La classifica degli atenei: i più cari ed i più economici d'Italia

Federconsumatori presenta il nuovo rapporto sulle università italiane dove si risparmia e dove si spende di più: gli atenei del Sud Italia si riconfermano come i più economici. E tu dove ti sei iscritto?

La classifica degli atenei: i più cari ed i più economici d'Italia

LA CLASSIFICA DEGLI ATENEI: I PIU' CARI ED I PIU' ECONOMICI D'ITALIA

Federconsumatori ha presentato il II rapporto nazionale sui costi degli atenei italiani. Ed ancora una volta risulta che le università del Nord Italia (Lombardia, Piemonte e Veneto) sono più care rispetto a quelle del Sud Italia (Campania, Puglia e Sicilia). Rispetto alla media nazionale, gli atenei settentrionali costano il 13,5% in più. Facendo un confronto sulle varie fasce delle tasse, calcolate in base al reddito dichiarato dagli studenti, gli atenei del Nord Italia hanno subito un aumento dell'8,22% per la prima fascia di reddito (ovvero quella più bassa), del 15,54% per la terza fascia e del 23,23% per la fascia più alta.

Atenei più cari ed economici d'Italia: classifica

Facendo un confronto esclusivamente tra le università del Nord e quelle del Sud Italia, il divario è ancora più grande: le tasse al Nord sono più care del 28,3%. Divario che aumenta a dismisura prendendo in considerazione solo la fascia di reddito più alta: si parla di un 68% in più. Quindi ad uno studente che non vuole presentare la dichiarazione dei redditi e decide di pagare la tassa di iscrizione più alta conviene iscriversi in un ateneo del meridione per pagare di meno. Per stilare la classifica sono stati elaborati i dati sulla prima fascia, ovvero quella più bassa. L'università più cara in assoluto è quella di Parma, dove gli studenti devono pagare una retta annua di 1005,87 euro per le facoltà scientifiche e di 890,05 euro per quelle umanistiche. Al secondo posto si trova l'Università di Verona, con una retta annuale di 613,18 euro per le facoltà umanistiche e 671,22 euro per le facoltà scientifiche.

Tra le università più economiche si riconferma invece l'Università Aldo Moro di Bari, dove tuttavia la retta è determinata, oltre che dal reddito, anche dal merito: gli studenti con una media di voti molto bassa o con un basso numero di crediti conseguiti vedranno aumentare le proprie tasse. Al secondo posto degli atenei più economici si classifica l'Alma Mater di Bologna, con la prima fascia inferiore del 35% rispetto alla media nazionale. Bisogna comunque sapere che molti studenti che appartengono alla prima fascia in realtà pagano soltanto la tassa regionale e le imposte di bollo, perché usufruiscono di borse di studio. In generale, comunque, è la Puglia la regione italiana dove costa meno studiare.

Per ogni regione presa in considerazione (oltre al Nord ed al Sud, nel rapporto ci sono anche Lazio, Toscana ed Emilia Romagna per il Centro), sono stati selezionati due atenei in base al numero di iscritti e ai servizi offerti. Non in tutti gli atenei c'è una differenza di tasse tra le facoltà scientifiche e quelle umanistiche, ma, dove avviene, le facoltà scientifiche costano in media tra il 2 e l'8,5% in più. Rispetto al 2010, c'è una lieve diminuzione delle tasse per le fasce più basse (1% per la prima fascia e 4% per la seconda) ed un aumento per le fasce più alte (4% per la quarta fascia e 10% per la quinta).



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