Le centrali nucleari ucraine senza rilevatore di inquinamento e senza più elettricità: cosa può succedere a Chernobyl e Zaporizhzhia?
L'esercito russo ha scollegato dalla rete elettrica le centrali nucleari di Zaporizhzhia e Chernobyl e al momento gli impianti di raffreddamento non funzionano più. Cosa può succedere? Scopri la cronologia degli eventi e quali sono le prospettive future.
Chernobyl senza elettricità: quali sono i rischi?
L'operatore energetico ucraino ha comunicato che la centrale nucleare di Chernobyl è stata staccata dalla rete elettrica nazionale ed ora è senza elettricità. L’esercito russo ha infatti attaccato l’impianto nucleare il primo giorno dell'invasione (24 febbraio), ponendolo sotto sequestro dopo pesanti combattimenti e prendendo in ostaggio i suoi circa 210 dipendenti. Ora che l'impianto non è più collegato alla rete elettrica, le 20.000 unità di combustibile nucleare contenute nei serbatoi dell'impianto non saranno più raffredate. Secondo il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba i generatori diesel di riserva dell'impianto hanno una capacità di 48 ore e ha chiesto un cessate il fuoco per ripristinare l'elettricità.
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Cosa succede alle scorie nucleari se manca il raffreddamento?
L'assenza di elettricità per raffreddare gli impianti di stoccaggio del materiale radioattivo dunque rappresenta un problema oppure no? Secondo i funzionari ucraini, senza il raffreddamento dell'impianto potrebbe aumentare la probabilità che i residui nucleari evaporino, rilasciando nell’aria il materiale radioattivo di cui, le prime vittime, sarebbero gli impiegati che lavorano nella centrale. Tuttavia, secondo altri esperti di energia nucleare, poiché i contenitori di combustibile hanno ora 22 anni, sono molto più fredde di prima ed è improbabile che si verifichi l’evaporazione del loro contenuto.
"Gli impianti di stoccaggio hanno almeno 22 anni e dunque pochissimo calore da dissipare", ha scritto su Twitter Mark Nelson, amministratore delegato del Radiant Energy Fund che fornisce consulenza alle aziende e alle organizzazioni no profit sull'energia nucleare. "Il loro calore al momento è piuttosto basso e gli esperti con cui ho parlato sostengono che ci vorranno settimane o addirittura mesi per riscaldare l'acqua al punto da asciugare la piscina. Anche in questo caso, la circolazione naturale dell'aria dovrebbe essere sufficiente".
Martedì 8 marzo i sistemi istituiti per monitorare il materiale nucleare negli impianti di scorie radioattive di Chernobyl hanno smesso di trasmettere dati all'organismo di controllo nucleare delle Nazioni Unite e senza questi dati, l'agenzia non ha modo di conoscere l'ubicazione del materiale nucleare della centrale; senza poterlo monitorare, aumentano le possibilità che questo possa cadere nelle mani sbagliate.
L'AIEA ha affermato in una dichiarazione che "la trasmissione remota di dati dai sistemi di monitoraggio delle salvaguardie installati presso la centrale di Chernobyl è andata perduta".
Il personale della struttura è responsabile della disattivazione del sito e di garantire lo smaltimento sicuro del materiale radioattivo all'interno dei reattori non più funzionanti dell'impianto. Tuttavia, dall'occupazione russa di Chernobyl, quel lavoro è stato sospeso. Cresce quindi la preoccupazione sia per cosa avviene all'interno della centrale, sia per la condizione dei dipendenti dell'impianto che un tempo lavoravano su turni e che ora, invece, sono fissi nella centrale.
"Sono profondamente preoccupato per la situazione difficile e stressante che sta affrontando il personale della centrale nucleare di Chernobyl e per i potenziali rischi che questa situazione comporta per la sicurezza nucleare", ha dichiarato il direttore generale dell'AIEA Rafael Grossi.
"Chiedo alle forze che controllano il sito di garantire un ricambio del personale".
In che condizioni si trovano le altre centrali nucleari dell'Ucraina?
Otto dei 15 reattori nucleari operativi dell'Ucraina sono ancora collegati alla rete elettrica, ha affermato l'autorità di regolamentazione nucleare ucraina, incluso l'impianto di Zaporizhzhya, sequestrato dalle forze russe la scorsa settimana. Il personale dello stabilimento di Zaporizhzhya lavora su turni, dopo l’incendio che si è scatenato in seguito al bombardamento nei pressi del sito.
È stato riportato che le radiazioni sia a Chernobyl che a Zaporizhzhya sono a livelli normali.
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