Il Colosseo: storia e stile del simbolo dell’architettura romana
Indice
1Che cos'è il Colosseo?
Il Colosseo, in origine chiamato Anfiteatro Flavio, è un anfiteatro romano costruito sui modelli architettonici d’età imperiale. Edificato nel corso del I secolo durante il regno di Vespasiano (9-79 d.C.), oggi il Colosseo è considerato il più grande anfiteatro del mondo.
Il Colosseo sorge in una vasta area compresa tra il Celio, la Velia e il monte Oppio. Utilizzato anticamente per gli spettacoli pagani, simbolo dei fasti imperiali, il Colosseo ha attraversato numerose vicissitudini che lo hanno reso un simbolo celebre della civiltà romana e latina.
Il valore del Colosseo fu riconosciuto e celebrato dagli imperatori, dai papi, dai letterati e dagli artisti di tutte le epoche. Di grande interesse sono gli epigrammi celebrativi del Colosseo, scritti da Marco Valerio Marziale (38-104 d.C.) e raccolti nell’opera De Spectaculis.
2Storia antica
2.1Costruzione
Nominato imperatore nel 69 d.C., Vespasiano promosse una serie di lavori urbanistici che videro la costruzione di nuovi edifici, tra i quali il grande anfiteatro che sorgeva su un precedente laghetto della Domus Aurea. Nel 79 d.C. l’imperatore Tito (39-81 d.C.), figlio di Vespasiano, inaugurò l’Anfiteatro Flavio.
L’architetto del Colosseo utilizzò diversi materiali resistenti e di facile reperimento come il travertino, il tufo e il laterizio, adottando anche la calce e la pozzolana. L’anfiteatro fu finalmente concluso nell’ 80 d.C.
2.2Gli spettacoli pubblici
Gli spettacoli pubblici organizzati nel Colosseo erano patrocinati dagli imperatori. Gli uomini romani vivevano di panem et circenses, come ricorda Giovenale (I sec. d.C.) nelle Satire, e in questi momenti di svago si assisteva ai ludi gladiatori (lotte dei gladiatori), alle venationes (combattimenti tra animali) alle cacce e alle naumachie.
L’inaugurazione del Colosseo fu celebrata con 100 giorni di spettacoli pubblici voluti dall’imperatore Tito, durante i quali trovarono la morte moltissimi animali, schiavi e gladiatori.
3Medioevo
3.1Alto Medioevo
All’inizio del periodo medievale, il Colosseo si trovava in condizioni disastrose ma grazie all’intervento della Chiesa l’anfiteatro venne salvato dalla distruzione. Dall’XI al XII secolo l’edificio fu trasformato, al suo interno vennero ricavate delle cryptae, così che potesse accogliere abitazioni, magazzini, stalle per animali, depositi di attrezzature e attività commerciali.
Alla fine dell’XI secolo la famiglia Frangipane si insediò nel Colosseo, occupandolo. Dopo svariate vicissitudini su chi avrebbe dovuto occupare l’edificio, nel 1332 — in occasione dell’arrivo a Roma di Ludovico il Bavaro (1282-1347) — il Senato romano organizzò una caccia ai tori dentro l’Anfiteatro Flavio. Da quel momento il Colosseo fu riconsegnato al popolo.
3.2Basso Medioevo
Durante il periodo della cattività avignonese, la zona del Colosseo iniziò a popolarsi di malviventi. Il Senato affidò il controllo del monumento e dell’area alla Confraternita del SS. Salvatore ad Sancta Sanctorum che nel 1381 ricevette in dono un terzo del Colosseo.
Tra il 1333 e 1383 la Confraternita del SS. Salvatore finanziò la costruzione della chiesa di San Giacomo al Colosseo che fu demolita nel 1816. Restano pochissime testimonianze di questa chiesa ma, quasi sicuramente, fin dalla sua nascita ebbe un ruolo centrale nella vita religiosa.
3.3Tra devozione e abbandono
Nel XV secolo il Colosseo si trasformò in un luogo devozionale protetto dalla Confraternita del SS. Salvatore, fenomeno che culminò nel 1622 con l’intitolazione della cappella interna all’anfiteatro alla Madonna della Santissima Pietà. Nel frattempo, il materiale che crollava dalla struttura veniva impiegato per la costruzione di nuovi edifici.
In occasione dell’anno giubilare nel 1750, fu papa Benedetto XIV (1675-1758) a volere la costruzione di 14 edicole e di una grande croce nell’arena del Colosseo. Consacrato l’anfiteatro a simbolo dei martiri e della Passione di Cristo, si pose fine alla spoliazione dell’edificio.
Nel corso dell’Ottocento il Colosseo si presentava come un rudere immerso nel verde della campagna romana. Celebrato dalla cultura romantica per il suo valore antico, il Colosseo compare in numerose opere d’arte di quel periodo.
4Contemporaneità
4.1L'Ottocento
A seguito delle spoliazioni Napoleoniche e dell’intervento di Antonio Canova (1757-1822) nella restituzione delle opere d’arte, l’attenzione verso il patrimonio culturale si intensificò. I papi finanziarono per il Colosseo importanti restauri, come quelli attuati dagli architetti Raffaele Stern (1774-1820) e Giuseppe Valadier (1762-1839).
Papa Pio VII (1742-1823) commissionò il restauro della parte orientale del Colosseo a Raffaele Stern, dal 1806 al 1807: egli innalzò un grande sperone piramidale in mattoni con funzione di contrafforte, utile per contenere i cedimenti della struttura causati dai terremoti e dai movimenti del terreno. Questi lavori si conclusero nel 1820.
Dal 1823 al 1826 fu la volta di Giuseppe Valadier, incaricato da papa Leone XII (1760-1829) della costruzione di un secondo sperone nella parte occidentale del Colosseo. A differenza di Stern, Valadier ebbe più tempo per progettare il restauro e scelse di ricostruire in stile alcune delle arcate crollate.
4.2Attualità
Il Colosseo fa parte del Parco archeologico del Colosseo, un Istituto autonomo del MiBACT nato nel 2017 che comprende l’area del Foro Romano e del Palatino, la Domus Aurea, l’Arco di Costantino, l’Anfiteatro Flavio e la Meta Sudans nella valle del Colosseo. È tra i siti archeologici più visitati nel mondo.
A partire dal 1980 il Colosseo è stato inserito nella lista del Patrimonio dell’Umanità UNESCO.
5Caratteristiche del Colosseo
5.1Struttura
Le mura del Colosseo, alte circa 50 metri, sono caratterizzate da quattro fasce architettoniche di ordini di semi-colonne che si alternano agli archi. Il primo ordine è in stile dorico, il secondo è in ionico mentre il terzo e il quarto sono in stile corinzio. L’anello più alto e lontano dall’arena era riservato alla plebe mentre i ricchi sedevano più in basso.
La pianta del Colosseo ha una forma ellittica larga 156 metri e lunga 188 metri, al cui centro vi è una grande arena che veniva ricoperta di sabbia. Al di sotto dell’arena si conservano resti di depositi e corridoi dove si svolgevano tutte le attività utili agli spettacoli.
L’interno del Colosseo è suddiviso in lunghi corridoi curvi ricoperti da volte a botte che conducono alle scalinate. Composto da cinque livelli, l’anfiteatro aveva una capienza fino a novantamila persone. Inoltre, l’interno poteva essere riparato dalla presenza di un velarium composto da teli inchiodati alle travi.
5.2Decorazione
Il primo ordine di arcate era forse decorato dai ritratti scultorei dei personaggi più illustri dell’antica Roma. Il secondo e il terzo ordine di arcate ospitavano statue raffiguranti eroi e divinità pagane. Il quarto ordine era privo di ornamenti, poiché si trovavano le travi su cui erano infissi i teli del velarium.
L’interno era decorato da raffinati affreschi colorati raffiguranti divinità pagane e grottesche di cui oggi non restano tracce.