Fonti storiche: come si classificano

Fonti storiche: fonti storiche iconografiche, mute, volontarie e non. Ecco come si classifcano le fonti storiche

Fonti storiche: come si classificano
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Fonti storiche: classificazione

Come si classificano le fonti storiche
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Senza le fonti storiche non potremmo studiare la storia: è proprio grazie a queste e alla loro natura che possiamo conoscere e interpretare il passato. Durante i primi approcci con lo studio della storia, ti accorgerai che le fonti storiche sono importantissime e sono diverse a seconda della categoria a cui appartengono.

Come si classificano le fonti storiche

Le fonti storiche vengono classificate a partire dalla loro naturale. Ecco una lista delle varie tipologie:

  1. Fonti scritte. Le fonti storiche scritte sono considerate le testimonianze principali della storia e possono essere di diverso tipo e riguardano ogni genere di scrittura e segno: documenti, muri, pergamene, tavole, lapidi, libri, giornali.
  2. Fonti mute. Le fonti storiche mute sono materiali, monumenti e altre testimonianza storiche che è possibile vedere, ad esempio: reperti, gioielli, edifici, ossa, strade, scheletri, mummie etc.
  3. Fonti orali. Le fonti storiche orali sono quelle tramandate oralmente dal passato fino ai giorni nostri (canti, leggende, storie).
  4. Fonti iconografiche. Per fonti storiche iconografiche si intendono tutte quelle che hanno per oggetto immagini di persone o luoghi, come affreschi e dipinti che testimoniano un luogo o un personaggio del passato.
  5. Fonti volontarie e involontarie. Per fonti volontarie si intendono quelle conservate di proposito come testimonianze del passato (come giornali o riviste); per fonti involontarie sono quelle che diventano testimonianze nonostante non siano state create per diventarlo (reperti archeologici, monili, utensili antichi).

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