Cisti fornaio, novella del Decameron | Video
Cisti fornaio, novella del Decameron: guarda il video sulla seconda novella della sesta giornata del Decameron di Boccaccio
CISTI FORNAIO
Cisti fornaio è la seconda novella della stessa giornata del Decameron, che ha come tema principale la capacità di saper usare bene l’arte della parola. Il protagonista della novella è un umile fornaio di nome Cisti. Ogni mattina, davanti alla bottega di Cisti, passa il messer Geri Spina, un nobile spesso accompagnato da alcuni ambasciatori del papa. Nel guardare e riguardare il gruppo di nobili, decide di offrir loro del vino.
Ma sapendo di essere solo un umile fornaio, Cisti pensa a un modo in cui sia Geri stesso a invitarsi a bere. Si mette quindi seduto davanti alla sua bottega, sorseggiando il suo vino. Dopo qualche tempo Geri, incuriosito, chiede al fornaio se il vino fosse buono. A questo punto il fornaio invita il nobile e la sua compagnia a bere insieme. Giunta la fine della permanenza degli ambasciatori, Geri Spina dà un grande banchetto e invita anche Cisti fornaio, il quale, consapevole della sua condizione, preferisce umilmente declinare l’invito. Geri, però, pretende che almeno egli possa dare del suo vino e manda un suo servo a prenderlo.
Il servo si presenta con un grande fiasco dal fornaio, Cisti quindi capisce che vorrebbe tenerne un po’ per sé e rimanda indietro il servo – ber ben due volte. A questo punto Cisti chiede al servo di farsi mostrare il fiasco con cui è andato a prendere il vino da Cisti e, vistane la grandezza, rimprovera duramente il suo servo. Il servo viene rimandato indietro con una fiaschetta della giusta misura che cisti è ben felice di riempire. Il fornaio a questo punto spiega a Geri che non ha rimandato indietro il servo per avarizia ma perché il suo vino è prezioso e deve essere messo in piccoli fiaschi. In ogni modo, dice, lo dona tutto a Geri Spina in segno di amicizia. E, dopo questo gesto, tra i due nascono stima e amicizia.
LO STILE
Analizziamo lo stile: come tutte le novelle della sesta giornata, anche questa è molto rapida e concisa, la sintassi è snella e veloce.
Le scene della novella sono principalmente tre:
- Cisti che offre il vino davanti alla sua bottega a Geri Spina;
- il servo che va due volte a prendere il vino e viene rimandato indietro;
- la terza volta in cui finalmente il vino viene dato e Cisti va a spiegare a Geri il motivo del proprio comportamento.
Ma vediamo qualche caratteristica dei personaggi:
- Cisti è un fornaio probabilmente esistito, non è un uomo nobile e rispetta la sua condizione sociale. Ma non manca di ingegno, intelligenza e cortesia che lo portano a diventare amico di un nobile, Geri.
- Geri Spina è un nobile non snob. Si comporta con cortesia e riesce a vedere la fine intelligenza del fornaio, premiandolo con la sua amicizia e la sua protezione.
Il tema centrale della novella è il rapporto tra la forma e il contenuto: il buono spirito si può trovare anche negli uomini di basso rango, come il fornaio, e al tempo stesso gli uomini di alto rango possono rivelarsi affatto nobili nell’animo.
La novella di Cisti fornaio è legata a quella di Madonna Oretta (che trovate nella nostra playlist dedicata al Decameron): Geri Spina infatti è il marito della protagonista dell'omonima novella, anche lei "donna di mondo", capace, con una sola parola, di risolvere a suo favore una situazione spiacevole.