Fonti storiche: come si classificano
Fonti storiche: fonti storiche iconografiche, mute, volontarie e non. Ecco come si classifcano le fonti storiche
Fonti storiche: classificazione
Senza le fonti storiche non potremmo studiare la storia: è proprio grazie a queste e alla loro natura che possiamo conoscere e interpretare il passato. Durante i primi approcci con lo studio della storia, ti accorgerai che le fonti storiche sono importantissime e sono diverse a seconda della categoria a cui appartengono.
Come si classificano le fonti storiche
Le fonti storiche vengono classificate a partire dalla loro naturale. Ecco una lista delle varie tipologie:
- Fonti scritte. Le fonti storiche scritte sono considerate le testimonianze principali della storia e possono essere di diverso tipo e riguardano ogni genere di scrittura e segno: documenti, muri, pergamene, tavole, lapidi, libri, giornali.
- Fonti mute. Le fonti storiche mute sono materiali, monumenti e altre testimonianza storiche che è possibile vedere, ad esempio: reperti, gioielli, edifici, ossa, strade, scheletri, mummie etc.
- Fonti orali. Le fonti storiche orali sono quelle tramandate oralmente dal passato fino ai giorni nostri (canti, leggende, storie).
- Fonti iconografiche. Per fonti storiche iconografiche si intendono tutte quelle che hanno per oggetto immagini di persone o luoghi, come affreschi e dipinti che testimoniano un luogo o un personaggio del passato.
- Fonti volontarie e involontarie. Per fonti volontarie si intendono quelle conservate di proposito come testimonianze del passato (come giornali o riviste); per fonti involontarie sono quelle che diventano testimonianze nonostante non siano state create per diventarlo (reperti archeologici, monili, utensili antichi).
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