande a risposta multipla, per le quali si ottiene 1 punto per ogni risposta corretta, 0 punti per ogni risposta non data e 0.25 punti di penalità per ogni risposta errata.

Esempio TOLC S, matematica di base
Fonte: redazione

Sulla pagina di CISIA puoi facilmente trovare il programma specifico di ogni test, in modo da poterti preparare al meglio sugli argomenti richiesti. Il punteggio minimo che dovrai totalizzare dipende sia dal corso di laurea sia dall’ateneo scelto. Ad esempio, per studiare fisica alla Sapienza ti serviranno almeno 13/30 punti nella sezione “Matematica di base” e “Ragionamento e problemi”. Per capire quale test ti serve, in generale basta cercare sulla pagina del corso di laurea da te scelto.

Ma se non ottengo il punteggio minimo cosa succede?

Niente di tragico: puoi comunque immatricolarti, ma avrai un debito formativo che è facilmente rimediabile. In alcuni casi dovrai sostenere un esame di recupero, in altri casi vengono imposti dei vincoli su quali esami sostenere per primi. A fisica in Sapienza, ad esempio, puoi scegliere se affrontare la prova di recupero oppure sostenere come primo esame Geometria o Analisi, i corsi più matematici del primo anno.

Dopo aver colmato il debito formativo, la tua vita da matricola può procedere liscia e senza intoppi, esattamente come quella di chi il test lo ha passato al primo tentativo… quindi no, non sarai marchiato a vita, e anzi succede abbastanza spesso che il TOLC non esca al primo colpo, quindi non metterti addosso troppa pressione.

Quando sostenere i test?

Qualunque momento tra la quarta e la quinta superiore è l’ideale: la scadenza per presentare l’esito del test varia da ateneo a ateneo, ma in generale si aggira intorno alla fine di ottobre del tuo primo anno di università.

Puoi quindi scegliere con tutta calma la data che ti è più comoda per sostenere il test, e se lo desideri puoi anche ritentarlo più volte, tenendo presente che ogni tentativo costa 30 euro.

Come ci si prepara?

Per prepararti, ti consiglio di sfruttare le simulazioni online che trovi anche sul sito di CISIA: sono un ottimo modo per testare la tua preparazione, e per valutare quali sono gli argomenti che devi consolidare. Una volta ottenuti i risultati di una simulazione, annota gli errori che hai fatto, e ristudia in modo approfondito proprio quegli argomenti, basandoti sul programma del test. Dopodiché continua via via con altre simulazioni, finché non ottieni risultati soddisfacenti.

Per ristudiare gli argomenti che non ti sono chiari, puoi sfruttare i tantissimi video che trovi su canali YouTube come quello di Elia Bombardelli, oppure gli articoli di blog come YouMath o ChimicaOnline: pratici, diretti e didatticamente perfetti!

Ti consiglio anche di cimentarti negli esercizi svolti che propongono, provando a rifarli in solitario e poi confrontando la soluzione (anche sbirciando di tanto in tanto se qualcosa non torna). Oltre a questo, molti atenei organizzano dei pre-corsi gratuiti con l’obiettivo di preparare le future matricole al loro primo anno universitario, un’occasione di ripasso e approfondimento che ti consiglio di non perdere!

Le STEM sono (di solito) a numero aperto

La maggior parte dei corsi di laurea STEM sono a numero aperto, con alcune eccezioni.

Alcuni atenei, infatti, per propria scelta o per andare incontro alle proprie esigenze (come ad esempio un eccessivo numero di domande di iscrizione rispetto alla capacità fisica del corso di laurea) impongono una procedura di ammissione anche per i corsi normalmente a numero aperto, come avviene nel caso dell’Università di Bologna, che nella maggior parte dei casi stila delle graduatorie semplicemente sulla base dei punteggi TOLC. Potete trovare informazioni specifiche su questo tipo di casistiche direttamente sulle pagine del corso di laurea che vi interessa. Altri due esempi sono il Politecnico di Torino e quello di Milano, che hanno però dei veri e propri test a parte.

Scuole di eccellenza

Infine, esistono le cosiddette scuole di eccellenza, fondamentalmente dei collegi che offrono percorsi integrativi rispetto ad un corso di laurea standard e solitamente sono del tutto gratuite e includono vitto e alloggio.

Un esempio è la Scuola Normale, a cui si accede mediante un concorso scritto e successivamente orale: una volta ammessə risulterai sia studentə dell’Università di Pisa sia allievə della Scuola Normale, e questo implica una serie di obblighi e benefit. Ad esempio, non dovrai pagare le tasse universitarie e ti saranno garantiti vitto e alloggio nelle strutture della scuola, ma dovrai anche sostenere esami extra entro determinate tempistiche e mantenere una media molto elevata… Uno stile di vita che certo non fa per tutti, ma che senza dubbio può offrire moltissime opportunità. 

Alcuni esempi di altre scuole di eccellenza sono la Scuola Superiore Sant’Anna, la SISSA di Trieste o la IUSS di Pavia. Per l’accesso a ciascuna scuola ci sono dei test specifici, tendenzialmente molto competitivi: per capire di che si tratta, vi basta andare a cercare nelle pagine di ammissione delle singole scuole.

Alcune scuole e percorsi di eccellenza

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