Codice di Hammurabi: storia, leggi e perché è importante

Inciso su una grande stele di diorite, il Codice di Hammurabi ha avuto un impatto unico sulla società e sul diritto. Scopriamo come e perché

Codice di Hammurabi: storia, leggi e perché è importante
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Codice di Hammurabi: storia, leggi e perché è importante

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3800 anni fa, nell’Antico Medio Oriente, precisamente in Mesopotamia, durante il regno del sesto re della prima dinastia di Babilonia, Hammurabi, fu promulgato uno dei più antichi codici di leggi scritte della storia dell’umanità. Parliamo ovviamente del codice di Hammurabi e dell’impatto incredibile che ebbe sullo sviluppo sia della civiltà babilonese, che dell’intero Oriente, arrivando a influenzare anche le comunità più remote. Andiamo a scoprire insieme l’affascinante storia del codice di Hammurabi, le sue leggi principali e il suo grande contributo allo sviluppo di norme sociali e comportamentali.

Chi era Hammurabi

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Prima di addentrarci nei meandri del codice di Hammurabi e nella sua particolare struttura, non possiamo non menzionare colui da cui il codice prende il nome. Si tratta del sesto sovrano della dinastia degli Amorrei, Hammurabi, il quale regnò in Babilonia all’incirca dal 1792 al 1750 a.C. Giovane successore del re Sin-muballit, suo padre, ebbe come obiettivo principale quello di espandere il regno babilonese che al tempo era una potenza di livello regionale.

Ci troviamo in Mesopotamia, una terra tra due fiumi (Tigri e Eufrate) con un’economia basata prettamente sull’agricoltura e con una struttura politica centralizzata che aveva il suo polo proprio nella città di Babilonia. In questo contesto, Hammurabi lavorò strategicamente per trasformare Babilonia in un grande stato territoriale moderno e in un centro di scambi commerciali di prim’ordine.

Le continue campagne militari indette per ampliare i confini, resero difficile concretizzare questo grande obiettivo, ma non impedirono al sovrano di mettere le basi per strutturare un sistema giuridico e comportamentale atto a garantire la stabilità dell’intero regno di Babilonia: il codice di Hammurabi.

Cosa è il codice di Hammurabi

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282 leggi scolpite su un enorme stele di pietra nera a forma di dito, il codice di Hammurabi si presenta così agli occhi degli archeologi francesi Gustave Jéquier e Jean-Vincent Scheil, coloro che nel 1901 ritrovarono lo straordinario reperto nell’acropoli di Susa. Il testo in lingua accadica cuneiforme, copre quasi completamente i 2,25 metri della stele, fatta eccezione per la parte superiore nella quale sono scolpiti il re Hammurabi in piedi che riceve la legge e Shamash, dio babilonese della giustizia, seduto.

Il testo scolpito su una roccia chiamata diorite, è diviso in 80 righe e 51 colonne e si compone di leggi relative sia a norme sociali che burocratiche e comportamentali. Si tratta del più antico e completo codice di leggi scritte dell’intera storia dell’umanità e di una testimonianza tangibile dell’enorme eredità della Babilonia nell’ambito del diritto e della giustizia.

Che cosa dice il Codice di Hammurabi

Attualmente conservato all’interno del museo del Louvre, a Parigi, il codice di Hammurabi, nonostante i suoi 3800 anni, presenta una visione della giustizia e dell’intera struttura giuridica decisamente avanzata per l’epoca, arrivando a trattare temi che vanno dal diritto penale al diritto costituzionale, dalle successioni al diritto matrimoniale. Norma principale è quella che vede nel re l’unico promulgatore di leggi giuste e l’unico possibile garante della giustizia all'interno del regno.

Suddiviso in articoli (altro dettaglio decisamente moderno per l’epoca), il codice di Hammurabi è strutturato in tre grandi parti:

  • Prologo
  • Sezione principale
  • Epilogo

Di queste tre sezioni, solo la sezione centrale presenta le 282 leggi dell’intero codice. Il prologo si apre con una parte dedicata alla teologia e continua con la trattazione di tematiche legate alla morale, all’etica e alla politica.

L’epilogo invece si conclude con la benedizione del sovrano venturo e con l’auspicio che le norme redatte non vengano cambiate. Ma è nella struttura centrale che, come abbiamo poc’anzi accennato, sono presenti tutte le leggi del codice, qual è la più importante? Lo scopriamo subito.

 

Qual è la legge più importante

Essendo stato scritto oltre 3800 anni fa, il codice di Hammurabi è ricco di leggi discutibili, come l’antica delle del taglione o la suddivisione delle varie classi sociali alle quali erano riservati diritti e doveri differenti. Le leggi variavano anche a seconda del genere, ad esempio, gli uomini potevano avere rapporti extraconiugali senza compiere reato, mentre le donne che avevano rapporti fuori dal matrimonio venivano legate o gettate nel fiume Eufrate.

Accanto a queste bizzarre leggi ve ne erano alcune decisamente lungimiranti per l’epoca. Una su tutte? Il principio stesso delle leggi, ovvero il fatto che ciò che viene vietato e considerato reato, non è proibito per per motivi morali, come invece avviene nei Dieci Comandamenti, ma per gestire nella maniera migliore le relazioni sociali e promuovere l’ordine all’interno del regno.

Quali sono le leggi fondamentali del Codice di Hammurabi

Il principio di gestione del regno e della società su cui si basa il codice di Hammurabi, apre la strada ad alcune leggi in anticipo sui tempi. Due di esse possono essere definite le anticipatrici del salario minimo moderno (legge che ad esempio nel nostro Paese non è ancora entrata in vigore). Si tratta della 257 e della successiva 258. Entrambe identificano un salario minimo per i lavoratori. Nello specifico:

  • La 257 riguarda i braccianti: “Qualora qualcuno assoldi un lavoratore del campo, gli pagherà otto gur di grano l'anno.”
  • La 258 gli allevatori: “Qualora uno assoldi un conduttore di buoi, gli pagherà sei gur di grano l'anno.”

Interessanti anche le leggi 3 e 4 che recitano, rispettivamente:

  • “Qualora qualcuno porti un'accusa di qualche crimine davanti agli anziani, e non provi ciò che ha denunciato, qualora si tratti di un crimine per cui è prevista la pena capitale, sia messo a morte.”
  • “Qualora egli convinca gli anziani ad imporre una multa in cereali o denaro, riceva la multa che l'azione produce.”

Leggi che denotano un’apertura verso la dottrina dell’innocenza fino a prova contraria.

Perché è importante

Come abbiamo avuto modo di vedere, sono davvero tanti i motivi per i quali il codice di Hammurabi ha un’importanza straordinaria per la storia dell’umanità. Oltre ad essere il primo codice scritto di norme giuridiche mai ritrovato, si fa portatore di un’eredità culturale senza pari.

Grazie ad esso abbiamo una visione dettagliata della civiltà babilonese e dell’intera Mesopotamia, ma non solo, il codice di Hammurabi ha influenzato la storia del diritto, aprendo le strade a una codificazione basata non più sulla moralità, ma sulla gestione della comunità e delle relazioni interpersonali.

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